Nel frattempo a Bolzano continuavano ad esplodere ordigni con la rivendicazione da parte del gruppo 'Tirolo Unito' che cominciava ad alzare il tiro...
Agosto si presentò con la buona notizia del rilascio di un altro sequestrato,M. Fiori,tenuto prigioniero in Aspromonte per ben 520 giorni.
Ma il mare ormai mi cantava l'invito come una Sirena tentante Ulisse,Capocotta mi aspettava e ripresi a frequentarla con gli amici di sempre,questa volta Roberto era accompagnato anche dalla futura moglie e da amiche e amici della stessa,quindi la mia tendenza era di allontanarmene più spesso possibile con la scusa di andare dai soliti 'aficionados'. In una di queste fughe fui bloccato dalla bellezza sfolgorante di una ragazza che stava disegnando qualcosa,quasi tutti i 'belli' della spiaggia le ronzavano intorno ma lei non se ne curava e continuava imperterrita la sua opera. ''(Se non si fila quei 'fichi' può guardà a me?)''mi domandavo cercando la chiave della serratura che mi permettesse di arrivarci. Per indagare dovevo avvicinarla con noncuranza,vedere i suoi occhi e quello che stava disegnando,e così feci. Mi avvicinai approfittando di un 'vu cumprà' che le proponeva orecchini e braccialetti,feci finta di vedere gli orologi e di sottecchi la squadravo;occhi verdi su un viso abbronzato che li mettevano ancora più in risalto,labbra carnose protette da un lucido burro di cacao,treccine lunghe fino al fondo schiena intrecciate con fili dorati e perline colorate,il seno teso e regolare ondulante leggermente nel muoversi ma sfidante la forza di gravità nel suo essere eretto,un tanga bianco che metteva ancora più in risalto l'abbronzatura bronzea e un'aura di allegria e sensualità che l'avvolgevano faceva giustamente da calamita ai satiri presenti. Mi attrasse anche quello che disegnava,aveva una cartellina dalla quale erano scivolati fuori in parte due-tre disegni coloratissimi e che all'apparenza sembravano rappresentare l'espressione di incubi,ma a ben guardare vi si scopriva un mondo popolato da fate e gnomi vincenti su orchi e lupi mannari. Allora mi allontanai e pensai di scriverle qualcosa di significativo per elogiare quella sua arte. Il 'vu cumprà' per venderle un braccialetto le aveva chiesto il nome per poterlo applicare,aveva risposto Tiziana e ne aveva comprato uno dopo lunga trattativa. Per farle una dedica personale non c'era di meglio che farla nominale,scrissi il suo nome per lungo e buttai giù di getto:
T reccine al vento a rinverdir l'arcano
I stinto primordiale di natura,
Z ombi mostruosi conquistanti l'umano
I n mano tua non fanno più paura;
A cqua forte,tempere,colore tenue o cupo
N on hanno per te segreto e mistero alcuno
A vendo l'istinto nel forgiar in agnello il lupo.
Scritto l'omaggio si poneva il problema di darglielo,non ero abituato ad andare diretto a rompere,inoltre la timidezza mi bloccava,temevo di fare una figuraccia davanti ai 'mosconi' che non accennavano ad arrendersi. Attesi pazientemente poi pensai che gli amici mi avrebbero dato per disperso o,peggio,mi sarebbero venuti a cercare,allora afferrai il coraggio a due mani e mi diressi con decisione dove era accampata,'' Senti,mi sentivo di scrivertelo e l'ho fatto,mi sarebbe spiaciuto non vederti più e non dirti quello che pensavo,comunque tieni e se pensi che potremmo anche conoscerci meglio,cosa che mi farebbe piacere,me lo dici dopo quando ripasso...se ci sei ancora,d'accordo?Ciao e buon sole...'' detto questo le diedi il biglietto mi voltai e tornai dagli amici senza voltarmi.
Tornato dagli amici giocai a racchettoni con Roberto,ma tenevo un occhio puntato sempre dalle parti di Tiziana,speravo non se ne andasse troppo presto,finito con i racchettoni ci facemmo un bagno rinfrescante e quando dissi che facevo un altro giro Roberto insistette per giocare a scacchi mettendo in palio il gelato per quattro che sarebbero stati pagati dal perdente,fui costretto ad accettare per non passare da guastafeste e facemmo il torneo su tre partite. Le partite furono abbastanza lunghe,quando finimmo ero ormai convinto che fosse andata via,stava anche tramontando il sole e cercavo di consolarmi pensando che forse sarebbe tornata un altro giorno.Preso il gelato dissi che andavo a salutare un amico che avevo incontrato prima e lasciai la compagnia. Con mia grande sorpresa vidi che Tiziana era ancora lì,aveva intorno tre guardoni e/o pappagalli sistemati in posizione strategica ma era sola sull'asciugamani.''Ciao,disturbo? L'hai già buttato quel pensiero?'' dicevo avvicinandomi,'' Ciao,non andavo via perché avevi detto che saresti ripassato,stò facendo anche tardi per la cena. Buttarlo?Ma vuoi scherzare?Mi piace e mi ha fatto piacere leggere quello che mi hai scritto,grazie,lo terrò sempre con me.'' ero esaltato e gratificato da quanto diceva,''Pensi che potremmo diventare amici?Magari dopo esserci frequentati un po',che ne pensi?'' ''certo,mi farebbe piacere,dammi il numero di telefono,il mio l'ho segnato li'' rispose dandomi un suo disegno con dietro scritti dedica e telefono,'' Non sapevo il tuo nome,aspetta,dimmi...'' così dicendo riprese il disegno e aggiunse il nome nello spazio lasciato libero nella dedica. Era già pronta per andare,ci salutammo con un bacetto e raccomandandosi che la chiamassi presto,affrettandosi si diresse all'uscita dalla spiaggia.
Tornando dagli amici pensavo che l'avrei chiamata presto perché mi piaceva troppo,e pensai anche che quello era un altro modo per conoscere e che certo lo avrei usato spesso.
L'occasione che poteva rivelarsi magica era il ferragosto con relativa festa in spiaggia condita dal bagno di mezzanotte che si sarebbe celebrata due giorni dopo. Le telefonai la mattina seguente ed ebbi la fortuna di trovarla a casa e anche che lei si rivelò felice della chiamata:''''Ciao,pensavo di fare una passeggiata a V. Sannio per vedere se trovo qualche oggetto simpatico,ti va di accompagnarmi o vai al mare? '' le domandai,''No oggi niente mare,oggi avevo deciso di restare in casa a dipingere,ma vengo volentieri perché può darsi che trovo un cavalletto in buone condizioni visto che il mio si è rotto. Mi faccio la doccia quindi diciamo che ci vediamo tra un'oretta va bene?'' acconsentii,mi feci indicare il luogo dell'appuntamento e mi ci diressi immediatamente temendo do arrivare tardi. Puntualmente oltre due ore dopo arrivò,comunque ero contento anche se non mi piace aspettare. Girammo per le bancarelle fino all'ora di pranzo,lei aveva trovato un cavalletto per dipingere quasi nuovo e tirando sul prezzo a suo dire aveva fatto un buon affare,e su una bancarella di libri usati aveva acquistato un cofanetto di poesie di Trilussa che mi regalò anche se mi schernii dicendole che non era il caso,ma non volle sentire ragioni,quindi proposi che in cambio le avrei offerto il pranzo,accettò e mi diressi verso Frascati intenzionato a fermarmi a qualche trattoria tipica della zona.
per la cronaca:http://www.elucubrandosulvivere.blogspot.com
per la poesia:http://www.abecedario-felino1951.blogspot.com
per il mistero:http://www.magicifiltri-felino1951.blogspot.com
mercoledì 22 dicembre 2010
istinto felino pag.15-16
Il pomeriggio mi feci accompagnare agli stabilimenti della De Paolis dove facevano la scelta per un film americano,chiaramente avendo una bella fica vicino,il solito capogruppo marpione non esitò ad assumermi,soddisfatto le proposi una passeggiata per i negozi di V. Tiburtina,mi aveva detto che quella sera sarebbe rimasta a casa per provare il nuovo cavalletto ma che il ferragosto lo avremmo passato insieme al mare quindi verso sera l'accompagnai a casa e rientrai speranzoso augurandomi che il giorno successivo sarebbe passato in fretta.
Finalmente passavo una giornata al mare solo con lei,cercai un posto distante da dove solitamente mi fermavo con gli amici,Capocotta nella sua geografia aveva una divisione territoriale quasi delimitata naturalmente,ogni centoventi metri circa c'era un chiosco costruito come quelli che si possono ammirare sulle spiagge caraibiche,alcuni più grandi con capanno-ristorante annesso,altri solo chiosco tipo edicola ed ognuno ospitava personalità diverse,noi andavamo al 'Capanno Giallo' che aveva tavoli a sufficienza per definirlo ristorante,la gente che lo praticava era per la maggior parte etero anche se omosessuali di ambo i sessi si mischiavano tranquillamente sempre però rispettando il luogo,alla sinistra c'era 'Er Zagaglia' da dove si elevavano nuvole di 'fumo' conseguenza delle continue 'canne' consumate,mentre alla destra dopo il chiosco di un altro amico,'Er Divino', l'ambiente era occupato quasi completamente da coppie gay che a volte se ci facevi una passeggiava ti capitava di vedere tranquillamente abbracciarsi e baciarsi (e a volte anche copulare) senza alcun problema,oltre c'era la zona delle lesbiche che si comportavano allo stesso modo dei suddetti,e l'ultimo pezzo di spiaggia prima delle spiagge ancora demaniali tornava ad essere prerogativa di etero. Nello stesso modo erano quelli dopo 'Er Zagaglia' fino all'ultimo pezzo che costeggiava il 'Villaggio Tognazzi'. Scelsi quest'ultimo tratto di spiaggia anche se per la sera a cena saremmo andati al 'Capanno Giallo' dove avevo detto ad Enzo il proprietario,ormai amico di lunga data,che gli avrei portato le telline che avevo intenzione di raccogliere per farci una spaghettata di quelle che solo lui sapeva preparare,
prima di partecipare al lupanare notturno che anticipava il bagno collettivo della mezzanotte,e così avvenne,mentre Tiziana dipingeva seduta sotto un ombrellone che un mio amico 'Er Pirata' le aveva gentilmente messo a disposizione,io dragavo il fondo del mare dove ogni volta che infilavo le mani sotto la sabbia riuscivo a raccogliere 2-3 telline che mettevo in una bottiglia,entro il pomeriggio ne avevo 6 bottiglie piene,sarebbe stato contento anche Enzo che le avrebbe certamente vendute come sue guadagnandoci...Tre bottiglie extra le conservai per casa supponendo che fresche in quel modo non le avrei certo trovate al supermercato.
'Er Pirata' era un tipo particolare,innamorato del mare e di Capocotta in particolare si era messo in malattia,quindi in aspettativa ed infine si era licenziato dal Monopolio di Stato dove lavorava da anni per vivere in una tenda sulla spiaggia durante tutto l'anno. Anche d'inverno quando mi capitava di fare una passeggiata con amici per respirare l'aria salmastra sotto un pallido sole,non era difficile vederlo correre con il suo cane sulla spiaggia in costume per ore,'Er Pirata' era il soprannome datogli da tutti perché una bandiera col teschio era piantata da sempre accanto alla sua tenda,eravamo amici ma credo di non aver saputo mai il suo nome...Anni dopo lui e 'Er Divino' altro soggetto particolare,avrebbero aperto un chiosco
Dopo la cena a base di spaghetti e telline cucinati in modo magistrale e accompagnati da una croccante frittura mista col tutto innaffiato da un fresco vino bianco dei Castelli Romani e due caffè forti e vigorosi,con Tiziana decidemmo di fare una passeggiata in riva al mare,un po' per digerire ma anche per allontanarci dal caos che si stava creando nell'ambiente in attesa della imminente festa. Passavamo accanto a falò accesi circondati da ragazzi che rollavano,coppie che cominciavano a baciarsi e allacciarsi senza remore pregustando il seguito della nottata e ballerini improvvisati che con la bottiglia in mano si esibivano in passi di danza che nelle loro intenzioni avrebbero dovuto essere sensuali,mentre gruppi qua e là storpiavano canzoni accompagnati da chitarre stonate o strimpellate fuori ritmo.
Camminavamo scalzi sulla sabbia tiepida tenendoci stretti come fossimo fidanzati,forse il vino bevuto che ci aveva riscaldato internamente provocava la reazione contraria all'esterno,stringendosi lei disse''Ho un po' di freddo'' le misi l'asciugamani sulle spalle abbracciandola cercando di darle più copertura possibile, ''Non è necessario che facciamo il bagno,se vuoi torniamo al 'Capanno' che è più riparato'' mentre le rispondevo lei si diresse verso l'acqua per saggiarne la temperatura,''E' calda,forse si sta meglio dentro.. ''e mentre lo diceva si toglieva reggiseno e gonna restando completamente nuda.''Dai vieni,tuffati anche tu' diceva mentre correva felice come una bambina nell'acqua scura sollevando spruzzi argentati. La guardavo mentre mi spogliavo e sistemavo i miei e i suoi vestiti accanto all'asciugamani che avevo steso in terra,pensai che era un peccato non poter fissare quell'immagine in una sequenza fotografica tanta erano la poesia e la naturalezza animale che sprigionava la scena..Mi tuffai e nuotai fino a raggiungerla,''Credevo non venissi più'' disse avvicinandosi e stringendomi forte pretendendo quel bacio appassionato che ancora non ci eravamo scambiati,la luna piena sembrava creare un paesaggio spettrale semovente anche se il mare era calmo e piatto come non mai,quell'impressione doveva averla avuta anche lei che amava dipingere quelle scene per poi farle sbocciare in trionfo di vita. Mentre ci baciavamo sentivo che si era lasciata andare alla gravità che le faceva sollevare le gambe fino ad aggrapparle ai miei fianchi,ora i nostri sessi si erano presentati e lei aveva invitato il mio ad entrare nel suo accogliente nido,non avevo mai fatto all'amore dentro l'acqua perché pensavo che avrebbe potuto procurare problemi nell'atto,invece sentivo ancora più distinta la differenza del calore che trovavo dentro lei e sentivo quasi fosse fatto su misura il contatto del pene con le sue pareti fino al glande che le strusciava l'utero. Il piacere era veramente intenso e pensai che quella volta sarebbe stato impossibile trattenermi,glielo dissi e mi sussurrò che prendeva un anticoncezionale e quindi potevo venire tranquillamente,cosa che feci stringendole forte le natiche mentre le baciavo il seno e lei mi piantava le unghie dietro la schiena emettendo gemiti di piacere fra un morsetto e l'altro che dava ai miei lobi. Rimasi dentro lei che continuava a stringermi fra le sue cosce per non perdere un attimo di quel piacere mentre abbandonandoci ci facevamo cullare dall'acqua complice del goduto amplesso.
Tornammo a Roma e venne a casa mia dove fino all'alba continuammo ad amarci,quando verso le 11 decidemmo di fare colazione perché lei per pranzo doveva rientrare a casa le dissi:'' Sei stupenda,questa notte torni a dormire da me?'' e lei ridendo ma decisa:'' No grazie,stanotte vorrei DORMIRE...''anche se mi spiaceva restammo d'accordo che ci saremmo sentiti presto e l'accompagnai a casa.
Mentre a Bolzano un attentato ad una condotta dell' E.N.E.L. fortunatamente non provocava vittime,nell'Adriatico si verificava un fenomeno che metteva in crisi gli operatori del settore balneare,la mucillagine non trovando sbocchi essendo quella parte di mare chiusa come un grande lago si riversava sulle spiagge causando problemi di fetore per il marcire delle alghe e di pericolosità per i bagnanti che fuggivano disgustati.
Frattanto sempre presso Bolzano,a Brunico, ci fù il ritrovamento di 31 candelotti di dinamite che per fortuna non esplosero,posizionati sotto un traliccio dell'E.N.E.L.
Continuai a vedermi con Tiziana per tutto il mese,sapevamo entrambi che era una storia estiva destinata a finire,e forse per questo ogni attimo che passavamo insieme era intenso e appassionato quasi per scolpirselo dentro per portarlo come dolce ricordo per sempre.
Un lutto che causò un'altra grande emozione in tutti gli italiani cadde letteralmente dall'alto,a Ramstein in Germania,durante un'esibizione delle Frecce Tricolori,nell'eseguire una figura qualcosa andò storto e tre aerei si scontrarono incendiandosi immediatamente,mentre due di questi cadevano ai lati della folla,il terzo la centrava in pieno causando la morte immediata e successiva di 67 persone fra le quali bambini e famiglie intere oltre quella dei tre piloti. La decisione dopo quell'evento fu da allora in poi di tenere quelle manifestazioni a distanza di sicurezza dalla folla.
La conferma che a colpire il D.C.9 che causò la strage di Ustica e data come Sacra Rivelazione da esponenti politici non provocò nessun 'OOOHOOOH...' di meraviglia dato che era quello che si diceva e del quale si discuteva da anni nei bar,quella che ancora si aspettava era la rivelazione della firma dei mandanti e degli autori del reato,col passare degli anni altre verità già conosciute verranno propinate col contagocce ma per conoscere i veri colpevoli bisognerà forse aspettare che siano deceduti tutti gli interessati che ormai-purtroppo non potranno più essere puniti...
Fine settembre,l'anno si avviava stancamente a concludersi,lavoravo a fiction e film vari e vivevo come mi era capitato più volte storielle di una notte o al massimo di un paio di giorni,non cercavo grandi e shoccanti storie perché la testa era rivolta alla nuova avventura che avevo accettato di intraprendere l'anno successivo ad Avezzano.
Seguivo con interesse quelli che erano i frequenti viaggi di Papa Giovanni Paolo II e quando nei posti da lui visitati avvenivano cambiamenti o si intravvedevano novità positive,mi rendevo sempre più conto del grande carisma legato alla sua umanità e simpatia e mi convincevo sempre più del potere e la forza della fede quando viene proposta perché si è convinti di essere nel giusto.
Anche se la cronaca continuava a proporre omicidi di mafia come quelli del giudice A. Saetta presidente della corte di appello di Palermo ucciso insieme al figlio Stefano mentre percorrevano la Statale Agrigento-Caltanissetta e l'omicidio da parte di frange terroristiche avvenuto a Trapani di M. Rostagno ex leader di lotta continua divenuto responsabile della Comunità di recupero Saman.
A Mosca M. Gorbaciov diventava capo del Soviet Supremo continuando così la linea di glasnost intrapresa anni prima,mentre il mese successivo l'artefice in parte di quell'inizio di cambiamento R. Reagan veniva scalzato dalla presidenza da G.H.W. Bush che diventava così il 41° presidente degli Stati Uniti.
In Italia scoppiava l'ennesimo scandalo,questa volta riguardava mazzette per le forniture alle ferrovie dello Stato,lo scandalo soprannominato delle 'lenzuola d'oro',portò alle dimissioni del responsabile del consiglio di amministrazione dello stesso L. Ligato.
A dicembre come quasi ogni fine anno un evento naturale catastrofico si verificò in Armenia,dove un terremoto provocò la morte di oltre 30.000 persone lasciandone oltre 400.000 senza tetto.
L'ennesimo attentato terroristico,questa volta a livello internazionale,coinvolse un aereo della Pan Am sul quale esplose una bomba nei pressi della cittadina di Lockerbie,in Scozia,le vittime furono i 259 presenti sull'aereo e 11 abitanti della cittadina colpiti dalla sua caduta,gli U.S.A. e la Gran Bretagna attribuirono l'attentato alla Libia...
L'anno finì però con una buona notizia,la lunga guerra Iran-Iraq durata 8 anni nei quali si erano contati un milione e mezzo di morti finiva ponendo fine ai timori di un allargarsi del fronte in Oriente e a un possibile intervento delle forze N.A.T.O.1989 un anno topico.
Finalmente passavo una giornata al mare solo con lei,cercai un posto distante da dove solitamente mi fermavo con gli amici,Capocotta nella sua geografia aveva una divisione territoriale quasi delimitata naturalmente,ogni centoventi metri circa c'era un chiosco costruito come quelli che si possono ammirare sulle spiagge caraibiche,alcuni più grandi con capanno-ristorante annesso,altri solo chiosco tipo edicola ed ognuno ospitava personalità diverse,noi andavamo al 'Capanno Giallo' che aveva tavoli a sufficienza per definirlo ristorante,la gente che lo praticava era per la maggior parte etero anche se omosessuali di ambo i sessi si mischiavano tranquillamente sempre però rispettando il luogo,alla sinistra c'era 'Er Zagaglia' da dove si elevavano nuvole di 'fumo' conseguenza delle continue 'canne' consumate,mentre alla destra dopo il chiosco di un altro amico,'Er Divino', l'ambiente era occupato quasi completamente da coppie gay che a volte se ci facevi una passeggiava ti capitava di vedere tranquillamente abbracciarsi e baciarsi (e a volte anche copulare) senza alcun problema,oltre c'era la zona delle lesbiche che si comportavano allo stesso modo dei suddetti,e l'ultimo pezzo di spiaggia prima delle spiagge ancora demaniali tornava ad essere prerogativa di etero. Nello stesso modo erano quelli dopo 'Er Zagaglia' fino all'ultimo pezzo che costeggiava il 'Villaggio Tognazzi'. Scelsi quest'ultimo tratto di spiaggia anche se per la sera a cena saremmo andati al 'Capanno Giallo' dove avevo detto ad Enzo il proprietario,ormai amico di lunga data,che gli avrei portato le telline che avevo intenzione di raccogliere per farci una spaghettata di quelle che solo lui sapeva preparare,
prima di partecipare al lupanare notturno che anticipava il bagno collettivo della mezzanotte,e così avvenne,mentre Tiziana dipingeva seduta sotto un ombrellone che un mio amico 'Er Pirata' le aveva gentilmente messo a disposizione,io dragavo il fondo del mare dove ogni volta che infilavo le mani sotto la sabbia riuscivo a raccogliere 2-3 telline che mettevo in una bottiglia,entro il pomeriggio ne avevo 6 bottiglie piene,sarebbe stato contento anche Enzo che le avrebbe certamente vendute come sue guadagnandoci...Tre bottiglie extra le conservai per casa supponendo che fresche in quel modo non le avrei certo trovate al supermercato.
