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mercoledì 9 marzo 2011

Istinto felino pgg. 20-22

qualche mese stavo con Rita,alla quale avevo chiesto a luglio se voleva 'unirsi' con me,come ovvio lei chiese una settimana per pensarci ed io gliela accordai,ma dopo 3 giorni mentre scendevo per andare al solito bar,incontrai un amico,Giovanni,che mi chiese se volevo partire con lui per un mese in vacanza vicino ad Ostuni,alla mia risposta che non avevo soldi ne per mangiare ne per le sigarette,mi rispose di stare tranquillo che li aveva lui,quindi mi fece vedere quello che aveva in macchina,era una Mini Minor rossa,aprì il cofano ed era pieno fino all'orlo di pasta,scatolette di sughi, legumi,caffè e spezie varie,inoltre anche il sedile posteriore era impegnato di cibarie,tenda,mute pugnali e fucili subacquei. Andai a casa,presi costume,accappatoio,un jeans e due magliette per il ricambio,salutai Anna e partimmo. Evitando autostrade e paesi arrivammo a Barletta verso le 19 di sera,Giovanni si fermò da un benzinaio e chiese 500 lire di benzina,alla mia domanda del perché non ne mettesse di più visto che poi ci sarebbe servita,rispose che quelli erano tutti i soldi che aveva...e dovevamo restare un mese!...Era buio quando arrivammo a Marina di Ostuni, proseguì per oltre mezzo chilometro,quindi scendemmo per piantare la tenda,la spiaggia era di natura lavica,ma riuscimmo a trovare uno spazio abbastanza sabbioso (l'unico da come vidi il giorno seguente) di 6/7 mq fatto tipo buca,infatti della tenda ne erano visibili all'esterno poco più di 30 centimetri,e ci sistemammo per la notte. Eravamo abbastanza stanchi per il viaggio,quindi ci mettemmo subito a dormire;nel dormi-veglia sentivo botti e sirene,pensai che era una festa con fuochi di artificio e casini vari,quindi non dandogli tanto peso mi addormentai tranquillamente. La mattina seguente uscimmo pronti per tuffarci in acqua,ad un centinaio di metri c'erano dei poliziotti che frugavano tra gli scogli,Giovanni mi disse che probabilmente cercavano qualche contrabbandiere di sigarette,allora ci tuffammo pronti alla caccia subacquea come programmato,lui,presa una boa gonfiabile,si allontanò dagli scogli circa una cinquantina di metri,io restai più vicino agli stessi,un po per controllare che nessuno si avvicinasse alla tenda,ma anche perché,avendo programmato una pesca ai polipi,era più facile trovarli attaccati alle rocce. Dopo la sesta emersione si avvicinò una persona che mi chiese se potevo fargli un favore,se cioè potevo mettere delle casse che galleggiavano sbattendo sugli scogli,dentro una grotta naturale che era lì accanto,ma di fare presto perché la polizia era ormai ad una trentina di metri,allora le spinsi dentro e le arenai all'interno della grotta,lui mi ringraziò e disse di non preoccuparmi di altro perché prima di sera,prima cioè che arrivasse l'alta marea,qualcuno avrebbe portato via le casse,detto questo se ne andò tranquillamente salutando i poliziotti. Quando Giovanni uscì dall'acqua,rientrammo nella tenda per sistemarla e scoprimmo con stupore che c'erano 4 buchi quasi al limite della stessa,erano 2 in entrata e 2 in uscita,quei botti che avevamo sentito la notte era uno scontro a fuoco fra polizia e contrabbandieri,altro che fuochi artificiali...Dal giorno dopo e ogni 5 giorni,scoprimmo che qualcuno di notte metteva una stecca di sigarette sotto gli asciugamani che erano fuori dalla tenda. Giovanni prendeva molto pesce,io altrettanti polipi,anche perché un vecchio pescatore del posto mi aveva insegnato il modo migliore per prenderli,legata ad uno spago una zampa di gallina e uno straccio bianco che attirava l'attenzione del polipo,lo facevo ballare nell'acqua,il polipo ci si attaccava e non mollava più,allora lo tiravo fuori,lo mettevo dentro un grosso secchio con l'acqua di mare,e quando era pieno assieme ai pesci presi da Giovanni,andavamo al porto e vendevamo il tutto alle pescherie. Rimediavamo così i soldi per la benzina ma niente più,però potevamo andare in qualche campo nei dintorni a prendere un po di semi di carrubba,erano dolci e,sopratutto gratuiti,oppure a fare