'Er Pirata' era un tipo particolare,innamorato del mare e di Capocotta in particolare si era messo in malattia,quindi in aspettativa ed infine si era licenziato dal Monopolio di Stato dove lavorava da anni per vivere in una tenda sulla spiaggia durante tutto l'anno. Anche d'inverno quando mi capitava di fare una passeggiata con amici per respirare l'aria salmastra sotto un pallido sole,non era difficile vederlo correre con il suo cane sulla spiaggia in costume per ore,'Er Pirata' era il soprannome datogli da tutti perché una bandiera col teschio era piantata da sempre accanto alla sua tenda,eravamo amici ma credo di non aver saputo mai il suo nome...Anni dopo lui e 'Er Divino' altro soggetto particolare,avrebbero aperto un chiosco
Dopo la cena a base di spaghetti e telline cucinati in modo magistrale e accompagnati da una croccante frittura mista col tutto innaffiato da un fresco vino bianco dei Castelli Romani e due caffè forti e vigorosi,con Tiziana decidemmo di fare una passeggiata in riva al mare,un po' per digerire ma anche per allontanarci dal caos che si stava creando nell'ambiente in attesa della imminente festa. Passavamo accanto a falò accesi circondati da ragazzi che rollavano,coppie che cominciavano a baciarsi e allacciarsi senza remore pregustando il seguito della nottata e ballerini improvvisati che con la bottiglia in mano si esibivano in passi di danza che nelle loro intenzioni avrebbero dovuto essere sensuali,mentre gruppi qua e là storpiavano canzoni accompagnati da chitarre stonate o strimpellate fuori ritmo.
Camminavamo scalzi sulla sabbia tiepida tenendoci stretti come fossimo fidanzati,forse il vino bevuto che ci aveva riscaldato internamente provocava la reazione contraria all'esterno,stringendosi lei disse''Ho un po' di freddo'' le misi l'asciugamani sulle spalle abbracciandola cercando di darle più copertura possibile, ''Non è necessario che facciamo il bagno,se vuoi torniamo al 'Capanno' che è più riparato'' mentre le rispondevo lei si diresse verso l'acqua per saggiarne la temperatura,''E' calda,forse si sta meglio dentro.. ''e mentre lo diceva si toglieva reggiseno e gonna restando completamente nuda.''Dai vieni,tuffati anche tu' diceva mentre correva felice come una bambina nell'acqua scura sollevando spruzzi argentati. La guardavo mentre mi spogliavo e sistemavo i miei e i suoi vestiti accanto all'asciugamani che avevo steso in terra,pensai che era un peccato non poter fissare quell'immagine in una sequenza fotografica tanta erano la poesia e la naturalezza animale che sprigionava la scena..Mi tuffai e nuotai fino a raggiungerla,''Credevo non venissi più'' disse avvicinandosi e stringendomi forte pretendendo quel bacio appassionato che ancora non ci eravamo scambiati,la luna piena sembrava creare un paesaggio spettrale semovente anche se il mare era calmo e piatto come non mai,quell'impressione doveva averla avuta anche lei che amava dipingere quelle scene per poi farle sbocciare in trionfo di vita. Mentre ci baciavamo sentivo che si era lasciata andare alla gravità che le faceva sollevare le gambe fino ad aggrapparle ai miei fianchi,ora i nostri sessi si erano presentati e lei aveva invitato il mio ad entrare nel suo accogliente nido,non avevo mai fatto all'amore dentro l'acqua perché pensavo che avrebbe potuto procurare problemi nell'atto,invece sentivo ancora più distinta la differenza del calore che trovavo dentro lei e sentivo quasi fosse fatto su misura il contatto del pene con le sue pareti fino al glande che le strusciava l'utero. Il piacere era veramente intenso e pensai che quella volta sarebbe stato impossibile trattenermi,glielo dissi e mi sussurrò che prendeva un anticoncezionale e quindi potevo venire tranquillamente,cosa che feci stringendole forte le natiche mentre le baciavo il seno e lei mi piantava le unghie dietro la schiena emettendo gemiti di piacere fra un morsetto e l'altro che dava ai miei lobi. Rimasi dentro lei che continuava a stringermi fra le sue cosce per non perdere un attimo di quel piacere mentre abbandonandoci ci facevamo cullare dall'acqua complice del goduto amplesso.
Tornammo a Roma e venne a casa mia dove fino all'alba continuammo ad amarci,quando verso le 11 decidemmo di fare colazione perché lei per pranzo doveva rientrare a casa le dissi:'' Sei stupenda,questa notte torni a dormire da me?'' e lei ridendo ma decisa:'' No grazie,stanotte vorrei DORMIRE...''anche se mi spiaceva restammo d'accordo che ci saremmo sentiti presto e l'accompagnai a casa.
Mentre a Bolzano un attentato ad una condotta dell' E.N.E.L. fortunatamente non provocava vittime,nell'Adriatico si verificava un fenomeno che metteva in crisi gli operatori del settore balneare,la mucillagine non trovando sbocchi essendo quella parte di mare chiusa come un grande lago si riversava sulle spiagge causando problemi di fetore per il marcire delle alghe e di pericolosità per i bagnanti che fuggivano disgustati.
Frattanto sempre presso Bolzano,a Brunico, ci fù il ritrovamento di 31 candelotti di dinamite che per fortuna non esplosero,posizionati sotto un traliccio dell'E.N.E.L.
Continuai a vedermi con Tiziana per tutto il mese,sapevamo entrambi che era una storia estiva destinata a finire,e forse per questo ogni attimo che passavamo insieme era intenso e appassionato quasi per scolpirselo dentro per portarlo come dolce ricordo per sempre.
Un lutto che causò un'altra grande emozione in tutti gli italiani cadde letteralmente dall'alto,a Ramstein in Germania,durante un'esibizione delle Frecce Tricolori,nell'eseguire una figura qualcosa andò storto e tre aerei si scontrarono incendiandosi immediatamente,mentre due di questi cadevano ai lati della folla,il terzo la centrava in pieno causando la morte immediata e successiva di 67 persone fra le quali bambini e famiglie intere oltre quella dei tre piloti. La decisione dopo quell'evento fu da allora in poi di tenere quelle manifestazioni a distanza di sicurezza dalla folla.
La conferma che a colpire il D.C.9 che causò la strage di Ustica e data come Sacra Rivelazione da esponenti politici non provocò nessun 'OOOHOOOH...' di meraviglia dato che era quello che si diceva e del quale si discuteva da anni nei bar,quella che ancora si aspettava era la rivelazione della firma dei mandanti e degli autori del reato,col passare degli anni altre verità già conosciute verranno propinate col contagocce ma per conoscere i veri colpevoli bisognerà forse aspettare che siano deceduti tutti gli interessati che ormai-purtroppo non potranno più essere puniti...
Fine settembre,l'anno si avviava stancamente a concludersi,lavoravo a fiction e film vari e vivevo come mi era capitato più volte storielle di una notte o al massimo di un paio di giorni,non cercavo grandi e shoccanti storie perché la testa era rivolta alla nuova avventura che avevo accettato di intraprendere l'anno successivo ad Avezzano.
Seguivo con interesse quelli che erano i frequenti viaggi di Papa Giovanni Paolo II e quando nei posti da lui visitati avvenivano cambiamenti o si intravvedevano novità positive,mi rendevo sempre più conto del grande carisma legato alla sua umanità e simpatia e mi convincevo sempre più del potere e la forza della fede quando viene proposta perché si è convinti di essere nel giusto.
Anche se la cronaca continuava a proporre omicidi di mafia come quelli del giudice A. Saetta presidente della corte di appello di Palermo ucciso insieme al figlio Stefano mentre percorrevano la Statale Agrigento-Caltanissetta e l'omicidio da parte di frange terroristiche avvenuto a Trapani di M. Rostagno ex leader di lotta continua divenuto responsabile della Comunità di recupero Saman.
A Mosca M. Gorbaciov diventava capo del Soviet Supremo continuando così la linea di glasnost intrapresa anni prima,mentre il mese successivo l'artefice in parte di quell'inizio di cambiamento R. Reagan veniva scalzato dalla presidenza da G.H.W. Bush che diventava così il 41° presidente degli Stati Uniti.
In Italia scoppiava l'ennesimo scandalo,questa volta riguardava mazzette per le forniture alle ferrovie dello Stato,lo scandalo soprannominato delle 'lenzuola d'oro',portò alle dimissioni del responsabile del consiglio di amministrazione dello stesso L. Ligato.
A dicembre come quasi ogni fine anno un evento naturale catastrofico si verificò in Armenia,dove un terremoto provocò la morte di oltre 30.000 persone lasciandone oltre 400.000 senza tetto.
L'ennesimo attentato terroristico,questa volta a livello internazionale,coinvolse un aereo della Pan Am sul quale esplose una bomba nei pressi della cittadina di Lockerbie,in Scozia,le vittime furono i 259 presenti sull'aereo e 11 abitanti della cittadina colpiti dalla sua caduta,gli U.S.A. e la Gran Bretagna attribuirono l'attentato alla Libia...
L'anno finì però con una buona notizia,la lunga guerra Iran-Iraq durata 8 anni nei quali si erano contati un milione e mezzo di morti finiva ponendo fine ai timori di un allargarsi del fronte in Oriente e a un possibile intervento delle forze N.A.T.O.1989 un anno topico.
istinto felino pag.23-24
Il carnevale impazzava fra scherzi idioti a base di lanci di uova marce o schiumate da bombolette varie,non lo festeggiavo spesso ma quella volta decisi di travestirmi da cavernicolo,preparai delle scarpe con pezzi di agnellone tenuto fermo da corde di paglia intrecciate,con due pelli di leopardo coprii l'indispensabile anche per non soffrire troppo il freddo,indossai una collana di conchiglie e sostituito con un osso il diamantino che era nel lobo cotonai i capelli e mi sporcai il viso di cenere e terra,l'effetto fu che quando mi guardai allo specchio fui il primo a spaventarsi,non credevo che i capelli arrivassero a quell'altezza (c/ca 30 cm.) e che l'effetto nell'insieme fosse da 'Il Pianeta delle scimmie',
comunque come dicevo sempre,se ti mascheri da qualcosa devi farlo in modo il più realistico possibile,quindi i cavernicoli indossavano le mutande? No,allora via le mutande. Presa la lancia di Ebano che un amico mi aveva portato anni prima dal Ghana mi avviai alla festa organizzata in una villa sulla Via Cassia.
Devo dire che il mio ingresso non passò inosservato,grasse risate e complimenti per il costume e 'si dia inizio ai lazzi e frizzi' al suono di musica assordante,luci stroboscopiche e nuvole continue di coriandoli;e poi quell'abbigliamento mi permise immediatamente di entrare in sintonia con una ragazza vestita da indigena con la quale sembrava ci scambiassimo una ancestrale intesa:''Sembri quasi un guerriero della mia tribù'' fu il suo approccio,e ridendo aggiunse:''Sei anche tu di quei guerrieri che prendono per i capelli le femmine e le trascinano nella loro tenda?'' e condiva il tutto con una risata allegra mostrando denti bianchissimi dietro labbra morbide e ben disegnate,il gonnellino di paglia che indossava ad ogni passo o movimento nel ballare lasciava intravvedere cosce levigate e sode,non sapevo se anche lei era votata alla stessa mia teoria che il costume dovesse essere realistico fino all'eccesso,quindi non sapevo se indossasse gli slip che ancora non si riuscivano a scorgere per quanto si muovesse,ma la cosa certa è che ero intenzionato a scoprirlo:''Non proprio per i capelli,ma in caso di disobbedienza la costringo ad inginocchiarsi di fronte a me fino a che accetta di essere la mia schiava...''capivo che il sottinteso poteva apparire pesantemente scurrile,ma la sua risposta mi rassicurò sull'impressione che avevo avuto vedendo quel faccino d'angelo all'apparenza puro e ingenuo:''Mmmm...posizione interessante ma non ne saresti capace..''così dicendo si voltò ridendo e si diresse dove erano parcheggiati bevande e viveri assortiti. La seguivo con lo sguardo,era veramente ok. Fu subito attorniata da un paio di pirati,da un texano biondo e slavato e da un 'Calimero' che perdeva pezzi di vestito e con il becco ormai mozzo,''Hai detto aranciata amara e una pizzetta rustica vero?''disse rivolgendosi a me:''Grazie cara'' risposi e questo bastò a fare evaporare le maschere che la attorniavano. Dopo un paio di balli e trenini formati appositamente per tastare le femmine che avevano la sventura di capitare davanti a sfigati perennemente arrapati,le chiesi se le andava di farci un giro per V. Veneto dove solitamente si svolgeva una sfilata di maschere e dove non era difficile incrociare anche gente nota,accettò con entusiasmo e ci avviammo verso le macchine,le dissi di lasciare la sua sotto casa mia che era di strada,lasciò la macchina e traslocò sulla mio spider cabrio. La serata si era fatta più tiepida,e dirigendoci verso il centro scoprimmo che con la capote sollevata non solo non si gelava ma ci divertivamo anche di più. Arrivati nei pressi di V. Veneto i pizzardoni che ne impedivano l'accesso stranamente ci fecero passare,scoprimmo subito il perché,il tema della sfilata delle maschere erano gli anni '60-'70 e con quella macchinetta ci rientravo ad 'hoc'. Ci trovammo tra una folla di pazzi colorati e danzanti che lanciavano coriandoli e cantavano improbabili canzoni carnevalesche mischiando stornelli romaneschi a slogan femministi urlati da voci bianche provenienti da gruppi di gay e trans che approfittavano dell'occasione per uscire allo scoperto approfittando dell'evento,e a inni Hippy bandiere dell'epoca delle contestazioni inneggianti al 'non fate la guerra fate all'amore'. Altre macchine d'epoca che incrociavamo o ci precedevano erano veri e propri gioielli meccanizzati,opere d'arte che con il luccichio degli ottoni o i predellini esterni per salirvi uniti al mogano dei cruscotti e alla pelle dei sedili facevano rivivere momenti di esaltazione creativa nell'ammirarle. Mentre avanzavamo lentamente in quella marea in movimento perenne eravamo bombardati da coriandoli che pensavo quanta fatica mi sarebbe costata ripulire dalla vettura,ma ci divertivamo a scambiare battute con i passanti e non obiettai neanche quando Supermen e Supergirl adducendo la scusa che avevano le gambe gonfie dal troppo camminare,si accomodarono sui sedili posteriori emettendo un grosso sospiro di sollievo. Ci fermammo in un bar famoso nell'epoca della 'dolce vita' dove dopo una mezz'ora circa riuscimmo a farci servire un caffè,quindi salutati i 2 supereroi che 'volarono' per tuffarsi di nuovo in mezzo alla folla,decidemmo di tornare alla base. Giusi,l'indigena che aveva affrontato con me quell'avventura,era una ragazza di 26 anni ma ne dimostrava cinque di meno,occhi marroni con un taglio particolare,grandi,scrutatori e leggermente obliqui all'insù,il nasino 'alla francese' sovrastava labbra carnose e invitanti:''Allora devo prenderti per i capelli e trascinarti nella mia caverna con forza o vieni docile e remissiva senza fare storie?'' le chiesi scherzando,''Non lo so,ma se sai essere convincente...''rispose ridendo,''..e comunque da indigena abituata alla giungla so difendermi prima di cedere..''aggiunse assumendo una posa quasi di sfida stringendo le mani a pugno e facendo finta di picchiarmi,era troppo simpatico vederla scherzare in quel modo,afferratole i polsi avvicinai le labbra alle sue che arretrava fino a trovarsi con la nuca bloccata dal vetro del finestrino,a quel punto ricambiò il bacio,le lasciai i polsi permettendole così di abbracciarmi e mentre le lingue giostravano felici,con la mano le scesi sulle cosce non difficili da raggiungere perché quel gonnellino gliele lasciava generosamente scoperte,risalendo più su scoprii che anche lei la pensava come me sulle maschere,massimo realismo,di indigene con le mutandine non si era mai sentito dire,quindi... le accarezzai il pube lei allargò leggermente le cosce per poi serrarle quando provai ad infilare un dito,''No dai,è bello così ma non ne ho voglia...'' ''(Ma porca putt...)''pensai.''(...capisco che un po' di scena è quasi d'obbligo,ma dal momento che mi baci così e mi permetti di arrivare a tastarti intimamente a che serve fingere?)'' senza togliere la mano,anzi,infilandola a fondo tra le cosce fino ad arrivare a carezzarle l'attaccatura con i glutei,le sussurrai cercando di essere il più suadente possibile:''Ok,d'accordo,ma allarga leggermente le cosce dai voglio appurare una cosa,stai tranquilla non ti forzo..'' forse incuriosita da quello che intendevo appurare,o forse non aspettando altro per cedere,si rilassò completamente ed io ne approfittai per metterle velocemente il dito dentro facendolo muovere con l'arte che avevo imparato bene nel tempo,sulle pareti interne fino all'altezza delle ovaie.''Sei un laghetto,come fai a dire che non ne hai voglia?'' non rispose perché presa a cercare anche lei sotto la pelle che indossavo di capire se anche io seguivo quella forma di realismo,e quando lo scoprì lo afferrò con cupidigia emettendo un sospiro di piacere mentre cominciava a cambiare di colore sul viso per il sangue che pulsava più freneticamente nell'attesa di riceverlo tutto e di diventarne la padrona-schiava. In macchina e col rischio di passanti che potessero sbirciare non era il massimo,ma non volevo ancora interrompere quel magico momento prima di portarla a casa che distava una decina di metri da dove ero posteggiato,le scendevo sul collo baciandolo e mordicchiandolo,mentre lei lo tirava verso se quasi volesse staccarlo allargando completamente le gambe e facendo scivolare il bacino fino a farmi temere che il mio posto lo prendessero il cambio o il freno a mano che ormai doveva sentirsi premere sul fondo schiena. La macchina era stretta e scomoda per farci all'amore,senza contare quegli aspiranti guardoni che potevano passare,ma qualcosa potevo fare per lasciarle dentro la voglia senza correre il rischio di fargliela passare nel breve tragitto fino allo 'scorticatoio'. Afferrandole i glutei la sollevai,e mentre scivolava con la testa fino a spazzare il tappetino e senza mollare il mio pene,anzi,usandolo per sorreggersi meglio,scivolai dal seno che stavo baciandole con gusto giù fino alla pancia finendo per disperdere la lingua nella vagina succosa e spandente abbondante umore che trovai gradevole al sapore e odore e che leccai avidamente per lungo tempo. Sentii che si stava struggendo dalla voglia di sentirsi presa quando iniziò a muovere il ventre quasi in preda ad un attacco somigliante all'epilessia,mentre ormai non solo continuava a stringerlo forte ma sembrava quasi cercasse di spezzarlo per poterne usufruire liberamente. Mi staccai contro voglia da quella produttrice di dolce nettare,le sollevai la testa aiutandola perché pericolosamente incastrata,scesi dalla vettura,le aprii la portiera fermandola prontamente per evitare che cadesse perché quella posizione che aveva tenuto a lungo certo le procurava sbandamenti,e quando vidi che si stabilizzava l'aiutai ad alzarsi e cingendole la vita mentre lei si teneva stretta come per paura che fuggissi,mi diressi verso casa. Non facemmo quasi in tempo ad entrare che diventò lei guerriera,sbattendomi prepotentemente sul letto alzò la pelle che mi ricopriva e si sedette pesantemente sopra il mio pene facendolo scomparire dentro lei in un istante,eravamo presi da un forte impeto animalesco per raggiungere quel godimento che ci eravamo promessi stuzzicandoci in macchina,e credo che se qualcuno avesse avuto l'occasione di vederci in quei momenti non avrebbe dubitato sul fatto che potessimo essere veramente due cavernicoli scaraventati da chissà quale buco temporale in quella epoca. Facemmo sesso in tutti i modi e anche quando esausti ci sdraiammo l'una accanto all'altro,continuava a stringerlo come avesse paura che improvvisamente potesse volatilizzarsi. L'ultima cosa che pensai fu quanto avevo riflettuto già una volta nel passato,la fortuna delle donne che con la gonna godevano di una praticità estrema nell'affrontare anche le più estemporanee avventure che potevano capitare pure inattese,e riflettei anche per qualche secondo sulla probabilità che la gonna permettendo una libertà maggiore non comprimendo il sesso e l'aria che poteva scorrere libera fra le cosce,contribuivano sicuramente alla voglia di fare all'amore. Il suo viso poggiato sulla mia spalla e quei pensieri furono le ultime cose che rammento prima di cadere in un sonno profondo...Mi svegliai e sentii un buon odore di caffè,e sentivo anche la sua lingua che scorreva sul pene che aveva ripreso a stringere come se non avesse mai smesso dalla notte appena trascorsa,'' Che bello svegliarsi così...magari accadesse tutti i giorni...''mi trovai a ripetere quello che già in precedenza avevo sentito dire dalla vecchia e mai avuta Maura quando la svegliai. ''Credo sia meglio spegnere il gas,il caffè è già stato tostato'' le dissi sollevandole la testa e dandole il bacio del buongiorno mentre mi alzavo per versarlo nelle tazzine. A volte mi era capitato che svegliandoci il giorno dopo quella che avevo a fianco non fosse quella super-fica che sembrava essere la sera prima,ma lei notai con piacere che forse era anche più bella e non solo di viso,ne fui contento e la giornata già tinta di rosa sembrava dovesse aprirsi a qualche buona novità tanto l'ottimismo mi imperava dentro,''Certo non posso andare a casa vestita così,''disse interrompendo i miei pensieri,'come posso fare?hai qualche idea?'' la mia prima idea era quella di non mandarla a casa subito quindi di rimandare il problema a 'dopo' acconsentì ridendo mentre faceva scorrere la lingua sulle labbra e riprendemmo la ginnastica interrotta la notte precedente dall'intervento di un dispettoso Morfeo. Nei tre giorni seguenti non ebbe bisogno di vestiti,ma come tutte le cose belle anche quella doveva avere una sua fine,trassi dall'armadio un kimono che mi aveva regalato un amico e glielo porsi,in pochi minuti,aiutandosi con qualche spilla da balia ben nascosta e con una cinta a 'fusciacca' di pelle che avevo portato insieme ad altri capi a casa dopo la chiusura del negozio,ne trasse fuori un mini abito che indossava con naturalezza e che la rendeva veramente sexy e desiderabile,inoltre il saperla senza mutandine che certo non sapevo come rimediare,mi eccitava ancora di più,''Come ci stò?''
mi chiese assumendo una posa sbarazzina e da bambina dispettosa,avvicinandomi risposi che era una favola,e mentre lei che aveva la mia stessa voglia arretrava fino a sedersi sul tavolo allargando le gambe,le presi le caviglie che sollevai fino ad avere quella visione di fiore spalancato che non aspettava altro che di essere riempito,la penetrai ancora e ancora fino ad urlare quasi contemporaneamente il nostro godimento,frenato da parte mia solo per un istante,il tempo di toglierlo e girarla velocemente per espellere nel 'lato b.' tutto il piacere che mi aveva procurato. Quando finimmo andò in bagno,quindi sistemò con cura il vestito e,preparatomi anche io uscimmo,l'accompagnai alla sua macchina e passammo più di un'ora a salutarci,avevamo scoperto che era molto difficile staccarsi ed entrambi sapevamo che non ci saremmo più rivisti,le dissi di tenere il kimono come mio ricordo e dopo esserci baciati appassionatamente rimasi a seguire con lo sguardo la macchina che si allontanava fino a sparire dietro una curva...(pausa)...Quinta riflessioneEro sempre più convinto di essere un oggetto che amava piacevolmente essere usato da donzelle che captavano che avrebbero potuto usarmi per sfogare le voglie ,anche le più nascoste che erroneamente nascondevano al partner abituale per non essere mal giudicate,sapendo che non gli avrei mai procurato problemi di nessun genere e che se dicevo che sarei sparito dalla loro vita qualora lo avessero voluto non era solo un modo di dire ma la realtà,e che inoltre non ero del genere che assilla con telefonate continue e con richieste di incontri,e questa credo sia stata la mia forza e arma migliore che mi ha permesso di vivere storie varie e anche di amore non convenzionale,inoltre avendo la già citata viltà che mi impediva di aprire completamente il mio cuore cercando l'amore duraturo,amavo veramente tutte pur non Amandone nessuna,e se una storia nasceva e finiva in una notte o in tre mesi,ero pronto a cercarne un'altra che ero certo avrei amato come nello stesso modo ne avrei accettato la precoce fine. Ma quello che mi spinge a riportare questa elucubrazione è l'aver appurato che la fortuna ha un ruolo più che vitale nel corso dell'esistenza,anche se dell' A.I.D.S. se ne sarebbe parlato in modo più frequente e martellante qualche anno dopo (per poi dimenticarsene troppo in fretta),non era scontato che non rischiassi di ammalarmici visto il mio affrontare i rapporti liberamente e senza protezione alcuna con ragazze che certamente vista la facilità con la quale mi si donavano,non erano ne vergini o di primo pelo ne votate ad uno soltanto,non ho mai avuto la presunzione di pensare che le conquistavo perché fascinoso o bellissimo,tutt'altro,e lo stesso non essere presuntuoso mi faceva essere certo che lo facessero per loro stesse quando ne avessero avuto la necessità,con chiunque avrebbe avuto la fortuna di bussare alla loro porta quando erano particolarmente eccitate e vogliose di soddisfare il richiamo della loro 'natura'. Ma questa è una riflessione che mi sarei posto molto tardi per-col senno di poi-gioire nell' aver avuto quella fortuna che purtroppo tanti,troppi,non avranno. ...(ripresa)...In Iran Komeini lanciò un anatema raccolto da tutto il mondo Musulmano verso lo scrittore S. Rushdie,minacciato di morte per aver scritto un libro analizzante il Corano intitolato 'I versi Satanici',minaccia che costringerà lo scrittore ad una vita di recluso sempre sotto scorta e consapevole di non poter mai ottenere la grazia...
Nel processo per la strage di P.zza Fontana svoltosi a Catanzaro la sentenza fu di assoluzione per S. Delle Chiaie e M. Fachini,entrambi assolti.
Mentre a Firenze si concludeva il processo per la strage del rapido 904 con 5 condanne all'ergastolo a criminali e ad alcuni appartenenti all'eversione neofascista. Strano come processi di carattere non politico o di bassa mafia si concludessero con il riconoscimento delle pene mentre altri implicanti politici o potenti boss e terroristi immanicati politicamente,non trovavano mai il modo di concludersi o di riconoscerne con certezza esecutori e mandanti...
La conferma di questo pensiero la ebbi qualche giorno dopo,sulle note della canzone 'Io ti lascerò' con la quale F. Leali e A. Oxa vincevano il festival di S. Remo,la procura di appello concedeva l'assoluzione a tutti i processati per la Strage di P.zza Della Loggia...
Poco dopo nasceva un nuovo servizio che col tempo avrebbe cambiato le abitudini di vita di quasi tutta l'umanità,nasceva ufficialmente Internet che con la sigla w.w.w: (world wide web)presentata ufficialmente da T. B. Lee,permetteva il collegamento globale della rete con tutte le prospettive di informazione,collegamento,commercio e quanto altro non più relegati in spazi ambigui ma abbraccianti l'intero globo.
Uno scandalo coinvolgeva il sindaco di Roma P. Giubilo costringendolo alle dimissioni essendo inquisito in irregolarità nel servizio delle mense scolastiche. Mentre la fine del primo trimestre dell'anno vedeva soffiare venti di guerra ai confini dove Pristina,nel Kosovo,veniva occupata da carri armati,preludio di quanto sarebbe accaduto poco tempo dopo. Si avvicinava il matrimonio di Roberto,per quanto amici e parenti si fossero impegnati nello sconsigliarlo o quanto meno ad attendere ancora per essere certo che quella fosse la cosa più giusta da fare,lui era deciso ad andare dritto per la sua strada. Non che ce l'avessi con lei,ma mi era diventata cordialmente antipatica per la sua idiosincrasia che la portava ad essere decisa nel troncare radicalmente la nostra amicizia che proprio non riusciva a sopportare accusando me di monopolizzare Roberto e lui di rubarle il tempo che passava con me,fino al punto di seguirlo anche dopo che erano stati insieme fino alle due di notte per poi aggredirlo pesantemente perché invece di andare a dormire passava da me per fare qualche partita a scacchi e due chiacchiere e trattandolo come uno straccio vecchio facendo piazzate da mercato a casa mia,cosa che non accettavo e che non riusciva ad evitare anche se le avevo detto più volte di cambiare atteggiamento. Ma il massimo dell'ipocrisia fu quando venne a casa mia per pochi minuti da sola per poi telefonare a Elisa che avevo fatto lo sbaglio di presentarle,dicendole che ci avevo provato e che certo bell'amico che ero per Roberto. Combinazione chiamavo Elisa poco dopo,''A Renà ma che combini,ma è possibile..''furono le sue prime parole
comunque come dicevo sempre,se ti mascheri da qualcosa devi farlo in modo il più realistico possibile,quindi i cavernicoli indossavano le mutande? No,allora via le mutande. Presa la lancia di Ebano che un amico mi aveva portato anni prima dal Ghana mi avviai alla festa organizzata in una villa sulla Via Cassia.
Devo dire che il mio ingresso non passò inosservato,grasse risate e complimenti per il costume e 'si dia inizio ai lazzi e frizzi' al suono di musica assordante,luci stroboscopiche e nuvole continue di coriandoli;e poi quell'abbigliamento mi permise immediatamente di entrare in sintonia con una ragazza vestita da indigena con la quale sembrava ci scambiassimo una ancestrale intesa:''Sembri quasi un guerriero della mia tribù'' fu il suo approccio,e ridendo aggiunse:''Sei anche tu di quei guerrieri che prendono per i capelli le femmine e le trascinano nella loro tenda?'' e condiva il tutto con una risata allegra mostrando denti bianchissimi dietro labbra morbide e ben disegnate,il gonnellino di paglia che indossava ad ogni passo o movimento nel ballare lasciava intravvedere cosce levigate e sode,non sapevo se anche lei era votata alla stessa mia teoria che il costume dovesse essere realistico fino all'eccesso,quindi non sapevo se indossasse gli slip che ancora non si riuscivano a scorgere per quanto si muovesse,ma la cosa certa è che ero intenzionato a scoprirlo:''Non proprio per i capelli,ma in caso di disobbedienza la costringo ad inginocchiarsi di fronte a me fino a che accetta di essere la mia schiava...''capivo che il sottinteso poteva apparire pesantemente scurrile,ma la sua risposta mi rassicurò sull'impressione che avevo avuto vedendo quel faccino d'angelo all'apparenza puro e ingenuo:''Mmmm...posizione interessante ma non ne saresti capace..''così dicendo si voltò ridendo e si diresse dove erano parcheggiati bevande e viveri assortiti. La seguivo con lo sguardo,era veramente ok. Fu subito attorniata da un paio di pirati,da un texano biondo e slavato e da un 'Calimero' che perdeva pezzi di vestito e con il becco ormai mozzo,''Hai detto aranciata amara e una pizzetta rustica vero?''disse rivolgendosi a me:''Grazie cara'' risposi e questo bastò a fare evaporare le maschere che la attorniavano. Dopo un paio di balli e trenini formati appositamente per tastare le femmine che avevano la sventura di capitare davanti a sfigati perennemente arrapati,le chiesi se le andava di farci un giro per V. Veneto dove solitamente si svolgeva una sfilata di maschere e dove non era difficile incrociare anche gente nota,accettò con entusiasmo e ci avviammo verso le macchine,le dissi di lasciare la sua sotto casa mia che era di strada,lasciò la macchina e traslocò sulla mio spider cabrio. La serata si era fatta più tiepida,e dirigendoci verso il centro scoprimmo che con la capote sollevata non solo non si gelava ma ci divertivamo anche di più. Arrivati nei pressi di V. Veneto i pizzardoni che ne impedivano l'accesso stranamente ci fecero passare,scoprimmo subito il perché,il tema della sfilata delle maschere erano gli anni '60-'70 e con quella macchinetta ci rientravo ad 'hoc'. Ci trovammo tra una folla di pazzi colorati e danzanti che lanciavano coriandoli e cantavano improbabili canzoni carnevalesche mischiando stornelli romaneschi a slogan femministi urlati da voci bianche provenienti da gruppi di gay e trans che approfittavano dell'occasione per uscire allo scoperto approfittando dell'evento,e a inni Hippy bandiere dell'epoca delle contestazioni inneggianti al 'non fate la guerra fate all'amore'. Altre macchine d'epoca che incrociavamo o ci precedevano erano veri e propri gioielli meccanizzati,opere d'arte che con il luccichio degli ottoni o i predellini esterni per salirvi uniti al mogano dei cruscotti e alla pelle dei sedili facevano rivivere momenti di esaltazione creativa nell'ammirarle. Mentre avanzavamo lentamente in quella marea in movimento perenne eravamo bombardati da coriandoli che pensavo quanta fatica mi sarebbe costata ripulire dalla vettura,ma ci divertivamo a scambiare battute con i passanti e non obiettai neanche quando Supermen e Supergirl adducendo la scusa che avevano le gambe gonfie dal troppo camminare,si accomodarono sui sedili posteriori emettendo un grosso sospiro di sollievo. Ci fermammo in un bar famoso nell'epoca della 'dolce vita' dove dopo una mezz'ora circa riuscimmo a farci servire un caffè,quindi salutati i 2 supereroi che 'volarono' per tuffarsi di nuovo in mezzo alla folla,decidemmo di tornare alla base. Giusi,l'indigena che aveva affrontato con me quell'avventura,era una ragazza di 26 anni ma ne dimostrava cinque di meno,occhi marroni con un taglio particolare,grandi,scrutatori e leggermente obliqui all'insù,il nasino 'alla francese' sovrastava labbra carnose e invitanti:''Allora devo prenderti per i capelli e trascinarti nella mia caverna con forza o vieni docile e remissiva senza fare storie?'' le chiesi scherzando,''Non lo so,ma se sai essere convincente...''rispose ridendo,''..e comunque da indigena abituata alla giungla so difendermi prima di cedere..''aggiunse assumendo una posa quasi di sfida stringendo le mani a pugno e facendo finta di picchiarmi,era troppo simpatico vederla scherzare in quel modo,afferratole i polsi avvicinai le labbra alle sue che arretrava fino a trovarsi con la nuca bloccata dal vetro del finestrino,a quel punto ricambiò il bacio,le lasciai i polsi permettendole così di abbracciarmi e mentre le lingue giostravano felici,con la mano le scesi sulle cosce non difficili da raggiungere perché quel gonnellino gliele lasciava generosamente scoperte,risalendo più su scoprii che anche lei la pensava come me sulle maschere,massimo realismo,di indigene con le mutandine non si era mai sentito dire,quindi... le accarezzai il pube lei allargò leggermente le cosce per poi serrarle quando provai ad infilare un dito,''No dai,è bello così ma non ne ho voglia...'' ''(Ma porca putt...)''pensai.''(...capisco che un po' di scena è quasi d'obbligo,ma dal momento che mi baci così e mi permetti di arrivare a tastarti intimamente a che serve fingere?)'' senza togliere la mano,anzi,infilandola a fondo tra le cosce fino ad arrivare a carezzarle l'attaccatura con i glutei,le sussurrai cercando di essere il più suadente possibile:''Ok,d'accordo,ma allarga leggermente le cosce dai voglio appurare una cosa,stai tranquilla non ti forzo..'' forse incuriosita da quello che intendevo appurare,o forse non aspettando altro per cedere,si rilassò completamente ed io ne approfittai per metterle velocemente il dito dentro facendolo muovere con l'arte che avevo imparato bene nel tempo,sulle pareti interne fino all'altezza delle ovaie.''Sei un laghetto,come fai a dire che non ne hai voglia?'' non rispose perché presa a cercare anche lei sotto la pelle che indossavo di capire se anche io seguivo quella forma di realismo,e quando lo scoprì lo afferrò con cupidigia emettendo un sospiro di piacere mentre cominciava a cambiare di colore sul viso per il sangue che pulsava più freneticamente nell'attesa di riceverlo tutto e di diventarne la padrona-schiava. In macchina e col rischio di passanti che potessero sbirciare non era il massimo,ma non volevo ancora interrompere quel magico momento prima di portarla a casa che distava una decina di metri da dove ero posteggiato,le scendevo sul collo baciandolo e mordicchiandolo,mentre lei lo tirava verso se quasi volesse staccarlo allargando completamente le gambe e facendo scivolare il bacino fino a farmi temere che il mio posto lo prendessero il cambio o il freno a mano che ormai doveva sentirsi premere sul fondo schiena. La macchina era stretta e scomoda per farci all'amore,senza contare quegli aspiranti guardoni che potevano passare,ma qualcosa potevo fare per lasciarle dentro la voglia senza correre il rischio di fargliela passare nel breve tragitto fino allo 'scorticatoio'. Afferrandole i glutei la sollevai,e mentre scivolava con la testa fino a spazzare il tappetino e senza mollare il mio pene,anzi,usandolo per sorreggersi meglio,scivolai dal seno che stavo baciandole con gusto giù fino alla pancia finendo per disperdere la lingua nella vagina succosa e spandente abbondante umore che trovai gradevole al sapore e odore e che leccai avidamente per lungo tempo. Sentii che si stava struggendo dalla voglia di sentirsi presa quando iniziò a muovere il ventre quasi in preda ad un attacco somigliante all'epilessia,mentre ormai non solo continuava a stringerlo forte ma sembrava quasi cercasse di spezzarlo per poterne usufruire liberamente. Mi staccai contro voglia da quella produttrice di dolce nettare,le sollevai la testa aiutandola perché pericolosamente incastrata,scesi dalla vettura,le aprii la portiera fermandola prontamente per evitare che cadesse perché quella posizione che aveva tenuto a lungo certo le procurava sbandamenti,e quando vidi che si stabilizzava l'aiutai ad alzarsi e cingendole la vita mentre lei si teneva stretta come per paura che fuggissi,mi diressi verso casa. Non facemmo quasi in tempo ad entrare che diventò lei guerriera,sbattendomi prepotentemente sul letto alzò la pelle che mi ricopriva e si sedette pesantemente sopra il mio pene facendolo scomparire dentro lei in un istante,eravamo presi da un forte impeto animalesco per raggiungere quel godimento che ci eravamo promessi stuzzicandoci in macchina,e credo che se qualcuno avesse avuto l'occasione di vederci in quei momenti non avrebbe dubitato sul fatto che potessimo essere veramente due cavernicoli scaraventati da chissà quale buco temporale in quella epoca. Facemmo sesso in tutti i modi e anche quando esausti ci sdraiammo l'una accanto all'altro,continuava a stringerlo come avesse paura che improvvisamente potesse volatilizzarsi. L'ultima cosa che pensai fu quanto avevo riflettuto già una volta nel passato,la fortuna delle donne che con la gonna godevano di una praticità estrema nell'affrontare anche le più estemporanee avventure che potevano capitare pure inattese,e riflettei anche per qualche secondo sulla probabilità che la gonna permettendo una libertà maggiore non comprimendo il sesso e l'aria che poteva scorrere libera fra le cosce,contribuivano sicuramente alla voglia di fare all'amore. Il suo viso poggiato sulla mia spalla e quei pensieri furono le ultime cose che rammento prima di cadere in un sonno profondo...Mi svegliai e sentii un buon odore di caffè,e sentivo anche la sua lingua che scorreva sul pene che aveva ripreso a stringere come se non avesse mai smesso dalla notte appena trascorsa,'' Che bello svegliarsi così...magari accadesse tutti i giorni...''mi trovai a ripetere quello che già in precedenza avevo sentito dire dalla vecchia e mai avuta Maura quando la svegliai. ''Credo sia meglio spegnere il gas,il caffè è già stato tostato'' le dissi sollevandole la testa e dandole il bacio del buongiorno mentre mi alzavo per versarlo nelle tazzine. A volte mi era capitato che svegliandoci il giorno dopo quella che avevo a fianco non fosse quella super-fica che sembrava essere la sera prima,ma lei notai con piacere che forse era anche più bella e non solo di viso,ne fui contento e la giornata già tinta di rosa sembrava dovesse aprirsi a qualche buona novità tanto l'ottimismo mi imperava dentro,''Certo non posso andare a casa vestita così,''disse interrompendo i miei pensieri,'come posso fare?hai qualche idea?'' la mia prima idea era quella di non mandarla a casa subito quindi di rimandare il problema a 'dopo' acconsentì ridendo mentre faceva scorrere la lingua sulle labbra e riprendemmo la ginnastica interrotta la notte precedente dall'intervento di un dispettoso Morfeo. Nei tre giorni seguenti non ebbe bisogno di vestiti,ma come tutte le cose belle anche quella doveva avere una sua fine,trassi dall'armadio un kimono che mi aveva regalato un amico e glielo porsi,in pochi minuti,aiutandosi con qualche spilla da balia ben nascosta e con una cinta a 'fusciacca' di pelle che avevo portato insieme ad altri capi a casa dopo la chiusura del negozio,ne trasse fuori un mini abito che indossava con naturalezza e che la rendeva veramente sexy e desiderabile,inoltre il saperla senza mutandine che certo non sapevo come rimediare,mi eccitava ancora di più,''Come ci stò?''
mi chiese assumendo una posa sbarazzina e da bambina dispettosa,avvicinandomi risposi che era una favola,e mentre lei che aveva la mia stessa voglia arretrava fino a sedersi sul tavolo allargando le gambe,le presi le caviglie che sollevai fino ad avere quella visione di fiore spalancato che non aspettava altro che di essere riempito,la penetrai ancora e ancora fino ad urlare quasi contemporaneamente il nostro godimento,frenato da parte mia solo per un istante,il tempo di toglierlo e girarla velocemente per espellere nel 'lato b.' tutto il piacere che mi aveva procurato. Quando finimmo andò in bagno,quindi sistemò con cura il vestito e,preparatomi anche io uscimmo,l'accompagnai alla sua macchina e passammo più di un'ora a salutarci,avevamo scoperto che era molto difficile staccarsi ed entrambi sapevamo che non ci saremmo più rivisti,le dissi di tenere il kimono come mio ricordo e dopo esserci baciati appassionatamente rimasi a seguire con lo sguardo la macchina che si allontanava fino a sparire dietro una curva...(pausa)...Quinta riflessioneEro sempre più convinto di essere un oggetto che amava piacevolmente essere usato da donzelle che captavano che avrebbero potuto usarmi per sfogare le voglie ,anche le più nascoste che erroneamente nascondevano al partner abituale per non essere mal giudicate,sapendo che non gli avrei mai procurato problemi di nessun genere e che se dicevo che sarei sparito dalla loro vita qualora lo avessero voluto non era solo un modo di dire ma la realtà,e che inoltre non ero del genere che assilla con telefonate continue e con richieste di incontri,e questa credo sia stata la mia forza e arma migliore che mi ha permesso di vivere storie varie e anche di amore non convenzionale,inoltre avendo la già citata viltà che mi impediva di aprire completamente il mio cuore cercando l'amore duraturo,amavo veramente tutte pur non Amandone nessuna,e se una storia nasceva e finiva in una notte o in tre mesi,ero pronto a cercarne un'altra che ero certo avrei amato come nello stesso modo ne avrei accettato la precoce fine. Ma quello che mi spinge a riportare questa elucubrazione è l'aver appurato che la fortuna ha un ruolo più che vitale nel corso dell'esistenza,anche se dell' A.I.D.S. se ne sarebbe parlato in modo più frequente e martellante qualche anno dopo (per poi dimenticarsene troppo in fretta),non era scontato che non rischiassi di ammalarmici visto il mio affrontare i rapporti liberamente e senza protezione alcuna con ragazze che certamente vista la facilità con la quale mi si donavano,non erano ne vergini o di primo pelo ne votate ad uno soltanto,non ho mai avuto la presunzione di pensare che le conquistavo perché fascinoso o bellissimo,tutt'altro,e lo stesso non essere presuntuoso mi faceva essere certo che lo facessero per loro stesse quando ne avessero avuto la necessità,con chiunque avrebbe avuto la fortuna di bussare alla loro porta quando erano particolarmente eccitate e vogliose di soddisfare il richiamo della loro 'natura'. Ma questa è una riflessione che mi sarei posto molto tardi per-col senno di poi-gioire nell' aver avuto quella fortuna che purtroppo tanti,troppi,non avranno. ...(ripresa)...In Iran Komeini lanciò un anatema raccolto da tutto il mondo Musulmano verso lo scrittore S. Rushdie,minacciato di morte per aver scritto un libro analizzante il Corano intitolato 'I versi Satanici',minaccia che costringerà lo scrittore ad una vita di recluso sempre sotto scorta e consapevole di non poter mai ottenere la grazia...
Nel processo per la strage di P.zza Fontana svoltosi a Catanzaro la sentenza fu di assoluzione per S. Delle Chiaie e M. Fachini,entrambi assolti.
Mentre a Firenze si concludeva il processo per la strage del rapido 904 con 5 condanne all'ergastolo a criminali e ad alcuni appartenenti all'eversione neofascista. Strano come processi di carattere non politico o di bassa mafia si concludessero con il riconoscimento delle pene mentre altri implicanti politici o potenti boss e terroristi immanicati politicamente,non trovavano mai il modo di concludersi o di riconoscerne con certezza esecutori e mandanti...