una passeggiata fino a Ostuni,o a trovare un amico prete che lui conosceva essendo anni che praticava la zona,mangiavamo il pesce che restava fresco e buonissimo,assieme alle patatine cotte al cartoccio nella cenere interrata e tanta pasta,ma avevamo anche voglia di pizza e altro,allora Giovanni,ragazzo dalle mille risorse,ebbe un'idea,vicino al porto c'era una specie di pizzeria-bar-balera dove si svolgeva la vita notturna,scavalcato il muretto in un punto buio,entrammo mischiandoci ai presenti,quindi,adocchiammo chi ordinava qualcosa e,approfittando della confusione,prendemmo lo scontrino che ancora non era stato rotto dal cameriere,potendo così permetterci 2 pizze con coca cola annessa...Un'altra volta dicendomi che andavamo a fare un giro,si diresse un po più all'interno,verso la campagna,bloccò la macchina e scendendo mi disse di mettermi al volante,io ero un po stupito perché solitamente non mi faceva guidare,mi diede indicazione di dove andare senza fretta,arrivati all'altezza di un'aia,cacciò fuori dal finestrino il fucile da sub e fiocinò una gallina,poi,mentre il contadino ce ne diceva di tutti i colori urlando che andava a prendere il fucile,mi disse di dare a tutto gas e scappare,la gallina starnazzava agitando le ali mentre lui cercava di recuperarla tirando la corda. Ritornati alla tenda fece una specie di spiedo artigianale,spennò la gallina...e finalmente tornammo a mangiare carne. I giorni si susseguivano con trovate e invenzioni varie per sopravvivere,dopo ferragosto il tempo cominciò a mutare,la pioggia non ci impediva di pescare,ma a volte era freddo e rinunciavamo. Poi accadde qualcosa che non sono riuscito mai a spiegarmi anche pensandoci per anni,un giorno pioveva ed eravamo andati a comprare un pò di carne ad Ostuni,ormai eravamo in soldi,tanto è vero che quando tornammo a Roma ci trovammo con circa 80.000 lire in tasca,somma non indifferente allora per 2 ragazzi diciottenni;scesi dalla macchine notammo che dei piedi uscivano dalla tenda,Giovanni mise mano al coltello,anche se so che non lo avrebbe mai usato,con cautela andammo davanti all'ingresso e scoprimmo che c'erano due ragazze,si scusarono dicendo che pioveva forte e si erano rifugiate li per non bagnarsi e se potevano restare ancora un pò,noi acconsentimmo ben volentieri,anche perché erano molto carine e forse di un anno più piccole di noi,lo sconcerto nacque quando si avvicinarono 2 persone dicendo loro di non tardare e che le avrebbero aspettate a casa,erano i genitori,le lasciarono lì e si avviarono verso il porto...Io e Giovanni ci guardammo un attimo,poi,aspettato che i genitori sparissero dalla vista,ci stendemmo accanto a loro tentando un approccio,non fù difficile e ci trovammo a fare quella che definirei come orgia...più tardi le salutammo e non le vedemmo più,anche perché 3 giorni dopo partivamo per tornare a Roma. Credo che questa in assoluto sia stata la migliore vacanza della mia vita...Tornato a casa ripresi il solito trantran,dopo un paio di giorni incontrai Rita chiedendole se voleva altro tempo per pensarci,mi disse no assolutamente tutto d'un fiato,forse temeva un'altra mia lunga sparizione,ci baciammo e ci fidanzammo...
La metà dell'anno successivo un evento raccapricciante perpetrato in California,esattamente in una villa situata a Cielo Drive,a Bel Air, la giovane e bella attrice Sharon Tate, moglie del regista Roman Polanski,all'ottavo mese di gravidanza, e quattro suoi amici,furono trovati massacrati nella piscina della residenza di un produttore discografico. Il colpevole fù immediatamente identificato in Manson,fondatore di una setta la family ',un personaggio psicopatico con ambizioni di rivoluzionario e cresciuto nel mito dei Beatles dei quali sognava di emularne la carriera,grande plagiatore di giovani aveva formato un commando composto da ragazze e ragazzi che nella sua dottrina commisero altri massacri nella zona,arrestato assieme ai sui adepti furono condannati a morte,ma con l'abolizione della stessa in California,la pena fù commutata in carcere a vita,dove tuttora sono custoditi.

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