La conferma di questo pensiero la ebbi qualche giorno dopo,sulle note della canzone 'Io ti lascerò' con la quale F. Leali e A. Oxa vincevano il festival di S. Remo,la procura di appello concedeva l'assoluzione a tutti i processati per la Strage di P.zza Della Loggia...
Poco dopo nasceva un nuovo servizio che col tempo avrebbe cambiato le abitudini di vita di quasi tutta l'umanità,nasceva ufficialmente Internet che con la sigla w.w.w: (world wide web)presentata ufficialmente da T. B. Lee,permetteva il collegamento globale della rete con tutte le prospettive di informazione,collegamento,commercio e quanto altro non più relegati in spazi ambigui ma abbraccianti l'intero globo.
Uno scandalo coinvolgeva il sindaco di Roma P. Giubilo costringendolo alle dimissioni essendo inquisito in irregolarità nel servizio delle mense scolastiche. Mentre la fine del primo trimestre dell'anno vedeva soffiare venti di guerra ai confini dove Pristina,nel Kosovo,veniva occupata da carri armati,preludio di quanto sarebbe accaduto poco tempo dopo. Si avvicinava il matrimonio di Roberto,per quanto amici e parenti si fossero impegnati nello sconsigliarlo o quanto meno ad attendere ancora per essere certo che quella fosse la cosa più giusta da fare,lui era deciso ad andare dritto per la sua strada. Non che ce l'avessi con lei,ma mi era diventata cordialmente antipatica per la sua idiosincrasia che la portava ad essere decisa nel troncare radicalmente la nostra amicizia che proprio non riusciva a sopportare accusando me di monopolizzare Roberto e lui di rubarle il tempo che passava con me,fino al punto di seguirlo anche dopo che erano stati insieme fino alle due di notte per poi aggredirlo pesantemente perché invece di andare a dormire passava da me per fare qualche partita a scacchi e due chiacchiere e trattandolo come uno straccio vecchio facendo piazzate da mercato a casa mia,cosa che non accettavo e che non riusciva ad evitare anche se le avevo detto più volte di cambiare atteggiamento. Ma il massimo dell'ipocrisia fu quando venne a casa mia per pochi minuti da sola per poi telefonare a Elisa che avevo fatto lo sbaglio di presentarle,dicendole che ci avevo provato e che certo bell'amico che ero per Roberto. Combinazione chiamavo Elisa poco dopo,''A Renà ma che combini,ma è possibile..''furono le sue prime parole
istinto felino pag32-33
Agosto si avviava alla fine,dovevo tornare ad Avezzano per ricominciare a guadagnare qualcosa,comunque il clima ancora prometteva di mantenersi al bello per un altro mese quindi mi ripromisi di passare i fine settimana al mare per godere fino l'ultimo raggio di sole. Con Rosanna eravamo d'accordo di sentirci quando rientravo,ma dopo un paio di settimane praticava un ragazzo seriamente (così disse) e la storia finì.
A Salgaredo presso Treviso durante una esibizione aerea un caccia sovietico si schiantò al suolo,morirono il pilota e un addetto al servizio d'ordine,le misure precauzionali prese dopo l'incidente che aveva coinvolto le 'Frecce Tricolori' avevano evitato la strage,infatti erano presenti almeno 30.000 spettatori.
Qualcosa si andava incrinando in uno dei tanti misteri italiani. A Roma la commissione parlamentare d'inchiesta sulle stragi accusava organismi politici e autorità militari di aver depistato le indagini concernenti la strage di Ustica. Non era il caso di urlare al miracolo anche perché dopo altri anni non se ne sarebbe venuti a capo,ma l'incrinarsi la cappa di omertà circondante il 'Palazzo' faceva sperare che le cose potessero instradarsi in un binario più corretto e lineare nei rapporti Potere-Cittadino...Pia illusione...
Verso la metà del mese rientrando dal mare salutavo Roberto dandoci appuntamento al Pub53 dopo aver cenato per andare a farci una steccata al biliardo. Fatta la doccia e cenato mi diressi verso la macchina parcheggiata davanti alla fermata dell'auto e mentre aprivo la portiera notai una biondina che attendeva il bus semi nascosta dietro un albero: ''E' domenica sera,già non passano quasi il giorno,a quest'ora la vedo dura,comunque se vuoi ti accompagno a casa...''buttai lì salendo in macchina. Non mi aspettavo risposta ne mi interessava più di tanto,ero partito per andare a fare una partita quindi ero tranquillo.
Stavo mettendo in moto quando sento bussare sul finestrino,lo abbasso e:''Se puoi veramente accompagnarmi mi fai un favore,sono quasi 40 minuti che aspetto,comunque non abito lontano,sto vicino al 'Gemelli'.Aperta la portiera la prima cosa che notai quando entrava era una coscia lunga e ben modellata che si adagiava sul sedile seguita dall'altra gamba che non aveva niente da invidiare alla prima,'' Ok nessun problema,ma devo passare un attimo da un amico che mi aspetta in un bar qui vicino,a proposito,sono Renato'' risposi dandole la mano che lei strinse replicando''E io sono Eva,ma se hai un appuntamento non voglio che ritardi per me...'' ''tranquilla devo solo dirgli una cosa poi non so dove deve andare,non abbiamo appuntamenti speciali.''mentii percependo che forse la partita a stecca avrei potuto giocarmela non al biliardo,feci un'inversione a U per cambiare corsia e qualche secondo dopo vidi l'autobus che arrivava,lo presi come un segno del destino e sentii come un senso di calore salirmi dalla pancia fino a riempirmi tutto. Fermata la macchina fuori dal Pub andai da Roberto:''Roby ho caricato una ragazza che aspettava l'auto,se ti va di aspettare l'accompagno e tra venti minuti torno,ma se non mi vedi entro mezz'ora...ti dispiace se rinunciamo al biliardo?'' ''Ma va a quel paese,conoscendoti è inutile che aspetto,fa come ti pare,certo una partita me la sarei fatta'' rispose ironicamente,allora tanto per continuare il gioco ''non si chiama partita ma se non me la faccio un po' mi dispiacerebbe,vieni te la presento''replicai,ma si stava facendo una chiacchierata con un paio di amici del calcio che aveva incontrato quindi non venne ''Faccio due chiacchiere con questi amici poi vado a casa,ci sentiamo la prossima settimana,ciao'' ''Ok,alla prossima...''e tornai da Eva. Conoscendo Roberto sapevo che se fossi passato tre ore dopo lo avrei trovato ancora a parlare con quegli amici,lui giocava a pallone in modo semi professionistico ed era anche molto forte,avevo avuto modo di vederlo e di sentire i commenti dei tifosi 'rivali' quando andavo a vederlo giocare anche in campi fuori dalla provincia,ed essendo anni che giocava conosceva molta gente,infatti ogni volta che uscivamo,in qualsiasi parte di Roma,o anche girando in macchina,incontrava sempre qualcuno e cominciavano a parlare fino a volte a farmi prendere la decisione di lasciarlo li e andarmene.
''O cavolo Eva,ti dispiace se prima di accompagnarti passo un attimo a casa?Ho lasciato patente e portafoglio perché pensavo di arrivare solo al Bar,ma se ti accompagno e mi ferma la polizia è una bella rottura..'' bugia bella e buona,ma lei fece finta di credermi e approvò,anche di seguirmi a casa una volta arrivati adducendo la scusa che doveva andare in bagno,secondo me era una bugia bella e buona,ma chi ero io per giudicare?...
Si dimostrò essere una ventiseienne spregiudicata e senza remore nel chiedere (letteralmente) di darle quello che più la faceva godere...un cetriolo...o una zucchina gigante...o una banana verde e dura...o qualsiasi cosa somigliasse a quei prodotti ''Ma di un bel cazzo non se ne parla?''mi venne spontaneo domandarle mentre finivo di sfilarle le mutandine,''Certo,ma mi piace eccitarmi masturbandomi prima così,non hai proprio niente?'' frutta e verdure varie non le avevo anche perché abitando ormai ad Avezzano quel 'rifugio' era solo un appoggio logistico che usavo solo in occasioni particolari come quella,altrimenti dormivo e mangiavo a casa di Anna;ma per fortuna pensai a vecchie foto e all'oggettistica usata,stura lavandino,bello,in plastica dura e anche frastagliata come certi oggetti sexy molto venduti,e anche alla bomboletta del gas che già avevo usato ma che ben lavata era tornata come nuova. Presi quei surrogati e glieli diedi,''Dai masturbati davanti a me,voglio vederti e immaginare di prenderlo tutto dentro'' e così dicendo allargava le gambe e cominciava ad introdurre lentamente la bomboletta,''(ma perché devi immaginarlo quando ce l'hai a disposizione...non capisco proprio)'' pensavo,ma la scena che cominciavo ad inquadrare era veramente eccitante e mi ritrovai a masturbarmi seguendo quasi ipnotizzato quella bomboletta e lo stura lavandini che,attaccato allo specchio in modo che potesse vederlo bene quando entrava,la penetrava dietro mentre lei in ginocchio era piegata in due,temevo le si spezzasse il collo piegato in modo innaturale per seguire da sotto quello spettacolo riflesso. Urlava di piacere mentre muoveva freneticamente la bomboletta e faceva roteare il bacino,guardando il mio membro pronto ad esplodere aprì la bocca e senza indugio alcuno,tenendole stretta la nuca,le spinsi la cappella ormai grondante fino in gola,ansimando e godendo insieme a lei che oltre la bevuta e il nevrotico leccare-succhiare-ingoiare-sbavare,continuava a muoversi in modo sempre più frenetico fino a diventare paonazza e ad esplodere con una sequenza di scatti e con la testa sussultante poggiata sul mio ventre. Quando ci rilassammo la strinsi forte a me dicendole:'' Sei stata stupenda...ma dopo vorrei entrarci anche io nelle tue intimità,ok?...Magari io davanti e una cosa dietro e viceversa,basta che ti va bene,che ne dici?'' ''Certo,ma fammi riposare un pochetto...o vai di corsa?'' anche fossi andato di corsa,dopo quella folle masturbazione non sarei stato pronto,ci mettemmo sotto le lenzuola e ci addormentammo,per svegliarci un paio di ore dopo,quando,dopo aver giocato ancora un po' per eccitarsi,fu pronta per avere un rapporto 'normale'..
La guerra mafia-stato continuava,e sulla S.S. Agrigento-Caltanissetta un agguato poneva fine alla vita del giudice R. Livantino,una quindicina di giorni dopo a Dusseldorf ,in Germania,venivano arrestati i presunti assassini,P. Amico e D. Pace.
Nel frattempo l'Anonima Sequestri rapiva l'undicenne A. De Megni,che i N.O.C.S.
fortunatamente libereranno tre mesi dopo.
Mentre a Roma Occhetto presentava i nuovi nome e simbolo del nascente P.D.S..a Milano veniva scoperto un vecchio covo delle B.R. contenente armi documenti e copie delle ultime lettere scritte in prigionia da A. Moro,copie finite nel vorace,fagocitante buco nero custodente ogni tassello del puzzle sempiterno riguardante i 'Grandi Misteri Italiani'...
Il lavoro procedeva tranquillo,ma le serate cominciavano a movimentarsi,avevo avuto l'occasione di conoscere una ragazza che abitava in un paese vicino,a Celano.
A Salgaredo presso Treviso durante una esibizione aerea un caccia sovietico si schiantò al suolo,morirono il pilota e un addetto al servizio d'ordine,le misure precauzionali prese dopo l'incidente che aveva coinvolto le 'Frecce Tricolori' avevano evitato la strage,infatti erano presenti almeno 30.000 spettatori.
Qualcosa si andava incrinando in uno dei tanti misteri italiani. A Roma la commissione parlamentare d'inchiesta sulle stragi accusava organismi politici e autorità militari di aver depistato le indagini concernenti la strage di Ustica. Non era il caso di urlare al miracolo anche perché dopo altri anni non se ne sarebbe venuti a capo,ma l'incrinarsi la cappa di omertà circondante il 'Palazzo' faceva sperare che le cose potessero instradarsi in un binario più corretto e lineare nei rapporti Potere-Cittadino...Pia illusione...
Verso la metà del mese rientrando dal mare salutavo Roberto dandoci appuntamento al Pub53 dopo aver cenato per andare a farci una steccata al biliardo. Fatta la doccia e cenato mi diressi verso la macchina parcheggiata davanti alla fermata dell'auto e mentre aprivo la portiera notai una biondina che attendeva il bus semi nascosta dietro un albero: ''E' domenica sera,già non passano quasi il giorno,a quest'ora la vedo dura,comunque se vuoi ti accompagno a casa...''buttai lì salendo in macchina. Non mi aspettavo risposta ne mi interessava più di tanto,ero partito per andare a fare una partita quindi ero tranquillo.
Stavo mettendo in moto quando sento bussare sul finestrino,lo abbasso e:''Se puoi veramente accompagnarmi mi fai un favore,sono quasi 40 minuti che aspetto,comunque non abito lontano,sto vicino al 'Gemelli'.Aperta la portiera la prima cosa che notai quando entrava era una coscia lunga e ben modellata che si adagiava sul sedile seguita dall'altra gamba che non aveva niente da invidiare alla prima,'' Ok nessun problema,ma devo passare un attimo da un amico che mi aspetta in un bar qui vicino,a proposito,sono Renato'' risposi dandole la mano che lei strinse replicando''E io sono Eva,ma se hai un appuntamento non voglio che ritardi per me...'' ''tranquilla devo solo dirgli una cosa poi non so dove deve andare,non abbiamo appuntamenti speciali.''mentii percependo che forse la partita a stecca avrei potuto giocarmela non al biliardo,feci un'inversione a U per cambiare corsia e qualche secondo dopo vidi l'autobus che arrivava,lo presi come un segno del destino e sentii come un senso di calore salirmi dalla pancia fino a riempirmi tutto. Fermata la macchina fuori dal Pub andai da Roberto:''Roby ho caricato una ragazza che aspettava l'auto,se ti va di aspettare l'accompagno e tra venti minuti torno,ma se non mi vedi entro mezz'ora...ti dispiace se rinunciamo al biliardo?'' ''Ma va a quel paese,conoscendoti è inutile che aspetto,fa come ti pare,certo una partita me la sarei fatta'' rispose ironicamente,allora tanto per continuare il gioco ''non si chiama partita ma se non me la faccio un po' mi dispiacerebbe,vieni te la presento''replicai,ma si stava facendo una chiacchierata con un paio di amici del calcio che aveva incontrato quindi non venne ''Faccio due chiacchiere con questi amici poi vado a casa,ci sentiamo la prossima settimana,ciao'' ''Ok,alla prossima...''e tornai da Eva. Conoscendo Roberto sapevo che se fossi passato tre ore dopo lo avrei trovato ancora a parlare con quegli amici,lui giocava a pallone in modo semi professionistico ed era anche molto forte,avevo avuto modo di vederlo e di sentire i commenti dei tifosi 'rivali' quando andavo a vederlo giocare anche in campi fuori dalla provincia,ed essendo anni che giocava conosceva molta gente,infatti ogni volta che uscivamo,in qualsiasi parte di Roma,o anche girando in macchina,incontrava sempre qualcuno e cominciavano a parlare fino a volte a farmi prendere la decisione di lasciarlo li e andarmene.
''O cavolo Eva,ti dispiace se prima di accompagnarti passo un attimo a casa?Ho lasciato patente e portafoglio perché pensavo di arrivare solo al Bar,ma se ti accompagno e mi ferma la polizia è una bella rottura..'' bugia bella e buona,ma lei fece finta di credermi e approvò,anche di seguirmi a casa una volta arrivati adducendo la scusa che doveva andare in bagno,secondo me era una bugia bella e buona,ma chi ero io per giudicare?...
Si dimostrò essere una ventiseienne spregiudicata e senza remore nel chiedere (letteralmente) di darle quello che più la faceva godere...un cetriolo...o una zucchina gigante...o una banana verde e dura...o qualsiasi cosa somigliasse a quei prodotti ''Ma di un bel cazzo non se ne parla?''mi venne spontaneo domandarle mentre finivo di sfilarle le mutandine,''Certo,ma mi piace eccitarmi masturbandomi prima così,non hai proprio niente?'' frutta e verdure varie non le avevo anche perché abitando ormai ad Avezzano quel 'rifugio' era solo un appoggio logistico che usavo solo in occasioni particolari come quella,altrimenti dormivo e mangiavo a casa di Anna;ma per fortuna pensai a vecchie foto e all'oggettistica usata,stura lavandino,bello,in plastica dura e anche frastagliata come certi oggetti sexy molto venduti,e anche alla bomboletta del gas che già avevo usato ma che ben lavata era tornata come nuova. Presi quei surrogati e glieli diedi,''Dai masturbati davanti a me,voglio vederti e immaginare di prenderlo tutto dentro'' e così dicendo allargava le gambe e cominciava ad introdurre lentamente la bomboletta,''(ma perché devi immaginarlo quando ce l'hai a disposizione...non capisco proprio)'' pensavo,ma la scena che cominciavo ad inquadrare era veramente eccitante e mi ritrovai a masturbarmi seguendo quasi ipnotizzato quella bomboletta e lo stura lavandini che,attaccato allo specchio in modo che potesse vederlo bene quando entrava,la penetrava dietro mentre lei in ginocchio era piegata in due,temevo le si spezzasse il collo piegato in modo innaturale per seguire da sotto quello spettacolo riflesso. Urlava di piacere mentre muoveva freneticamente la bomboletta e faceva roteare il bacino,guardando il mio membro pronto ad esplodere aprì la bocca e senza indugio alcuno,tenendole stretta la nuca,le spinsi la cappella ormai grondante fino in gola,ansimando e godendo insieme a lei che oltre la bevuta e il nevrotico leccare-succhiare-ingoiare-sbavare,continuava a muoversi in modo sempre più frenetico fino a diventare paonazza e ad esplodere con una sequenza di scatti e con la testa sussultante poggiata sul mio ventre. Quando ci rilassammo la strinsi forte a me dicendole:'' Sei stata stupenda...ma dopo vorrei entrarci anche io nelle tue intimità,ok?...Magari io davanti e una cosa dietro e viceversa,basta che ti va bene,che ne dici?'' ''Certo,ma fammi riposare un pochetto...o vai di corsa?'' anche fossi andato di corsa,dopo quella folle masturbazione non sarei stato pronto,ci mettemmo sotto le lenzuola e ci addormentammo,per svegliarci un paio di ore dopo,quando,dopo aver giocato ancora un po' per eccitarsi,fu pronta per avere un rapporto 'normale'..
La guerra mafia-stato continuava,e sulla S.S. Agrigento-Caltanissetta un agguato poneva fine alla vita del giudice R. Livantino,una quindicina di giorni dopo a Dusseldorf ,in Germania,venivano arrestati i presunti assassini,P. Amico e D. Pace.
Nel frattempo l'Anonima Sequestri rapiva l'undicenne A. De Megni,che i N.O.C.S.
fortunatamente libereranno tre mesi dopo.
Mentre a Roma Occhetto presentava i nuovi nome e simbolo del nascente P.D.S..a Milano veniva scoperto un vecchio covo delle B.R. contenente armi documenti e copie delle ultime lettere scritte in prigionia da A. Moro,copie finite nel vorace,fagocitante buco nero custodente ogni tassello del puzzle sempiterno riguardante i 'Grandi Misteri Italiani'...
Il lavoro procedeva tranquillo,ma le serate cominciavano a movimentarsi,avevo avuto l'occasione di conoscere una ragazza che abitava in un paese vicino,a Celano.
istinto felino pag.56-57
Il nuovo anno mi trovava in piena convalescenza,ma quello che più mi fece male fu la morte di micia,vero che era un animale e che aveva un'età,ma per me fu come la perdita della persona più amata al mondo,non avrei più avuto un gatto con la sua intelligenza che la portava ad aprirsi la porta da sola,che sapeva starmi accanto nei momenti difficili,che mi chiedeva e dimostrava affetto in ogni occasione,la nota consolatoria fu che non ne vidi mai la sofferenza,e che lei,forse sentendo la morte vicina,un giorno sparì per non fare più ritorno.Potevo stare più frequentemente con Angela e con i suoi amici,quando a fine settimana non andavamo in pizzeria,spesso ci invitavano a cena Assunta e Tony,e vista la stagione che consigliava di rimanere al caldo,dopo cena ci sfidavamo a lunghe partite a Risiko,i perdenti mettevano 1000 lire dentro un bussolotto e dopo un paio di mesi con quei soldi andavamo tutti in pizzeria.
Ad Angela era scattata la molla del matrimonio,per lo meno di preparare una casa dove vivere visto che dove abitavo era un mono locale non adatto ad una coppia (anche se io pensavo di si) comunque ci mettemmo in cerca di un'altra abitazione che trovammo in una tranquilla via più vicina al centro. Si trattava di una casa singola,un cancello permetteva l'accesso alla macchina e dietro vi era situato un orto che i proprietari,abitanti in una casa adiacente,coltivavano con cura senza mai arrecare disturbo. Mi attrezzai del necessario e iniziai a tinteggiarla e sistemarla come volevamo. Al negozio il lavoro procedeva per l'aiuto di Giovanni,quando potevo passavo per riprendere confidenza con il lavoro,ma ero ancora troppo debole per l'operazione subita e non volevo arrischiare di accelerare i tempi.
Le notizie del periodo riguardavano maggiormente i risultati della lotta alla mafia,a Palermo veniva arrestato il capo di Cosa Nostra T. Riina,latitante da 23 anni,seguito dall'arresto a Ottaviano,presso Napoli,della sorella di un camorrista,R Cutolo latitante da 12 anni circa,e fra questi due avvenimenti fece scalpore l'arresto di P. Pacciani,accusato di essere Il Mostro di Firenze,fino alla morte avvenuta in carcere dichiarerà la sua innocenza,anche se prove schiaccianti inchiodavano lui e i cosiddetti 'compagni di merenda' come colpevoli di quei delitti che tanto sconvolsero l'opinione pubblica,anche per lo strazio che si compiva sulle vittime alle quali veniva mutilata una parte intima come in un rito Satanico (una delle ipotesi che credo più si avvicini alla realtà fu proprio quella di messe nere o di una setta votata al male,ma quando si cominciò a parlare di gente potente e famosa coinvolta in quei delitti,stranamente tutto venne messo a tacere,non disdegnerei di mettere anche questo evento nella ormai lunga lista dei 'Grandi Misteri Italiani'). A Rio De Janeiro veniva catturato l'ex militante di Potere Operaio A. Lollo con l'accusa di aver provocato la morte dei fratelli Stefano e Virgilio M. nel noto 'rogo di Primavalle' avvenuto anni prima.
Mentre a Teheran una collisione aerea provocava la morte di 132 persone,a Fidenza,vicino Parma,si consumava penso uno dei più grossi incidenti stradali avvenuti sino ad allora,sulla A1 erano 200 le macchine coinvolte in questo maxi-tamponamento,non so se provocato dalla nebbia,ma non trovando altra spiegazione logica credo sia quella ala causa. L'inchiesta 'Mani Pulite' procedeva a pieno ritmo,in sequenza l'anno vide l'invio di avvisi di garanzia a C. Martelli per concorso nel crack del Banco Ambrosiano,a G. Cagliari presidente dell'ENI per falso in bilancio e accuse di peculato riguardo Enimont,e a Sacrofano,vicino Roma,qualche giorno dopo verrà trovato in un campo il cadavere di S. Castellari,ex direttore generale del Ministero alle Partecipazioni Statali già coinvolto nel processo Enimont. Frattanto B.Craxi rassegnava le dimissioni da segretario P.S.I. e gli succedeva G. Benvenuto. A Roma veniva arrestato per tangenti P. Greganti funzionario del P.C.I-P.D.S. Mentre avvisi di garanzia a raffica della procura di Palermo colpivano G. Anreotti, A.Gava e P.C.Pomicino il giudice di Cassazione C.Carnevale tutti accusati di associazione di stampo mafioso.
A New York un'autobomba esplodeva nel garage sotterraneo del World Trade Center, le famose 'Torri Gemelle' facendo 5 vittime e 300 feriti,dell'attentato furono sospettati gli integralisti islamici,ma quello era solo il preludio dell'opera messa in atto anni dopo che cambiò quasi in modo palpabile il mondo e il modo di vivere successivo.
A S. Patrignano,nella comunità gestita da V. Muccioli,sette ragazzi vennero arrestati con l'accusa di omicidio nei confronti di un loro compagno,R. Maranzano,le polemiche per quel delitto coinvolsero lo stesso Muccioli e minarono la stabilità e il prosieguo dell'utilità della stessa comunità.
Avevo ripreso a lavorare ma l'aria all'interno del laboratorio era cambiata,Donato,pur non essendo del mestiere,cominciava a dare battute sul fatto che Giovanni usasse un minor numero di pelli per fare un capo,e quello era proprio il modo che io non concepivo nel lavoro,vero che si risparmiava qualche lira,ma sfruttare al massimo il materiale era indice di non durata della pelliccia e ne acuiva la fragilità,comunque bene o male tiravamo avanti e io cercavo di evitare le polemiche facendo il mio dovere.
Anna spesso veniva a trovarmi,quando arrivava si riposava poi mi metteva a soqquadro casa,il suo ordine era diverso dal mio che nel mio disordine sapevo dova trovare qualsiasi cosa,mentre dopo che aveva pulito e sistemato lei,non capivo nemmeno più se era un ambiente a me conosciuto,ma anche in questo caso lasciavo perdere perché avrei ricreato il mio amato caos quando sarebbe partita.
La Commissione Parlamentare Antimafia indicò ufficialmente che c'era un rapporto tra la criminalità organizzata e il potere politico (!) nuova grande rivelazione che si era sempre saputa,faceva il paio con quella dell' omosessualità che non è una malattia,mi chiedevo se queste 'grandi' rivelazioni fossero frutto di ricerche ben remunerate,e se si capivo appieno in quale altro canale finivano i soldi dei contribuenti...
La sagra degli avvisi di garanzia imperversava imperterrita,di nuovo ad Andreotti per violazione della legge del finanziamento ai partiti, (più in là ci sarebbe stata anche l'autorizzazione della procura di Palermo per procedere contro lo stesso per collusione con la mafia,quindi sarebbe andato sotto processo anche perché indagato per l'omicidio Pecorelli...ormai aspettavo solo che fosse accusato di essere il soldato che aveva infilato la lancia nel costato di Cristo quando era sulla croce...) e per A. Fontani per ricettazione nell'inchiesta A.N.A.S.
Federico Fellini riceveva un Oscar alla carriera,era un onore per me aver partecipato ad un suo film,'Ginger e Fred',prima come pubblico nel teatro dove Mastroianni e la Masina ballavano al ritmo di tip-tap,e dove fra il pubblico c'erano numerose sagome di cartone raffiguranti spettatori,tanto da portare alcune comparse a dire:'' Che produzione tirchia,pur di non pagare i figuranti ci mettono i pupazzi,e poi dicono che i film di Fellini sono capolavori...'' mentre nel contesto del film,vedendolo,credo che quelle sagome (fra l'altro inquadrate in primo piano in qualche sequenza), raffigurassero il fermarsi del tempo che aleggiava intorno e nella mente della coppia. E mi ero anche stupito un giorno vedendo il telegiornale che trasmetteva un pezzo preso durante l'ultimo ciack, eravamo alla stazione Ostiense (e non a Termini come erroneamente detto nel servizio),e Fellini mi teneva un braccio sulle spalle raccomandandomi di aiutare la signora Masina a mettere le valigie sul treno,quindi chiudere la porta e fischiarne la partenza,infatti ero vestito da capotreno....Mi sarebbe piaciuto avere quel breve spaccato ma anche quando mi è capitato di rivederlo non avevo mai avuto il tempo di registrarlo...).
E mentre in Siberia una nuova fuga di scorie radioattive da una centrale nucleare fecero temere il ripetersi di una nuova Cernobyl,a Roma venivano arrestati 55 appartenenti alla banda della Magliana con l'accusa di collusione con mafia,camorra ed eversione nera....(non si parlava più di Massoneria o P2,o era stato messo tutto a tacere,o le indagini proseguivano nel più stretto riserbo...o la moda attuale erano gli avvisi di garanzia che ormai giravano più delle monete da cento lire...).
Infatti il giudice Carnevale veniva sospeso senza stipendio dal C.S.M. dall'incarico che aveva in cassazione,e mentre la Camera nega l'autorizzazione a procedere contro B. Craxi causando le dimissioni dettate da protesta da parte di F. Rutelli e dei ministri del P.D.S.,oltre a creare proteste e malumore in tutta Italia,a seguire avverrà l'arresto di M. Broccoletti,ex direttore amministrativo del SISDE per peculato e impiego illecito dei fondi,quindi avviso di garanzia per l' ex ministro della Sanità F. De Lorenzo (che per lo scarto di due voti eviterà l'arresto diretto) per tangenti ottenute da industrie farmaceutiche (e questo comporterà anche 12 arresti fra gli stessi imprenditori),mentre in carcere a S. Vittore dove era rinchiuso da 133 giorni si suicidava G. Cagliari ex presidente dell' E.N.I.,seguito dal suicidio questa volta in casa a Milano del presidente della Montedison R. Gardini,e seguiva l'arresto di tutti i componenti il vertice amministrativo del gruppo Ferruzzi.
L'inchiesta continuava con l'arresto a Losanna,in Svizzera,di D. Poggiolini,ex direttore del servizio farmaceutico nazionale come imputato dell'inchiesta nella corruzione al Ministero della Sanità,quindi toccherà ad A. Gava accusato di associazione mafiosa chiudere l'anno delle 'garanzia',in attesa di vedere quello che col nuovo anno avrà nel sacco la Befana...
Frattanto Giovanni cercava casa ad Avezzano,non gli chiesi il motivo visto che la casetta singola che aveva trovato non era poi così brutta,ma addebitai la scelta all'intenzione della compagna di avvicinarsi più alle amicizie che tramite Angela aveva fatto e che appunto ivi risiedevano. Trovarono un alloggio momentaneo,almeno questo era nelle loro intenzioni,all'estrema periferia del paese,una casa di tre piani non totalmente agibile ma che sembrava adatta per quello che serviva a lui,una stanza per il laboratorio,un garage per sistemarci le macchine e da usare come ripostiglio,e accessori vari che per una coppia erano più che sufficienti. Anche se cominciava a farsi vedere più spesso al negozio non mi disturbava,anzi,visto la piega che prendeva il mio rapporto con Paola e il marito,mi andava bene anche cambiare la situazione se fosse stato necessario.
Ero entrato in crisi con Angela,e Roberto mi disse che veniva a passare il capo d'anno con me,anche se non volevo si presentò ugualmente,ma poi Angela forse per un atto di pietà mi chiamò per festeggiarlo con lei e notai che Roberto ci restò male (pur venendo con me a casa di Angela) e per un po' insistette di non andarci e fregarmene,ma non intendevo mandare a rotoli quel rapporto e ci andammo.
Ad Angela era scattata la molla del matrimonio,per lo meno di preparare una casa dove vivere visto che dove abitavo era un mono locale non adatto ad una coppia (anche se io pensavo di si) comunque ci mettemmo in cerca di un'altra abitazione che trovammo in una tranquilla via più vicina al centro. Si trattava di una casa singola,un cancello permetteva l'accesso alla macchina e dietro vi era situato un orto che i proprietari,abitanti in una casa adiacente,coltivavano con cura senza mai arrecare disturbo. Mi attrezzai del necessario e iniziai a tinteggiarla e sistemarla come volevamo. Al negozio il lavoro procedeva per l'aiuto di Giovanni,quando potevo passavo per riprendere confidenza con il lavoro,ma ero ancora troppo debole per l'operazione subita e non volevo arrischiare di accelerare i tempi.
Le notizie del periodo riguardavano maggiormente i risultati della lotta alla mafia,a Palermo veniva arrestato il capo di Cosa Nostra T. Riina,latitante da 23 anni,seguito dall'arresto a Ottaviano,presso Napoli,della sorella di un camorrista,R Cutolo latitante da 12 anni circa,e fra questi due avvenimenti fece scalpore l'arresto di P. Pacciani,accusato di essere Il Mostro di Firenze,fino alla morte avvenuta in carcere dichiarerà la sua innocenza,anche se prove schiaccianti inchiodavano lui e i cosiddetti 'compagni di merenda' come colpevoli di quei delitti che tanto sconvolsero l'opinione pubblica,anche per lo strazio che si compiva sulle vittime alle quali veniva mutilata una parte intima come in un rito Satanico (una delle ipotesi che credo più si avvicini alla realtà fu proprio quella di messe nere o di una setta votata al male,ma quando si cominciò a parlare di gente potente e famosa coinvolta in quei delitti,stranamente tutto venne messo a tacere,non disdegnerei di mettere anche questo evento nella ormai lunga lista dei 'Grandi Misteri Italiani'). A Rio De Janeiro veniva catturato l'ex militante di Potere Operaio A. Lollo con l'accusa di aver provocato la morte dei fratelli Stefano e Virgilio M. nel noto 'rogo di Primavalle' avvenuto anni prima.
Mentre a Teheran una collisione aerea provocava la morte di 132 persone,a Fidenza,vicino Parma,si consumava penso uno dei più grossi incidenti stradali avvenuti sino ad allora,sulla A1 erano 200 le macchine coinvolte in questo maxi-tamponamento,non so se provocato dalla nebbia,ma non trovando altra spiegazione logica credo sia quella ala causa. L'inchiesta 'Mani Pulite' procedeva a pieno ritmo,in sequenza l'anno vide l'invio di avvisi di garanzia a C. Martelli per concorso nel crack del Banco Ambrosiano,a G. Cagliari presidente dell'ENI per falso in bilancio e accuse di peculato riguardo Enimont,e a Sacrofano,vicino Roma,qualche giorno dopo verrà trovato in un campo il cadavere di S. Castellari,ex direttore generale del Ministero alle Partecipazioni Statali già coinvolto nel processo Enimont. Frattanto B.Craxi rassegnava le dimissioni da segretario P.S.I. e gli succedeva G. Benvenuto. A Roma veniva arrestato per tangenti P. Greganti funzionario del P.C.I-P.D.S. Mentre avvisi di garanzia a raffica della procura di Palermo colpivano G. Anreotti, A.Gava e P.C.Pomicino il giudice di Cassazione C.Carnevale tutti accusati di associazione di stampo mafioso.
A New York un'autobomba esplodeva nel garage sotterraneo del World Trade Center, le famose 'Torri Gemelle' facendo 5 vittime e 300 feriti,dell'attentato furono sospettati gli integralisti islamici,ma quello era solo il preludio dell'opera messa in atto anni dopo che cambiò quasi in modo palpabile il mondo e il modo di vivere successivo.
A S. Patrignano,nella comunità gestita da V. Muccioli,sette ragazzi vennero arrestati con l'accusa di omicidio nei confronti di un loro compagno,R. Maranzano,le polemiche per quel delitto coinvolsero lo stesso Muccioli e minarono la stabilità e il prosieguo dell'utilità della stessa comunità.
Avevo ripreso a lavorare ma l'aria all'interno del laboratorio era cambiata,Donato,pur non essendo del mestiere,cominciava a dare battute sul fatto che Giovanni usasse un minor numero di pelli per fare un capo,e quello era proprio il modo che io non concepivo nel lavoro,vero che si risparmiava qualche lira,ma sfruttare al massimo il materiale era indice di non durata della pelliccia e ne acuiva la fragilità,comunque bene o male tiravamo avanti e io cercavo di evitare le polemiche facendo il mio dovere.
Anna spesso veniva a trovarmi,quando arrivava si riposava poi mi metteva a soqquadro casa,il suo ordine era diverso dal mio che nel mio disordine sapevo dova trovare qualsiasi cosa,mentre dopo che aveva pulito e sistemato lei,non capivo nemmeno più se era un ambiente a me conosciuto,ma anche in questo caso lasciavo perdere perché avrei ricreato il mio amato caos quando sarebbe partita.
La Commissione Parlamentare Antimafia indicò ufficialmente che c'era un rapporto tra la criminalità organizzata e il potere politico (!) nuova grande rivelazione che si era sempre saputa,faceva il paio con quella dell' omosessualità che non è una malattia,mi chiedevo se queste 'grandi' rivelazioni fossero frutto di ricerche ben remunerate,e se si capivo appieno in quale altro canale finivano i soldi dei contribuenti...
La sagra degli avvisi di garanzia imperversava imperterrita,di nuovo ad Andreotti per violazione della legge del finanziamento ai partiti, (più in là ci sarebbe stata anche l'autorizzazione della procura di Palermo per procedere contro lo stesso per collusione con la mafia,quindi sarebbe andato sotto processo anche perché indagato per l'omicidio Pecorelli...ormai aspettavo solo che fosse accusato di essere il soldato che aveva infilato la lancia nel costato di Cristo quando era sulla croce...) e per A. Fontani per ricettazione nell'inchiesta A.N.A.S.
Federico Fellini riceveva un Oscar alla carriera,era un onore per me aver partecipato ad un suo film,'Ginger e Fred',prima come pubblico nel teatro dove Mastroianni e la Masina ballavano al ritmo di tip-tap,e dove fra il pubblico c'erano numerose sagome di cartone raffiguranti spettatori,tanto da portare alcune comparse a dire:'' Che produzione tirchia,pur di non pagare i figuranti ci mettono i pupazzi,e poi dicono che i film di Fellini sono capolavori...'' mentre nel contesto del film,vedendolo,credo che quelle sagome (fra l'altro inquadrate in primo piano in qualche sequenza), raffigurassero il fermarsi del tempo che aleggiava intorno e nella mente della coppia. E mi ero anche stupito un giorno vedendo il telegiornale che trasmetteva un pezzo preso durante l'ultimo ciack, eravamo alla stazione Ostiense (e non a Termini come erroneamente detto nel servizio),e Fellini mi teneva un braccio sulle spalle raccomandandomi di aiutare la signora Masina a mettere le valigie sul treno,quindi chiudere la porta e fischiarne la partenza,infatti ero vestito da capotreno....Mi sarebbe piaciuto avere quel breve spaccato ma anche quando mi è capitato di rivederlo non avevo mai avuto il tempo di registrarlo...).
E mentre in Siberia una nuova fuga di scorie radioattive da una centrale nucleare fecero temere il ripetersi di una nuova Cernobyl,a Roma venivano arrestati 55 appartenenti alla banda della Magliana con l'accusa di collusione con mafia,camorra ed eversione nera....(non si parlava più di Massoneria o P2,o era stato messo tutto a tacere,o le indagini proseguivano nel più stretto riserbo...o la moda attuale erano gli avvisi di garanzia che ormai giravano più delle monete da cento lire...).
Infatti il giudice Carnevale veniva sospeso senza stipendio dal C.S.M. dall'incarico che aveva in cassazione,e mentre la Camera nega l'autorizzazione a procedere contro B. Craxi causando le dimissioni dettate da protesta da parte di F. Rutelli e dei ministri del P.D.S.,oltre a creare proteste e malumore in tutta Italia,a seguire avverrà l'arresto di M. Broccoletti,ex direttore amministrativo del SISDE per peculato e impiego illecito dei fondi,quindi avviso di garanzia per l' ex ministro della Sanità F. De Lorenzo (che per lo scarto di due voti eviterà l'arresto diretto) per tangenti ottenute da industrie farmaceutiche (e questo comporterà anche 12 arresti fra gli stessi imprenditori),mentre in carcere a S. Vittore dove era rinchiuso da 133 giorni si suicidava G. Cagliari ex presidente dell' E.N.I.,seguito dal suicidio questa volta in casa a Milano del presidente della Montedison R. Gardini,e seguiva l'arresto di tutti i componenti il vertice amministrativo del gruppo Ferruzzi.
L'inchiesta continuava con l'arresto a Losanna,in Svizzera,di D. Poggiolini,ex direttore del servizio farmaceutico nazionale come imputato dell'inchiesta nella corruzione al Ministero della Sanità,quindi toccherà ad A. Gava accusato di associazione mafiosa chiudere l'anno delle 'garanzia',in attesa di vedere quello che col nuovo anno avrà nel sacco la Befana...
Frattanto Giovanni cercava casa ad Avezzano,non gli chiesi il motivo visto che la casetta singola che aveva trovato non era poi così brutta,ma addebitai la scelta all'intenzione della compagna di avvicinarsi più alle amicizie che tramite Angela aveva fatto e che appunto ivi risiedevano. Trovarono un alloggio momentaneo,almeno questo era nelle loro intenzioni,all'estrema periferia del paese,una casa di tre piani non totalmente agibile ma che sembrava adatta per quello che serviva a lui,una stanza per il laboratorio,un garage per sistemarci le macchine e da usare come ripostiglio,e accessori vari che per una coppia erano più che sufficienti. Anche se cominciava a farsi vedere più spesso al negozio non mi disturbava,anzi,visto la piega che prendeva il mio rapporto con Paola e il marito,mi andava bene anche cambiare la situazione se fosse stato necessario.
Ero entrato in crisi con Angela,e Roberto mi disse che veniva a passare il capo d'anno con me,anche se non volevo si presentò ugualmente,ma poi Angela forse per un atto di pietà mi chiamò per festeggiarlo con lei e notai che Roberto ci restò male (pur venendo con me a casa di Angela) e per un po' insistette di non andarci e fregarmene,ma non intendevo mandare a rotoli quel rapporto e ci andammo.
istinto felino pag 70
Un altro 17 del mese (e non era la prima volta),un terribile terremoto colpiva il Giappone,precisamente la provincia di Kobe,provocando ingenti danni e 6364 vittime,inoltre un paio di mesi dopo un attentato di appartenenti alla setta 'Sublime Verità' che immettevano gas nervino nella metro di Tokyo uccidendo 8 passanti e intossicandone oltre 3.000.
Per la politica c'era la fine definitiva del M.S.I. che Fini tramutava in A. N. durante il congresso del partito che si teneva a Fiuggi.L'Austria,come altri Stati in precedenza,firmava gli accordi di Schengen per l'abolizione dei controlli alla frontiera per i cittadini europei,e in Francia veniva eletto presidente J. Chirac. In Russia un violento terremoto presso Neftergosk causava oltre 2.000 vittime,e dopo poche settimane in Jugoslavia avveniva il massacro forse più cruento del dopo guerra,nel corso di una 'pulizia etnica' i militari serbo-bosniaci trucidavano 7.000 bosniaci musulmani in quello che sarà ricordato come 'il massacro di Srebrenica'.
Il patatrac con Angela avvenne quando una sera,finite le sigarette ed avendo voglia di fare una passeggiata in macchina,decisi di andare a comprarle da un rivenditore poco fuori dal paese,un bar-tabacchi aperto fino a notte fonda situato in un incrocio da dove si diradavano le strade per tre comuni limitrofi,prese le sigarette e un caffè,girando dietro il locale stesso per imboccare la strada del ritorno,vidi posteggiata la 126 di Angela. Fu un colpo pesante perché mi aveva detto che sarebbe stata a casa di un'amica che aveva qualche problema ma che abitava ad Avezzano,non certo da quelle parti. Decisi di cercare un posto dove mettere la mia macchina per appostarmi nei pressi della sua e aspettarla. Parcheggiai in una stradina laterale e mi incamminai,ma sfortuna volle che lei quando cercavo parcheggio ritornava,e mi vidi sfilare la macchina sotto il naso. Tornai alla mia deciso a raggiungerla per chiederle spiegazioni,ma il traffico e la polizia sempre presente all'ingresso del paese non mi permisero di raggiungerla;passai sotto la sua casa e vidi che ormai la macchina era in garage e la luce della sua camera accesa,decisi di aspettare il giorno dopo e tornai a casa. La notte tardai ad addormentarmi,col nuovo giorno attesi pazientemente che tornasse dal lavoro e la sera quando ero a cena a casa sua,attesi che la madre andasse a dormire e le chiesi spiegazioni:''Siamo andate io e Antonella a casa di Emma,ho lasciato la macchina li per andare con la sua,era inutile andare con due macchine...''rispose ridendo,spiegazione plausibile perché Emma abitava in un paesino che si raggiungeva da una di quelle biforcazioni,non ne ero pienamente convinto ma non potendo con certezza asserire il contrario e rendendomi conto che sarebbe stato inutile telefonare ad Antonella con la quale poteva essersi messa d'accordo,decisi di crederle e finimmo la serata come al solito fanno due innamorati.
Ma la sorpresa maggiore la ebbi il giorno seguente quando ci rivedemmo,mi fece sedere e dopo un po' disse che voleva chiudere la storia. La mia prima reazione fu di prendermela perché pochi giorni prima,quando lo avevo proposto io,si era messa a pregarmi di no dicendo di amarmi,ora era tutto cambiato,ma quello che maggiormente mi mandava in bestia era la totale mancanza di motivazioni. Andai via pensando che forse era questione di poco e ci avrebbe ripensato,ma passavano i giorni e non si faceva viva. Chiedevo anche ad Assunta se sapesse qualcosa e magari di intercedere ma niente si muoveva.
Dopo oltre un mese ero esasperato per quella mancanza di spiegazioni e decisi di affrontarla,la attesi sotto casa chiedendole di parlare ma lei era decisa a non aprire bocca,stavamo quasi litigando quando la madre,che in quel momento scendeva dal piano superiore dove abitava un altro figlio,le disse che era giusto che si chiarisse,quindi o sulle scale o dentro casa doveva parlarmi,e così fece.
La spiegazione fu che aveva paura di sposarsi,cioè paura del fatto che non lavorassi,e che si sentiva più tranquilla con la madre e la nonna. E non serviva a niente dire che avrei trovato un lavoro difficile da trovare,era decisa e così...
Anche se a malincuore ritenni accettabile il motivo,potevo solo rinfacciarle che poteva farmi evitare di cambiare casa,ma ridendo rispose che quella dove ero andato era più bella,le piaceva,allora lasciai cadere il discorso e uscii.
Le notizie dal nuovo Continente non erano delle migliori,un gruppo neo nazista statunitense faceva esplodere una autobomba presso la sede dell'F.B.I. a Oklahoma City. Lo stato di N York ripristinava dopo 18 anni la pena di morte,e a L. Angeles l'ex campione di football O. J. Simpson veniva assolto dall'accusa di aver ucciso la moglie e l'amante di lei. Altre notizie riguardavano la corsa allo spazio,per la prima volta lo Space Shuttle Atlantis effettuava l'aggancio nel vuoto assoluto con la navicella Mir che ruotava intorno al globo. A Redmond,sempre negli U.S.A. la Microsoft presentava il sistema operativo Wind95 destinato al grande pubblico,e il mese successivo nasceva Ebay,avvenimenti destinati a rivoluzionare un modo di vivere. A Dayton si firmava la pace fra serbi croati e bosniaci anche se la guerra non sarebbe ancora cessata.
Passai un periodo pesante dopo il tronco con Angela,il nervoso mi aveva portato a notti insonni e a mangiare meno,anche se questa fu una cosa che non poteva non farmi piacere,avevo messo su troppi chili con il mangiare della ex suocera,e rientrare nel peso forma non poteva che farmi sentire meglio. Ma mi ero lasciato purtroppo prendere dal vizio del video poker,forse mi serviva per evadere dai pensieri di quanto accaduto,ma scialacquando i soldi mi trovai ben presto in difficoltà con il pagamento della bolletta della luce che in breve mi staccarono. Il giocatore non riflette e anche quando avevo la possibilità di pagare le bollette arretrate correvo al bar a giocare e ovviamente perdere.
Durante il giorno la luce non serviva,ma la notte,specialmente d'inverno e senza la possibilità di potersi scaldare,non era piacevole stare in casa al buio e al freddo,per fortuna girando per il paese scoprii un locale 'Le Chevalier',un bar pub vicino alla piazza centrale dove potevo rifugiarmi e far passare il tempo. I proprietari erano tre fratelli,Gianluca,Emiliano e Annalisa che con l'aiuto della madre cercavano di rendere 'vivo' il locale confronto al mortorio generale. Forse anche perché si facevano leggere le carte e senza farmi pagare,gli ero entrato in simpatia,quindi a volte avevo consumazioni gratuite e potevo trattenermi quanto volevo. C'era poi Gaetano,un ragazzo appassionato di scacchi che in futuro sarebbe diventato maestro a livello nazionale,che organizzava tornei e dava lezione a chi voleva,quindi il tempo scorreva velocemente. Poi il particolare che alla chiusura,verso la una,chiudessero le porte e mettessero un film da vedere tranquillamente,mi portava a tornare a casa oltre le tre quando mi potevo mettere sotto le coperte e dormire fino al nuovo giorno.
A Palermo si apriva il processo Andreotti destinato a durare con continui colpi di scena,e l'Italia otteneva l'estradizione dall'Argentina dell'ex capitano delle S.S. E. Priebke.
Un assassinio clamoroso fu quello del premier israeliano Y. Rabin avvenuto a Tel Aviv da parte di estremisti di destra contrari al processo di pace da lui instradato.
La fantasia verso l'altro sesso che da tempo avevo scartato si riaccese in modo inaspettato,una sera uscendo da casa per andare al pub una coppia che passava mi chiese se potevo dargli un passaggio fino alla stazione,li feci salire e partii. Erano due ragazzi siciliani,lui,Alfio,taciturno e forse un po' fatto,lei,Teresa,più solare e come presto scoprii,molto 'aperta'. Quando l'avevo vista avevo sentito quella sensazione di possibile storia che mi aveva portato a suggere diversi 'fiori' negli anni trascorsi,e durante il tragitto verso la stazione ne ebbi la conferma. Dallo specchietto retrovisore vedevo che mi fissava e si mordicchiava le labbra,poi con indifferenza si appoggiò allo schienale del sedile e chiedendomi se avevo una cassetta di un cantante mi alitò più volte sul collo e nell'orecchio. Ad un semaforo mi voltai per indicarle dove erano i nastri e rimasi per un attimo basito,aveva allargato le gambe e non indossava le mutandine. Non sapevo come comportarmi,Alfio era preso dal guardare le strada,ma non sapevo se era il ragazzo o un amico,provai a mettere una mano dietro fino ad accarezzarle il ginocchio,ma quando risalii la coscia si ritrasse facendomi solo sfiorare il suo sesso. Lasciati alla stazione mi salutarono ed io rimasi con quella voglia repressa senza sapere come risolverla,andai al pub e cominciai a guardarmi attorno per vedere se qualcuna potesse ridarmi quelle sensazioni,ma per quel giorno niente da fare.
R. Prodi e W. Veltroni fondavano l'Ulivo da opporre a Berlusconi,e l'anno finiva con l'ennesimo disastro aereo,questa volta all'aeroporto di Verona dove si contarono 41 vittime
La fine dell'anno la trascorsi al veglione organizzato al pub,poi ad una certa ora Gianluca andava con gli amici in discoteca mentre Emiliano decideva di vedersi un film,rimasi a fargli compagnia e rientrai a casa ad alba inoltrata.
La ripresa.
I propositi per il nuovo anno erano di reagire e sistemare le cose. Anna non la facevo venire da tempo,inventavo scuse per non farla preoccupare,se avesse saputo che non avevo luce e che versavo in condizioni disastrate sarebbe stata in pena e avrebbe insistito per farmi rientrare a Roma,ipotesi che ancora scartavo,andavo io più spesso a trovarla anche per vedere se c'era la possibilità di girare qualche film.
La guerra in Jugoslavia continuava,i soldati russi in un'azione congegnata con gli U.S.A. entravano in Bosnia per cercare di soffocare quel conflitto.
Sparisce l'ennesima opera d'arte di un Paese che non avendo mai compreso che potrebbe vivere lussuosamente di turismo,disdegna protezioni ed investimenti per la tutela dei monumenti e giorno dopo giorno lascia sgretolare o maltrattare opere invidiate dal mondo intero,un incendio distrugge lo storico teatro La Fenice a Venezia
Per la politica c'era la fine definitiva del M.S.I. che Fini tramutava in A. N. durante il congresso del partito che si teneva a Fiuggi.L'Austria,come altri Stati in precedenza,firmava gli accordi di Schengen per l'abolizione dei controlli alla frontiera per i cittadini europei,e in Francia veniva eletto presidente J. Chirac. In Russia un violento terremoto presso Neftergosk causava oltre 2.000 vittime,e dopo poche settimane in Jugoslavia avveniva il massacro forse più cruento del dopo guerra,nel corso di una 'pulizia etnica' i militari serbo-bosniaci trucidavano 7.000 bosniaci musulmani in quello che sarà ricordato come 'il massacro di Srebrenica'.
Il patatrac con Angela avvenne quando una sera,finite le sigarette ed avendo voglia di fare una passeggiata in macchina,decisi di andare a comprarle da un rivenditore poco fuori dal paese,un bar-tabacchi aperto fino a notte fonda situato in un incrocio da dove si diradavano le strade per tre comuni limitrofi,prese le sigarette e un caffè,girando dietro il locale stesso per imboccare la strada del ritorno,vidi posteggiata la 126 di Angela. Fu un colpo pesante perché mi aveva detto che sarebbe stata a casa di un'amica che aveva qualche problema ma che abitava ad Avezzano,non certo da quelle parti. Decisi di cercare un posto dove mettere la mia macchina per appostarmi nei pressi della sua e aspettarla. Parcheggiai in una stradina laterale e mi incamminai,ma sfortuna volle che lei quando cercavo parcheggio ritornava,e mi vidi sfilare la macchina sotto il naso. Tornai alla mia deciso a raggiungerla per chiederle spiegazioni,ma il traffico e la polizia sempre presente all'ingresso del paese non mi permisero di raggiungerla;passai sotto la sua casa e vidi che ormai la macchina era in garage e la luce della sua camera accesa,decisi di aspettare il giorno dopo e tornai a casa. La notte tardai ad addormentarmi,col nuovo giorno attesi pazientemente che tornasse dal lavoro e la sera quando ero a cena a casa sua,attesi che la madre andasse a dormire e le chiesi spiegazioni:''Siamo andate io e Antonella a casa di Emma,ho lasciato la macchina li per andare con la sua,era inutile andare con due macchine...''rispose ridendo,spiegazione plausibile perché Emma abitava in un paesino che si raggiungeva da una di quelle biforcazioni,non ne ero pienamente convinto ma non potendo con certezza asserire il contrario e rendendomi conto che sarebbe stato inutile telefonare ad Antonella con la quale poteva essersi messa d'accordo,decisi di crederle e finimmo la serata come al solito fanno due innamorati.
Ma la sorpresa maggiore la ebbi il giorno seguente quando ci rivedemmo,mi fece sedere e dopo un po' disse che voleva chiudere la storia. La mia prima reazione fu di prendermela perché pochi giorni prima,quando lo avevo proposto io,si era messa a pregarmi di no dicendo di amarmi,ora era tutto cambiato,ma quello che maggiormente mi mandava in bestia era la totale mancanza di motivazioni. Andai via pensando che forse era questione di poco e ci avrebbe ripensato,ma passavano i giorni e non si faceva viva. Chiedevo anche ad Assunta se sapesse qualcosa e magari di intercedere ma niente si muoveva.
Dopo oltre un mese ero esasperato per quella mancanza di spiegazioni e decisi di affrontarla,la attesi sotto casa chiedendole di parlare ma lei era decisa a non aprire bocca,stavamo quasi litigando quando la madre,che in quel momento scendeva dal piano superiore dove abitava un altro figlio,le disse che era giusto che si chiarisse,quindi o sulle scale o dentro casa doveva parlarmi,e così fece.
La spiegazione fu che aveva paura di sposarsi,cioè paura del fatto che non lavorassi,e che si sentiva più tranquilla con la madre e la nonna. E non serviva a niente dire che avrei trovato un lavoro difficile da trovare,era decisa e così...
Anche se a malincuore ritenni accettabile il motivo,potevo solo rinfacciarle che poteva farmi evitare di cambiare casa,ma ridendo rispose che quella dove ero andato era più bella,le piaceva,allora lasciai cadere il discorso e uscii.
Le notizie dal nuovo Continente non erano delle migliori,un gruppo neo nazista statunitense faceva esplodere una autobomba presso la sede dell'F.B.I. a Oklahoma City. Lo stato di N York ripristinava dopo 18 anni la pena di morte,e a L. Angeles l'ex campione di football O. J. Simpson veniva assolto dall'accusa di aver ucciso la moglie e l'amante di lei. Altre notizie riguardavano la corsa allo spazio,per la prima volta lo Space Shuttle Atlantis effettuava l'aggancio nel vuoto assoluto con la navicella Mir che ruotava intorno al globo. A Redmond,sempre negli U.S.A. la Microsoft presentava il sistema operativo Wind95 destinato al grande pubblico,e il mese successivo nasceva Ebay,avvenimenti destinati a rivoluzionare un modo di vivere. A Dayton si firmava la pace fra serbi croati e bosniaci anche se la guerra non sarebbe ancora cessata.
Passai un periodo pesante dopo il tronco con Angela,il nervoso mi aveva portato a notti insonni e a mangiare meno,anche se questa fu una cosa che non poteva non farmi piacere,avevo messo su troppi chili con il mangiare della ex suocera,e rientrare nel peso forma non poteva che farmi sentire meglio. Ma mi ero lasciato purtroppo prendere dal vizio del video poker,forse mi serviva per evadere dai pensieri di quanto accaduto,ma scialacquando i soldi mi trovai ben presto in difficoltà con il pagamento della bolletta della luce che in breve mi staccarono. Il giocatore non riflette e anche quando avevo la possibilità di pagare le bollette arretrate correvo al bar a giocare e ovviamente perdere.
Durante il giorno la luce non serviva,ma la notte,specialmente d'inverno e senza la possibilità di potersi scaldare,non era piacevole stare in casa al buio e al freddo,per fortuna girando per il paese scoprii un locale 'Le Chevalier',un bar pub vicino alla piazza centrale dove potevo rifugiarmi e far passare il tempo. I proprietari erano tre fratelli,Gianluca,Emiliano e Annalisa che con l'aiuto della madre cercavano di rendere 'vivo' il locale confronto al mortorio generale. Forse anche perché si facevano leggere le carte e senza farmi pagare,gli ero entrato in simpatia,quindi a volte avevo consumazioni gratuite e potevo trattenermi quanto volevo. C'era poi Gaetano,un ragazzo appassionato di scacchi che in futuro sarebbe diventato maestro a livello nazionale,che organizzava tornei e dava lezione a chi voleva,quindi il tempo scorreva velocemente. Poi il particolare che alla chiusura,verso la una,chiudessero le porte e mettessero un film da vedere tranquillamente,mi portava a tornare a casa oltre le tre quando mi potevo mettere sotto le coperte e dormire fino al nuovo giorno.
A Palermo si apriva il processo Andreotti destinato a durare con continui colpi di scena,e l'Italia otteneva l'estradizione dall'Argentina dell'ex capitano delle S.S. E. Priebke.
Un assassinio clamoroso fu quello del premier israeliano Y. Rabin avvenuto a Tel Aviv da parte di estremisti di destra contrari al processo di pace da lui instradato.
La fantasia verso l'altro sesso che da tempo avevo scartato si riaccese in modo inaspettato,una sera uscendo da casa per andare al pub una coppia che passava mi chiese se potevo dargli un passaggio fino alla stazione,li feci salire e partii. Erano due ragazzi siciliani,lui,Alfio,taciturno e forse un po' fatto,lei,Teresa,più solare e come presto scoprii,molto 'aperta'. Quando l'avevo vista avevo sentito quella sensazione di possibile storia che mi aveva portato a suggere diversi 'fiori' negli anni trascorsi,e durante il tragitto verso la stazione ne ebbi la conferma. Dallo specchietto retrovisore vedevo che mi fissava e si mordicchiava le labbra,poi con indifferenza si appoggiò allo schienale del sedile e chiedendomi se avevo una cassetta di un cantante mi alitò più volte sul collo e nell'orecchio. Ad un semaforo mi voltai per indicarle dove erano i nastri e rimasi per un attimo basito,aveva allargato le gambe e non indossava le mutandine. Non sapevo come comportarmi,Alfio era preso dal guardare le strada,ma non sapevo se era il ragazzo o un amico,provai a mettere una mano dietro fino ad accarezzarle il ginocchio,ma quando risalii la coscia si ritrasse facendomi solo sfiorare il suo sesso. Lasciati alla stazione mi salutarono ed io rimasi con quella voglia repressa senza sapere come risolverla,andai al pub e cominciai a guardarmi attorno per vedere se qualcuna potesse ridarmi quelle sensazioni,ma per quel giorno niente da fare.
R. Prodi e W. Veltroni fondavano l'Ulivo da opporre a Berlusconi,e l'anno finiva con l'ennesimo disastro aereo,questa volta all'aeroporto di Verona dove si contarono 41 vittime
La fine dell'anno la trascorsi al veglione organizzato al pub,poi ad una certa ora Gianluca andava con gli amici in discoteca mentre Emiliano decideva di vedersi un film,rimasi a fargli compagnia e rientrai a casa ad alba inoltrata.
La ripresa.
I propositi per il nuovo anno erano di reagire e sistemare le cose. Anna non la facevo venire da tempo,inventavo scuse per non farla preoccupare,se avesse saputo che non avevo luce e che versavo in condizioni disastrate sarebbe stata in pena e avrebbe insistito per farmi rientrare a Roma,ipotesi che ancora scartavo,andavo io più spesso a trovarla anche per vedere se c'era la possibilità di girare qualche film.
La guerra in Jugoslavia continuava,i soldati russi in un'azione congegnata con gli U.S.A. entravano in Bosnia per cercare di soffocare quel conflitto.
Sparisce l'ennesima opera d'arte di un Paese che non avendo mai compreso che potrebbe vivere lussuosamente di turismo,disdegna protezioni ed investimenti per la tutela dei monumenti e giorno dopo giorno lascia sgretolare o maltrattare opere invidiate dal mondo intero,un incendio distrugge lo storico teatro La Fenice a Venezia
istinto felino pag.87-88
Oltre alla lettura delle carte avevo cominciato a praticare pranoterapia per piccoli malanni,nervo sciatico,emicrania,dolori ossei,ecc. Lo facevo gratuitamente,non ho trovato mai giusto che se si ha la possibilità di aiutare la salute si chiedano dei soldi,e oltretutto questo 'servizio' aggiuntivo mi procurava più clienti,e anche se in modo inaspettato mi portò a vivere nuovi amplessi facendomi scoprire la lussuria di una piccola cittadina emergente con una semplice scrostatina coprente l' 'apparire'.
Solitamente erano signore di una certa età afflitte da dolori creati dalle mansioni che svolgevano,contadine,operaie,addette alle pulizie,erano soddisfatte del trattamento e dicevano che il calore che emanavo dalle mani era un toccasana per quei malanni,io ne ero soddisfatto e anche se poi non si facevano leggere le carte sapevo che mi avrebbero mandato in ogni caso qualche conoscente,la cosa importante era farsi conoscere e che parlassero bene di me. Poi un giorno una ragazza che veniva da qualche mese portandosi dietro la nipote sedicenne,Antonella,che immancabilmente era segregata a guardare la televisione mentre le leggevo le carte,mi chiese se potevo aiutarla con il nervo sciatico. Alberta,il suo nome,aveva grossi problemi in amore,pur essendo una bella ragazza si innamorava sempre e solo di uomini sposati che immancabilmente dopo essersi 'divertiti' con lei la deludevano con la rivelazione della loro situazione matrimoniale o facendole capire che non avrebbero mai lasciato la moglie. La feci sdraiare e cominciai col posarle la mano sulla schiena,indossava un maglioncino attillato e vedendo che faticavo a metterci la mano sotto disse che poteva anche toglierlo e così fece. Rimase col reggiseno che faticava a contenerle il seno prosperoso che aveva,poi sdraiatasi nuovamente lo slacciò come con il costume al mare e si rilassò godendosi il massaggio. Quella visione mi eccitava ma non volendo passare per un non professionista cercai di reprimere l'istinto che mi portava a cercare di farla mia. Ora dovevo posare le mani sui polpacci e arrivare alle cosce:''Se vuoi posso togliermi i pantaloni,non credo ci siano problemi,ne avrai viste altre in mutande'' certo pensava che tutte facessero così e non sentendomi di deluderla risposi:''Ovvio,nessun problema,anche perché il nervo sciatico passa anche per i glutei e certo è più facile se ti metti in libertà'' e così fece,si alzò non curante del fatto che il reggiseno rimanesse sul letto e si sfilò i pantaloni. Ormai ero gasato a mille ma non mi azzardavo nelle avance perché il suo comportamento naturale dimostrava fiducia in me e non volevo passare per maniaco,ma certo era duro resistere. Continuavo con la posa delle mani dove occorreva poi la buttai lì:''A questo punto togliti anche le mutandine,è un perizoma e per quello che copre...e poi l'elastico devo sempre spostarlo ed è scomodo'' ed iniziai a calarle,lei non disse niente ma sollevò la pancia per permettermi di toglierle. Massaggiavo e imponevo le mani,poi ormai preso da voglia cocente feci in modo nel massaggio di sfiorarle il sesso,quando la toccavo lei aveva un fremito e allargava leggermente le gambe sollevando istintivamente il bacino,allora in un momento accresciuto di libidine le posai il palmo della mano sotto la vagina dicendole:''Solleva leggermente il bacino...'' non c'entrava niente con l'operazione che compievo e che era ormai passata in secondo piano visto che lei senza discutere si era quasi messa a pecorina,
scherzando le dissi:''Che bella fichetta carnosa hai,posso assaggiarla?'' Così dicendo ci appoggiai le labbra dandole un bacetto,lei inarcò maggiormente la schiena ed io ne approfittai immediatamente per infilarle dentro la lingua fin dove potevo,poi tenendole i fianchi per farle mantenere la posizione mi misi in ginocchio dietro di lei e la penetrai con la foga e la voglia che mi aveva scatenato dentro. Quando stavo raggiungendo l'orgasmo le chiesi dove potevo venire e rispose di stare tranquillo,aumentai il ritmo e le esplosi dentro con un verso da satiro,sentivo il mio sperma che mi scaldava il pene e che usciva abbondante riempiendola,dopo un numero imprecisato di spasmi mi abbandonai sulla sua schiena prendendole le mammelle che sentivo dure e che al mio stringerle denotavano sensibilità. Mi tolsi per sdraiarmi accanto a lei e con la coda dell'occhio vidi che la porta della camera era socchiusa e che Antonella spiava,non sapevo da quando era lì ma feci finta di niente e strinsi Alberta che faceva le fusa come una gattina soddisfatta:'' Adesso sarà meglio meglio che vado,non vorrei che bussasse Antonella'' disse alzandosi,guardai prontamente la porta che ora era chiusa,'' ''Non credo stia pensando a noi,starà certamente guardando qualche cretinata in tv.'' risposi dopo aver emesso un sospiro di sollievo,quindi mi rivestii e l'aiutai a cercare il perizoma che non si sapeva come fosse finito all'altro angolo della stanza.''Ci vediamo presto se vuoi'' disse mentre ci davamo un bacetto di saluto ''Ti aspetto,io sono qui...e non tardare a venire...''risposi ridendo,poi le accompagnai alla porta cercando di evitare lo sguardo di Antonella che evitò di fare commenti...(pausa)...
Nona riflessione.
L'evolversi della situazione con Alberta mi portò a riflettere,se è vero come è vero che col tempo avevo cercato di creare situazioni aiutandomi con la gentilezza,con la poesia,con la fotografia e nell'ambiente del cinema con la simpatia e all'occorrenza la sfacciataggine,perché adesso,non scartando l'ipotesi che potevo semplicemente piacere ad Alberta e che abbia fatto in modo di 'scoparmi' spingendomi dentro la sua recita,o che fosse 'affamata' visto che da qualche mese non 'praticava',non potevo usare quell'arma per qualcuna verso la quale avrei sentito quel famoso istinto che era innato in me anni prima?
A ben riflettere la proposta potevo farla,e non obbligando nessuna,trovavo ovvio che se si fosse spogliata senza problemi sarebbe stato quasi sicuramente per 'quello' scopo,inoltre essendo maggiorenni diventava una scelta loro (come d'altronde lo è da sempre) quindi da quel giorno decisi all'occorrenza di mettere in pratica quel nuovo metodo,e poi non mi dispiaceva rientrare in campo dopo un lungo periodo di 'panchina'.
...(segue)...
Ero riuscito ad uscire dal tunnel del video poker,anche perché avendo sempre i soldi contati non me la sentivo più di rischiare scadenze di bollette che mi avrebbero riportato a tragiche conseguenze,e poi mi sentivo di nuovo vivo,prima Teresa poi Alberta mi avevano ridato quella carica che pensavo di aver perso. Da un'amica che gestiva un piccolo supermercato vicino casa assieme al fidanzato avevo ricevuto in regalo una gattina siamese appena svezzata,era uno splendore e non trovai nome più adatto di Cleopatra,quando Micia era sparita per morire in dignità avevo preso un altro gattino,un soriano bellissimo,un batuffolo grigio pieno di vita e giocherellone,Scintilla,lo avevo chiamato così per il suo schizzare da una parte all'altra proprio come le scintille scoppiettanti del camino,ma era durato poco,una macchina lo aveva ucciso pochi giorni dopo lasciandomi nello sconforto,avevo promesso a me stesso che non avrei più voluto essere amico di nessun gatto,ma avendoli sempre avuti non ero capace di mantenere questo impegno. Inoltre Cleopatra era stata sterilizzata (anche se io non lo avrei mai fatto,sono contrario e penso che almeno una gravidanza la natura chiede che gli animali l'abbiano,anche per la loro stessa salute) e potevo farla uscire tranquillamente senza correre il rischio di creare un allevamento miagolante.
Solitamente erano signore di una certa età afflitte da dolori creati dalle mansioni che svolgevano,contadine,operaie,addette alle pulizie,erano soddisfatte del trattamento e dicevano che il calore che emanavo dalle mani era un toccasana per quei malanni,io ne ero soddisfatto e anche se poi non si facevano leggere le carte sapevo che mi avrebbero mandato in ogni caso qualche conoscente,la cosa importante era farsi conoscere e che parlassero bene di me. Poi un giorno una ragazza che veniva da qualche mese portandosi dietro la nipote sedicenne,Antonella,che immancabilmente era segregata a guardare la televisione mentre le leggevo le carte,mi chiese se potevo aiutarla con il nervo sciatico. Alberta,il suo nome,aveva grossi problemi in amore,pur essendo una bella ragazza si innamorava sempre e solo di uomini sposati che immancabilmente dopo essersi 'divertiti' con lei la deludevano con la rivelazione della loro situazione matrimoniale o facendole capire che non avrebbero mai lasciato la moglie. La feci sdraiare e cominciai col posarle la mano sulla schiena,indossava un maglioncino attillato e vedendo che faticavo a metterci la mano sotto disse che poteva anche toglierlo e così fece. Rimase col reggiseno che faticava a contenerle il seno prosperoso che aveva,poi sdraiatasi nuovamente lo slacciò come con il costume al mare e si rilassò godendosi il massaggio. Quella visione mi eccitava ma non volendo passare per un non professionista cercai di reprimere l'istinto che mi portava a cercare di farla mia. Ora dovevo posare le mani sui polpacci e arrivare alle cosce:''Se vuoi posso togliermi i pantaloni,non credo ci siano problemi,ne avrai viste altre in mutande'' certo pensava che tutte facessero così e non sentendomi di deluderla risposi:''Ovvio,nessun problema,anche perché il nervo sciatico passa anche per i glutei e certo è più facile se ti metti in libertà'' e così fece,si alzò non curante del fatto che il reggiseno rimanesse sul letto e si sfilò i pantaloni. Ormai ero gasato a mille ma non mi azzardavo nelle avance perché il suo comportamento naturale dimostrava fiducia in me e non volevo passare per maniaco,ma certo era duro resistere. Continuavo con la posa delle mani dove occorreva poi la buttai lì:''A questo punto togliti anche le mutandine,è un perizoma e per quello che copre...e poi l'elastico devo sempre spostarlo ed è scomodo'' ed iniziai a calarle,lei non disse niente ma sollevò la pancia per permettermi di toglierle. Massaggiavo e imponevo le mani,poi ormai preso da voglia cocente feci in modo nel massaggio di sfiorarle il sesso,quando la toccavo lei aveva un fremito e allargava leggermente le gambe sollevando istintivamente il bacino,allora in un momento accresciuto di libidine le posai il palmo della mano sotto la vagina dicendole:''Solleva leggermente il bacino...'' non c'entrava niente con l'operazione che compievo e che era ormai passata in secondo piano visto che lei senza discutere si era quasi messa a pecorina,
scherzando le dissi:''Che bella fichetta carnosa hai,posso assaggiarla?'' Così dicendo ci appoggiai le labbra dandole un bacetto,lei inarcò maggiormente la schiena ed io ne approfittai immediatamente per infilarle dentro la lingua fin dove potevo,poi tenendole i fianchi per farle mantenere la posizione mi misi in ginocchio dietro di lei e la penetrai con la foga e la voglia che mi aveva scatenato dentro. Quando stavo raggiungendo l'orgasmo le chiesi dove potevo venire e rispose di stare tranquillo,aumentai il ritmo e le esplosi dentro con un verso da satiro,sentivo il mio sperma che mi scaldava il pene e che usciva abbondante riempiendola,dopo un numero imprecisato di spasmi mi abbandonai sulla sua schiena prendendole le mammelle che sentivo dure e che al mio stringerle denotavano sensibilità. Mi tolsi per sdraiarmi accanto a lei e con la coda dell'occhio vidi che la porta della camera era socchiusa e che Antonella spiava,non sapevo da quando era lì ma feci finta di niente e strinsi Alberta che faceva le fusa come una gattina soddisfatta:'' Adesso sarà meglio meglio che vado,non vorrei che bussasse Antonella'' disse alzandosi,guardai prontamente la porta che ora era chiusa,'' ''Non credo stia pensando a noi,starà certamente guardando qualche cretinata in tv.'' risposi dopo aver emesso un sospiro di sollievo,quindi mi rivestii e l'aiutai a cercare il perizoma che non si sapeva come fosse finito all'altro angolo della stanza.''Ci vediamo presto se vuoi'' disse mentre ci davamo un bacetto di saluto ''Ti aspetto,io sono qui...e non tardare a venire...''risposi ridendo,poi le accompagnai alla porta cercando di evitare lo sguardo di Antonella che evitò di fare commenti...(pausa)...
Nona riflessione.
L'evolversi della situazione con Alberta mi portò a riflettere,se è vero come è vero che col tempo avevo cercato di creare situazioni aiutandomi con la gentilezza,con la poesia,con la fotografia e nell'ambiente del cinema con la simpatia e all'occorrenza la sfacciataggine,perché adesso,non scartando l'ipotesi che potevo semplicemente piacere ad Alberta e che abbia fatto in modo di 'scoparmi' spingendomi dentro la sua recita,o che fosse 'affamata' visto che da qualche mese non 'praticava',non potevo usare quell'arma per qualcuna verso la quale avrei sentito quel famoso istinto che era innato in me anni prima?
A ben riflettere la proposta potevo farla,e non obbligando nessuna,trovavo ovvio che se si fosse spogliata senza problemi sarebbe stato quasi sicuramente per 'quello' scopo,inoltre essendo maggiorenni diventava una scelta loro (come d'altronde lo è da sempre) quindi da quel giorno decisi all'occorrenza di mettere in pratica quel nuovo metodo,e poi non mi dispiaceva rientrare in campo dopo un lungo periodo di 'panchina'.
...(segue)...
Ero riuscito ad uscire dal tunnel del video poker,anche perché avendo sempre i soldi contati non me la sentivo più di rischiare scadenze di bollette che mi avrebbero riportato a tragiche conseguenze,e poi mi sentivo di nuovo vivo,prima Teresa poi Alberta mi avevano ridato quella carica che pensavo di aver perso. Da un'amica che gestiva un piccolo supermercato vicino casa assieme al fidanzato avevo ricevuto in regalo una gattina siamese appena svezzata,era uno splendore e non trovai nome più adatto di Cleopatra,quando Micia era sparita per morire in dignità avevo preso un altro gattino,un soriano bellissimo,un batuffolo grigio pieno di vita e giocherellone,Scintilla,lo avevo chiamato così per il suo schizzare da una parte all'altra proprio come le scintille scoppiettanti del camino,ma era durato poco,una macchina lo aveva ucciso pochi giorni dopo lasciandomi nello sconforto,avevo promesso a me stesso che non avrei più voluto essere amico di nessun gatto,ma avendoli sempre avuti non ero capace di mantenere questo impegno. Inoltre Cleopatra era stata sterilizzata (anche se io non lo avrei mai fatto,sono contrario e penso che almeno una gravidanza la natura chiede che gli animali l'abbiano,anche per la loro stessa salute) e potevo farla uscire tranquillamente senza correre il rischio di creare un allevamento miagolante.
istinto felino pag.111-112
Avevo studiato bene il capitolo candele ed ero pronto a soddisfare le varie richieste,la resa era minima,a fronte di una spesa calcolata di circa 4.500 lire l'una,e la vendita a 5.000 era come dire niente,ma la soddisfazione che provava chi le usava mi dava tranquillità,anche in questo caso non sapevo quanto veramente potessero fare del bene,ma certo male non lo facevano quindi ero sereno. La cosa prese una piega interessante e molto intrigante quando mi chiesero le prime candele per fare innamorare un uomo bramato. La formula prevedeva che nella preparazione ci fosse spalmato su ogni candela
il richiamo sessuale,se cioè un uomo bramava una donna doveva bagnarle anche con lo sperma,viceversa la donna doveva usare il suo umore. Le candele erano preparate con sopra incisi il nome e i dati dell'oggetto desiderato con l'aggiunta del disegno e della formula magica atti all'occasione,ma chiaramente quegli ingredienti erano personali quindi quando ricevetti la richiesta dissi all' interessata:''Queste sono le candele pronte,queste le parole che devi dire quando le accendi,questa la data e l'orario per quando devi farlo,e questa la polvere che devi spargerci sopra prima di accenderle,però devi metterci il tuo umore'' ''E come faccio?'' mi sono sentito chiedere, ''Beh! Ti chiudi nella stanzetta,ti masturbi e bagni le candele,non è complicato'' ''Ma io non mi sono mai masturbata,non puoi farlo tu?'' Non nego che la prima volta rimasi letteralmente di stucco,certo che se voleva un ditalino potevo farglielo io,ma come era possibile che non si fosse mai masturbata? Di solito è la prima azione naturale di un bambino,e non credo che le femminucce siano esenti da quell'istinto. Lo feci più che volentieri,anche perché non dico solo con la prima e nemmeno con tutte,ma col 90% la fine logica era di fare all'amore...e li si che c'era tanto umore da raccogliere...Ma quello che più mi dava da pensare erano quelle che non parlavano solo di ditalino,ma di infilarla direttamente dentro come fosse un vibratore,anzi come sei vibratori uno dopo l'altro visto che il ciclo comportava sei candele. Con le diverse che lo chiedevano ero certo di fare sesso,anche perché quella era veramente una cosa che avrebbero potuto fare da sole,ma se me lo chiedevano il secondo scopo non poteva essere che avere un rapporto...(pausa)...
Nona riflessione (bis).
Ora per me non si trattava più di studiare l'universo femminile,col tempo avevo scoperto che le donne hanno molta più inventiva di noi uomini nel fare sesso,sono molto più intriganti e spregiudicate,e non vedono il sesso con i nostri occhi. Per loro è normale,siamo noi che nei secoli lo abbiamo reso sterile e ripetitivo relegandolo quasi a nostra unica prerogativa,negando spesso alla donna che amiamo di esprimersi e farlo come più si sentirebbe solo per il timore di essere giudicata male o addirittura facendole rischiare di metterci in soggezione e di renderci quasi impotenti,per questo forse le storie che vivono in una sola notte sono quelle dove più esprimono il massimo della libido esprimendosi in tutto quello che hanno sempre sognato di fare senza inibizioni e tabù e facendo sentire il partner occasionale un vero 'macho', traendone e dandogli tutto il piacere che si può suggere da una sana 'scopata' esule da promesse e sentimenti legata alla impossibilità di ripeterla o di rivedersi.
Quello che però mi lasciava interdetto era come anche il sentimento che si provava forte per un 'lui' fosse da loro relegato il momento che lottavano anche con filtri magici o pozioni per conquistarlo.
Erica era innamorata del ragazzo,lo aveva ripetuto più volte (e più in là si sarebbero sposati quindi era lui che voleva) ma con tutto ciò aveva fatto quello strano rito nel quale si era donata totalmente a me. Queste ultime delle candele lo facevano per una persona che amavano ma non disdegnavano di avermi su di loro. Più in la anche Mariangela che era innamorata da una vita e che si faceva fare le carte solo per l'amante avrebbe seguito quella scia,e così altre che,o per le pozioni o i massaggi o per le candele,non esitavano a fare sesso pur essendo fermamente convinte dell'amore per un altro...
La conclusione che mi venne al momento fu che certamente il sesso dovrebbe essere visto con occhi femminili senza mettere avanti parole come 'tradimento' 'corna' o peggio ancora senza sentirsi padroni della partner che si (ci) sceglie ma rispettandone l'essenza capendola senza voler per forza farne oggetto o 'madre dei propri figli',lasciarla esprimere a letto permettendole di espletare i desideri più reconditi e animaleschi assecondandoli ed esprimendo i propri senza giudicare o assillare con i 'con chi l'hai fatto' perché il più delle volte non sono stati mai fatti ma repressi e desiderati perché nascenti dall'istinto e ingigantiti dall'oppressione che li condanna a rimanere sepolti e soppressi,quindi col rischio di implodere quando mani indifferenti al sentimento,mani estranee miranti solo al puro sesso,riescono a toccare il tasto giusto.
…(segue)...La U.E. si avvicinava a lunghi passi,a Bruxelles veniva compilata dall'Ecofin la lista dei Paesi che avrebbero adottato l'euro come moneta comune,e fra questi era compresa l'Italia.
Ma il primo mese ci riservava altre sorprese,nella Città del Vaticano quella che sembrava fosse una storia di tradimento famigliare fu la causa di una strage,furono infatti trovati morti il colonnello delle guardie svizzere A. Estermann,la moglie e il vice caporale C. Tornay che nella versione ufficiale venne indicato come il colpevole del tutto,ma questo lo annovererei nei 'grandi misteri Vaticani' non essendo mai stata chiarita in modo lineare la dinamica dell'accaduto.
Ed un ennesimo rovescio abbondante di acqua piovana questa volta causava alluvioni e valanghe di fango in Campania,venivano colpite le località di Bracigliano,Siano e Quindici dove si contarono 22 vittime,ma il colpo maggiore lo subì Sarno,completamente distrutta e con la conta di 137 vite umane spezzate...
Una nuova conoscenza che avrebbe ampliato la mia conoscenza del mondo dell'occulto aveva le sembianze di una biondina che una sera si presentò mandata da un'amica comune per una lettura di carte. Da quel giorno Gloria,questo il nome,quando poteva veniva a trovarmi perché,stando sotto esami universitari e avendo a casa un fratello più piccolo che rompeva,trovava più rilassante studiare a casa mia. Si presentava con qualche tomo grosso e pesante e si metteva in silenzio da una parte a studiare. Capitava che quando io in camera da letto praticavo una prano o una 'pulizia',lei era in salotto presa dal suo impegno. Col tempo sentiva le varie clienti che mi ringraziavano perché stavano meglio o dicevano che avevo portato fortuna in qualcosa,allora incuriosita un giorno si decise:''Senti,se questa pulizia porta veramente fortuna e fra un po ho gli esami,perché non la fai anche a me?''Per correttezza le spiegai come doveva essere svolta ''E si,perché adesso vuoi dirmi che si spogliano tutte nude tranquillamente davanti a te?'' ''Certo,e non le costringo davvero,e poi anche tu che eri quasi presente e sentivi tutto sai che scherziamo e ridiamo tranquilli...solo qualche volta quando mettevo la musica alta c'era qualcosa in più,ma sempre per scelta loro.'' Aggrottando le sopracciglia e assumendo una espressione che trovai molto graziosa,riflettè un po poi:''Va bene,ma io mi tengo gli slip e il reggipetto'' Dalla prima volta che l'avevo vista ero curioso di vedere come era fatta,e se dovevo operare così oltre rispettare la sua pudicizia potevo anche togliermi quella curiosità,''Va bene,spogliati,io intanto metto a fare il caffè'' e per toglierla completamente dall'imbarazzo andai in cucina. Quando tornai quasi non la trovavo,si era messa sotto le coperte dalle quali spuntava solo una ciocca bionda:''Che fai?Giochiamo a nascondino?'' le chiesi ridendo,''Dai,fammela così'' ''Così come? Sei sepolta,dai esci che non ti mangio'' ''Perché non puoi mettere la mano sotto senza guardare?'' ''E se poi per sbaglio ti tocco lì non è che mi dai la colpa vero?'' risposi ridendo mentre le tiravo via le coperte di dosso.
''Va bene,però mi metto a pancia in giù'' e così dicendo si girò. Era perfetta,come Mirella aveva il culetto duro e sodo come del resto ebbi modo di appurare per il seno,il perizoma che indossava non copriva niente e quando potevo lo spostavo e lei immediatamente metteva in funzione i muscoli dei glutei per 'proteggerlo',allora le davo uno schiaffetto su una chiappa e la prendevo in giro. Quando la feci girare per operare davanti non nego che mi eccitai molto,ma feci finta di niente e continuai l'opera. Lei parlava per nascondere la tensione e l'imbarazzo,ma quando le massaggiai ,le gambe fino alle cosce che lei dovette naturalmente allargare per permettermelo,ad ogni massaggio le mutandine che non erano attillate si spostavano leggermente permettendomi di vedere ora un ciuffo di peli ora le 'labbra' carnose...Non potevo continuare senza correre il rischio di andare oltre e ricevere un no che mi avrebbe stroncato,allora scherzando mi chinai dandole un bacetto sull'ombelico e le dissi che avevamo finito,e che mentre riportavo le tazzine in cucina e le lavavo lei poteva rivestirsi tranquillamente. Mi guardò con una espressione che sembrava dicesse ''Però,è stato veramente corretto e professionale,che idiota io ad averne timore...'' o forse'' Cavolo,aspettavo di ribellarmi all'inizio e poi cedere ad una bella scopata...fosse frocio?''E non sapevo optare su quale ipotesi si fosse soffermata,comunque in tutti e due i casi sapevo che ci sarebbero state altre occasioni per cercare di 'arrivarci'.
il richiamo sessuale,se cioè un uomo bramava una donna doveva bagnarle anche con lo sperma,viceversa la donna doveva usare il suo umore. Le candele erano preparate con sopra incisi il nome e i dati dell'oggetto desiderato con l'aggiunta del disegno e della formula magica atti all'occasione,ma chiaramente quegli ingredienti erano personali quindi quando ricevetti la richiesta dissi all' interessata:''Queste sono le candele pronte,queste le parole che devi dire quando le accendi,questa la data e l'orario per quando devi farlo,e questa la polvere che devi spargerci sopra prima di accenderle,però devi metterci il tuo umore'' ''E come faccio?'' mi sono sentito chiedere, ''Beh! Ti chiudi nella stanzetta,ti masturbi e bagni le candele,non è complicato'' ''Ma io non mi sono mai masturbata,non puoi farlo tu?'' Non nego che la prima volta rimasi letteralmente di stucco,certo che se voleva un ditalino potevo farglielo io,ma come era possibile che non si fosse mai masturbata? Di solito è la prima azione naturale di un bambino,e non credo che le femminucce siano esenti da quell'istinto. Lo feci più che volentieri,anche perché non dico solo con la prima e nemmeno con tutte,ma col 90% la fine logica era di fare all'amore...e li si che c'era tanto umore da raccogliere...Ma quello che più mi dava da pensare erano quelle che non parlavano solo di ditalino,ma di infilarla direttamente dentro come fosse un vibratore,anzi come sei vibratori uno dopo l'altro visto che il ciclo comportava sei candele. Con le diverse che lo chiedevano ero certo di fare sesso,anche perché quella era veramente una cosa che avrebbero potuto fare da sole,ma se me lo chiedevano il secondo scopo non poteva essere che avere un rapporto...(pausa)...
Nona riflessione (bis).
Ora per me non si trattava più di studiare l'universo femminile,col tempo avevo scoperto che le donne hanno molta più inventiva di noi uomini nel fare sesso,sono molto più intriganti e spregiudicate,e non vedono il sesso con i nostri occhi. Per loro è normale,siamo noi che nei secoli lo abbiamo reso sterile e ripetitivo relegandolo quasi a nostra unica prerogativa,negando spesso alla donna che amiamo di esprimersi e farlo come più si sentirebbe solo per il timore di essere giudicata male o addirittura facendole rischiare di metterci in soggezione e di renderci quasi impotenti,per questo forse le storie che vivono in una sola notte sono quelle dove più esprimono il massimo della libido esprimendosi in tutto quello che hanno sempre sognato di fare senza inibizioni e tabù e facendo sentire il partner occasionale un vero 'macho', traendone e dandogli tutto il piacere che si può suggere da una sana 'scopata' esule da promesse e sentimenti legata alla impossibilità di ripeterla o di rivedersi.
Quello che però mi lasciava interdetto era come anche il sentimento che si provava forte per un 'lui' fosse da loro relegato il momento che lottavano anche con filtri magici o pozioni per conquistarlo.
Erica era innamorata del ragazzo,lo aveva ripetuto più volte (e più in là si sarebbero sposati quindi era lui che voleva) ma con tutto ciò aveva fatto quello strano rito nel quale si era donata totalmente a me. Queste ultime delle candele lo facevano per una persona che amavano ma non disdegnavano di avermi su di loro. Più in la anche Mariangela che era innamorata da una vita e che si faceva fare le carte solo per l'amante avrebbe seguito quella scia,e così altre che,o per le pozioni o i massaggi o per le candele,non esitavano a fare sesso pur essendo fermamente convinte dell'amore per un altro...
La conclusione che mi venne al momento fu che certamente il sesso dovrebbe essere visto con occhi femminili senza mettere avanti parole come 'tradimento' 'corna' o peggio ancora senza sentirsi padroni della partner che si (ci) sceglie ma rispettandone l'essenza capendola senza voler per forza farne oggetto o 'madre dei propri figli',lasciarla esprimere a letto permettendole di espletare i desideri più reconditi e animaleschi assecondandoli ed esprimendo i propri senza giudicare o assillare con i 'con chi l'hai fatto' perché il più delle volte non sono stati mai fatti ma repressi e desiderati perché nascenti dall'istinto e ingigantiti dall'oppressione che li condanna a rimanere sepolti e soppressi,quindi col rischio di implodere quando mani indifferenti al sentimento,mani estranee miranti solo al puro sesso,riescono a toccare il tasto giusto.
…(segue)...La U.E. si avvicinava a lunghi passi,a Bruxelles veniva compilata dall'Ecofin la lista dei Paesi che avrebbero adottato l'euro come moneta comune,e fra questi era compresa l'Italia.
Ma il primo mese ci riservava altre sorprese,nella Città del Vaticano quella che sembrava fosse una storia di tradimento famigliare fu la causa di una strage,furono infatti trovati morti il colonnello delle guardie svizzere A. Estermann,la moglie e il vice caporale C. Tornay che nella versione ufficiale venne indicato come il colpevole del tutto,ma questo lo annovererei nei 'grandi misteri Vaticani' non essendo mai stata chiarita in modo lineare la dinamica dell'accaduto.
Ed un ennesimo rovescio abbondante di acqua piovana questa volta causava alluvioni e valanghe di fango in Campania,venivano colpite le località di Bracigliano,Siano e Quindici dove si contarono 22 vittime,ma il colpo maggiore lo subì Sarno,completamente distrutta e con la conta di 137 vite umane spezzate...
Una nuova conoscenza che avrebbe ampliato la mia conoscenza del mondo dell'occulto aveva le sembianze di una biondina che una sera si presentò mandata da un'amica comune per una lettura di carte. Da quel giorno Gloria,questo il nome,quando poteva veniva a trovarmi perché,stando sotto esami universitari e avendo a casa un fratello più piccolo che rompeva,trovava più rilassante studiare a casa mia. Si presentava con qualche tomo grosso e pesante e si metteva in silenzio da una parte a studiare. Capitava che quando io in camera da letto praticavo una prano o una 'pulizia',lei era in salotto presa dal suo impegno. Col tempo sentiva le varie clienti che mi ringraziavano perché stavano meglio o dicevano che avevo portato fortuna in qualcosa,allora incuriosita un giorno si decise:''Senti,se questa pulizia porta veramente fortuna e fra un po ho gli esami,perché non la fai anche a me?''Per correttezza le spiegai come doveva essere svolta ''E si,perché adesso vuoi dirmi che si spogliano tutte nude tranquillamente davanti a te?'' ''Certo,e non le costringo davvero,e poi anche tu che eri quasi presente e sentivi tutto sai che scherziamo e ridiamo tranquilli...solo qualche volta quando mettevo la musica alta c'era qualcosa in più,ma sempre per scelta loro.'' Aggrottando le sopracciglia e assumendo una espressione che trovai molto graziosa,riflettè un po poi:''Va bene,ma io mi tengo gli slip e il reggipetto'' Dalla prima volta che l'avevo vista ero curioso di vedere come era fatta,e se dovevo operare così oltre rispettare la sua pudicizia potevo anche togliermi quella curiosità,''Va bene,spogliati,io intanto metto a fare il caffè'' e per toglierla completamente dall'imbarazzo andai in cucina. Quando tornai quasi non la trovavo,si era messa sotto le coperte dalle quali spuntava solo una ciocca bionda:''Che fai?Giochiamo a nascondino?'' le chiesi ridendo,''Dai,fammela così'' ''Così come? Sei sepolta,dai esci che non ti mangio'' ''Perché non puoi mettere la mano sotto senza guardare?'' ''E se poi per sbaglio ti tocco lì non è che mi dai la colpa vero?'' risposi ridendo mentre le tiravo via le coperte di dosso.
''Va bene,però mi metto a pancia in giù'' e così dicendo si girò. Era perfetta,come Mirella aveva il culetto duro e sodo come del resto ebbi modo di appurare per il seno,il perizoma che indossava non copriva niente e quando potevo lo spostavo e lei immediatamente metteva in funzione i muscoli dei glutei per 'proteggerlo',allora le davo uno schiaffetto su una chiappa e la prendevo in giro. Quando la feci girare per operare davanti non nego che mi eccitai molto,ma feci finta di niente e continuai l'opera. Lei parlava per nascondere la tensione e l'imbarazzo,ma quando le massaggiai ,le gambe fino alle cosce che lei dovette naturalmente allargare per permettermelo,ad ogni massaggio le mutandine che non erano attillate si spostavano leggermente permettendomi di vedere ora un ciuffo di peli ora le 'labbra' carnose...Non potevo continuare senza correre il rischio di andare oltre e ricevere un no che mi avrebbe stroncato,allora scherzando mi chinai dandole un bacetto sull'ombelico e le dissi che avevamo finito,e che mentre riportavo le tazzine in cucina e le lavavo lei poteva rivestirsi tranquillamente. Mi guardò con una espressione che sembrava dicesse ''Però,è stato veramente corretto e professionale,che idiota io ad averne timore...'' o forse'' Cavolo,aspettavo di ribellarmi all'inizio e poi cedere ad una bella scopata...fosse frocio?''E non sapevo optare su quale ipotesi si fosse soffermata,comunque in tutti e due i casi sapevo che ci sarebbero state altre occasioni per cercare di 'arrivarci'.
istinto felino pag.122-123
Era Mariangela,faceva la sua solita improvvisata,mai così inopportuna come in questo caso. Mirella si rivestì in fretta e facendo finta di venire dal bagno,situato nella camera da letto, prese la borsa in salotto e ''Va bene Enrico,vado che ho da fare,per quella cosa poi ci vediamo la prossima volta.'' Cercai di trattenerla dicendole che avrei fatto presto ma non ci riuscii ed uscì. Allora mi dedicai a Mariangela,le lessi le carte anche se ero ancora eccitato dalla situazione precedente,quindi le chiesi se gradiva il solito caffè,accettò e si propose per accompagnarmi in cucina dove avrebbe potuto continuare a parlarmi,nel corridoio che separava i due vani accidentalmente con l'avambraccio le sfiorai un seno,si ritrasse come avesse preso la scossa, ''Che succede Mariangela?Ti ho acciaccato un piede?'' ''No,è che ho il seno sensibilissimo...'' ''Vuoi dire che se ti faccio così ti viene voglia?'' risposi mentre con le mani a coppa le afferravo le mammelle facendo in modo che i pollici le strusciassero i capezzoli che da sotto la camicetta sentivo duri e prominenti,''No stai fermo dai...Enrico se fai così vado via...e no dai...''ripeteva mentre ormai oltre un seno la toccavo fra le cosce dove avevo intrufolato una mano e le nostre labbra erano talmente vicino che non potevano fare altro che unirsi. Sentivo che aveva le calze autoreggenti,forse in previsione dell'appuntamento con l'amante,infilarle un dito nella vagina,metterlo come fosse un uncino e guidarla in quel modo sul letto fu un tutt'uno,le rimostranze che esprimeva per convenienza tendevano ad affievolirsi finché sparirono completamente quando si ritrovò sdraiata sul letto con la mia bocca che le suggeva una mammella e il membro che,calatele le mutandine fino toglierle,la penetrava fino in fondo facendole emettere ad ogni movimento gemiti e richieste di continuare uniti a ''Nooo...nooo non devi,siamo amici...mi fidavo di te...noo...si... siiii...continua cosìììììì.. dai ancoraaaa....'' Cavolo,un'altra che doveva cercare la scusa per scopare,speravo solo che dopo non mi avrebbe fatto una ramanzina col discorso dell'amicizia e della delusione che aveva avuto perché non se lo aspettava o non avrebbe voluto. E in qualche modo dovevo pur sfogare quel coito interrotto che mi aveva creato con Mirella interrompendoci in modo inaspettato. Alla solita richiesta del dove potevo venire rispose ''Non dentro,no, mi raccomando,non prendo niente'' e quando come sempre rispondevo che non volevo sprecare lo sperma quindi scegliesse dove potevo,o dietro o in bocca...ma presto altrimenti le venivo dentro,rispose in bocca,allora quando sentii che era il momento mi sollevai e mettendomi quasi cavalcioni all'altezza delle mammelle le schizzai nella bocca ansiosa che subito si diresse verso la cappella facendola sparire fino in gola e succhiando avidamente.
Quando qualche giorno dopo ritornò a trovarmi mi disse ridendo che aveva quasi bisogno di una lavanda gastrica,alla mia domanda sul motivo rispose tranquilla:''Anche lui (l'amante) che ho incontrato dopo ha voluto che lo bevessi,e la sera mio marito,che da mesi non me lo chiedeva,ha voluto la stessa cosa...credo di aver bevuto un litro di sperma...'' e da come lo diceva non credo le dispiacesse,istintivamente stava leccandosi le labbra...Comunque mai come quella ragazza del posto finita sul giornale perché aveva dovuto fare una lavanda gastrica di urgenza dato che per festeggiare il suo diciottesimo compleanno aveva deciso di fare 18 bocchini con ingoio ma aveva ceduto al 14°...chissà come ci saranno rimasti male i quattro rimasti a bocca asciutta,ma forse avrà completato l'opera quando si era ripresa...
Altre due notizie di cronaca sexy avevano interessato quel periodo la stampa,un giornalista si era introdotto nel giardino di una villa e dalla finestra aveva fotografato l'orgia che si svolgeva all'interno,creando un grosso scandalo nel paese essendo i protagonisti di quello scambio di coppie professionisti molto noti,onestamente devo dire che lo scandalo maggiore per me era stata l'intromissione di quel giornalista in una proprietà privata e i successivi scatti fotografici agli interessati,tutti maggiorenni e consenzienti quindi nel pieno diritto di fare quello che volevano. L'altra nella sua drammaticità era quasi comica,per un qualche strano scherzo della natura il membro durante l'esplorazione del lato 'b' era rimasto incastrato e non riusciva ad essere estratto,forse per un improvviso spasmo muscolare di lei,e questo portò la coppia (fedifraga) a chiamare il pronto soccorso di un paese vicino,ma si sa che a volte il diavolo ci mette lo zampino,e quella volta la combinò grossa,infatti il marito della 'signora' che svolgeva la mansione di medico ospedaliero,per mancanza di effettivi proprio quella sera era stato mandato a coprire l'assenza di un collega in quell'ospedale...
La politica interessava la Camera dei deputati che negava l'effettuazione di un processo riguardante il Senatore di F.I. . Dell' Utri accusato di associazione mafiosa,indipendentemente dalla veridicità dell'accusa,quello che mi irritava era la non equità nella giustizia,un qualunque cittadino avrebbe subito un processo tendente a fare luce su quelle accuse,mentre sembrava che da una certa scala di chi pratica il potere la legge assumesse una diversa lettura,e non sarebbe stato ne il primo ne l'ultimo processo non svolto contro gli 'intoccabili' fino ad arrivare addirittura col tempo alla promulgazione di celeri leggi tendenti ad evitare quei rischi,quindi sfuggire alla giustizia.
Negli U.S.A. l'ennesima strage in una scuola,questa volta la Columbine High School,vedeva la strage di 15 ragazzi e 23 ragazze,esempi sempre più seguiti da pazzi esaltati che porteranno le scuole anche europee a dotarsi addirittura di metal-detector per evitare l'entrata di armi nelle aule...
Quando qualche giorno dopo ritornò a trovarmi mi disse ridendo che aveva quasi bisogno di una lavanda gastrica,alla mia domanda sul motivo rispose tranquilla:''Anche lui (l'amante) che ho incontrato dopo ha voluto che lo bevessi,e la sera mio marito,che da mesi non me lo chiedeva,ha voluto la stessa cosa...credo di aver bevuto un litro di sperma...'' e da come lo diceva non credo le dispiacesse,istintivamente stava leccandosi le labbra...Comunque mai come quella ragazza del posto finita sul giornale perché aveva dovuto fare una lavanda gastrica di urgenza dato che per festeggiare il suo diciottesimo compleanno aveva deciso di fare 18 bocchini con ingoio ma aveva ceduto al 14°...chissà come ci saranno rimasti male i quattro rimasti a bocca asciutta,ma forse avrà completato l'opera quando si era ripresa...
Altre due notizie di cronaca sexy avevano interessato quel periodo la stampa,un giornalista si era introdotto nel giardino di una villa e dalla finestra aveva fotografato l'orgia che si svolgeva all'interno,creando un grosso scandalo nel paese essendo i protagonisti di quello scambio di coppie professionisti molto noti,onestamente devo dire che lo scandalo maggiore per me era stata l'intromissione di quel giornalista in una proprietà privata e i successivi scatti fotografici agli interessati,tutti maggiorenni e consenzienti quindi nel pieno diritto di fare quello che volevano. L'altra nella sua drammaticità era quasi comica,per un qualche strano scherzo della natura il membro durante l'esplorazione del lato 'b' era rimasto incastrato e non riusciva ad essere estratto,forse per un improvviso spasmo muscolare di lei,e questo portò la coppia (fedifraga) a chiamare il pronto soccorso di un paese vicino,ma si sa che a volte il diavolo ci mette lo zampino,e quella volta la combinò grossa,infatti il marito della 'signora' che svolgeva la mansione di medico ospedaliero,per mancanza di effettivi proprio quella sera era stato mandato a coprire l'assenza di un collega in quell'ospedale...
La politica interessava la Camera dei deputati che negava l'effettuazione di un processo riguardante il Senatore di F.I. . Dell' Utri accusato di associazione mafiosa,indipendentemente dalla veridicità dell'accusa,quello che mi irritava era la non equità nella giustizia,un qualunque cittadino avrebbe subito un processo tendente a fare luce su quelle accuse,mentre sembrava che da una certa scala di chi pratica il potere la legge assumesse una diversa lettura,e non sarebbe stato ne il primo ne l'ultimo processo non svolto contro gli 'intoccabili' fino ad arrivare addirittura col tempo alla promulgazione di celeri leggi tendenti ad evitare quei rischi,quindi sfuggire alla giustizia.
Negli U.S.A. l'ennesima strage in una scuola,questa volta la Columbine High School,vedeva la strage di 15 ragazzi e 23 ragazze,esempi sempre più seguiti da pazzi esaltati che porteranno le scuole anche europee a dotarsi addirittura di metal-detector per evitare l'entrata di armi nelle aule...
Istinto felino pag.143-144
Altri amici che passavano spesso a trovarmi erano Lucio,Massimiliano (Max) e Simonetta,proprietaria con i fratelli del tabaccaio ricevitoria lotto della piazza centrale,Lucio continuerò a vederlo anche a Roma dove abitava vicino alla mia zona,e dal quale ogni volta avrò notizie e saluti dai vecchi amici. Accadde che parlai loro della tesina su Kardak che avevo svolto e del fatto che ogni tanto mi cementavo a provare la psicografia,dissi che il primo 'ospite' col quale avevo colloquiato si era presentato come mio Angelo Protettore,e che avrebbe filtrato Lui,se lo desideravo,le entità che avrebbero avuto la necessità o la voglia di comunicare qualcosa.
Le conclusioni che il Kardak aveva tratto dai suoi lunghi studi e dai confronti con gli esperti del globo erano che questi Spiriti che lui definiva 'bassi' erano in gran parte composti da persone decedute per morte violenta,omicidio,suicidio,malattia mortale,incidente ecc...e che per questo motivo avevano lasciato qualcosa in sospeso o una persona cara dalla quale reputavano impossibile staccarsi,o,semplicemente non accettavano la fine della loro vita terrena,per questo quando vedevano un varco dal quale sapevano che potevano mandare messaggi ai viventi,vi accorrevano e chi prima arrivava poneva la sua richiesta. Ma c'era un altro risvolto della medaglia dal quale Kardak metteva in guardia i futuri operatori della psicografia,essendo appunto deceduti per morte violenta generalmente mantenevano il carattere che avevano in vita,quindi c'era il rischio di trovare anime burlone,pacate,tranquille,ma anche cattive se non dirittura feroci,ferocia
accentuata da quell'evento improvviso che li aveva colpiti,il consiglio che lui dava era non solo di non lasciarsi condizionare da minacce ultraterrene essendo impossibilitati a provocare manifestazioni particolari,ma di parlargli,rispondergli,controbattere e se necessario mandarli a quel paese senza tanti problemi minacciandoli se avessero provato a ripresentarsi in futuro,insomma di essere più prepotenti dei prepotenti e ferirli in modo particolare ogni volta che avrebbero riprovato a disturbare prendendoli in giro perché erano morti e ormai pasto per i vermi e che quindi erano ridotti da far schifo. Questo essere impotente indeboliva la loro prosopopea fino a portarli a sparire completamente dalle sedute che si effettuavano. Simonetta era incuriosita e propose di provare,Lucio era combattuto fra lo scetticismo e il timore di quello che poteva accadere,mentre Max era proprio spaventato e contrario,allora spalancai la finestra facendo entrare i raggi di un sole caldo che illuminò immediatamente la stanza,accesi lo stereo dove misi una cassetta dei Rolling Stones della quale non ricordo più il titolo che suonava come ' ... Satanic magic...' ecc..(mi divertiva creare quel minimo di tensione in Max),presi un mazzo di carte da scala 40 e gli dissi che mentre Lucio e Simonetta si accingevano alla prova noi potevamo farci una partita a ramino.''Ma non ci deve essere un ambiente oscuro e silenzioso?'' mi domandò meravigliato,''e perché?Mica dobbiamo fare messe nere o riti satanici,questa è una forma di E.S.P. completamente innocua e tranquilla''risposi lieto che si era rassicurato e che cominciava anche lui ad incuriosirsi. Dopo tre partite Simonetta disse che non accadeva niente,''Forse hai bisogno di una energia maggiore,forse in due ci riusciamo,proviamo così...''e le poggiai una mano sulla spalla cercando di infonderle quanta più energia possibile. Passò all'incirca una mezza ora ma tranne un leggero tremolio che sembrava denotare la presenza di qualcuno,non accadeva niente,Lucio si era arreso e Simonetta diceva che si sentiva la testa pesante,allora interruppi immediatamente l'esperimento e spiegai che questo era un probabile effetto delle prime volte che si provava,Kardak asseriva che tutti possiamo farlo,ma senza fretta,e se si sentivano sensi di nausea o mal di testa era meglio lasciar perdere e riprovare in un altro momento,e così facemmo restando d'accordo di vederci la domenica successiva quando non ci sarebbero stati problemi di lavoro che potevano interrompere una eventuale riuscita.
Quando uscirono presi la matita che aveva provato ad usare Simonetta,la puntai sul foglio e partì immediatamente,era il mio Angelo Custode che mi informava che l'entità che non aveva voluto farsi avanti era un loro amico,non voleva che soffrissero per questo titubava,ma che se li avessi avvertiti forse la prossima volta sarebbe intervenuto.
Un nuovo incidente aereo avveniva questa volta a Parigi,all' aeroporto charles De Gaulle dove un Concorde dell' Air France precipitava al suolo in fase di decollo causando la morte di 113 persone. Mentre in Italia un'istruttoria della Autorità Garante della Concorrenza accertava la costituzione di un cartello di compagnie di Assicurazione condannando a pagare una multa di 700 miliardi di lire a 39 di esse che fecero un ricorso immediato e tutto finì all'italiana,a tarallucci e vino con buona pace degli sfruttati cittadini obbligati a foraggiarle...Finiva anche l'epoca della mitica lira,con lo stampo dell'ultima banconota da 5.000 £. e che avrebbe lasciato in chi l'aveva amata e ammirata per la sua varietà e per l'impegno artistico presente in ogni taglio,un rimpianto non certo mitigato dall'euro che avrebbe solo causato problemi catastrofici per più di uno Stato.
Un mistero questa volta Russo-Svedese-Finlandese fu quello che riguardò il sottomarino 'Kursk' nel mare di Barents dove persero la vita tutti gli uomini dell'equipaggio,e del quale i parenti delle vittime gridano ancora la loro volontà di sapere la verità sull'evento...
Un altro fatto eclatante in bene fu quello che avvenne a Roma dove per la Giornata Mondiale della Gioventù,avvenimento preso sottogamba dai soliti sapientoni capaci solo di emettere aria e spesso fetida,che parlavano di bluff clamoroso,oltre 2.000.000 di giovani provenienti da ogni parte del mondo invadevano pacificamente la città per assistere in prima persona al discorso dell'ormai carismatico Papa polacco G. Paolo II°.
Alla fine di agosto,dopo aver passato qualche giorno a Roma dove facevo la spola con la spiaggia e mi riconciliavo con la città tornando ad ammirarne le bellezze eterne,tornai alla base ad Avezzano preparandomi ad affrontare i problemi sorti nelle coppie dopo le avventure trasgressive estive,era stato sempre così e certo non sarebbe cambiato questa volta.
Per motivi legati a ferie programmate in periodi diversi,Simonetta era andata in Amazzonia,Lucio era impegnato dal suo lavoro che si accresceva maggiormente proprio in quel periodo,e Max senza loro non se la sarebbe certo sentita,avevamo rimandato quell'esperimento a settembre,il mese corrente,e la seconda domenica riprovammo nuovamente. Questa volta,forse perché ricaricate le batterie per le vacanze,e anche perché avevo detto loro dell'amico che non si era voluto manifestare,mentre loro invece avrebbero avuto piacere lo facesse,le cose andarono diversamente. Li avvisai nuovamente del comportamento che dovevano portare e di non fare domande riguardanti l'esistenza di Dio o date di morte che non avrebbero mai potuto sapere,li lasciai cimentare nelle loro prove limitandomi a controllare che le risposte che ricevevano fossero coerenti e prive di inganno. Ebbero una rimpatriata 'parlando' a lungo con lui che li rassicurò sul fatto che stava bene,quindi una volta salutato staccammo il contatto e si rilassarono commossi e soddisfatti per l'esperienza avuta.
Come previsto le storie consumate d'estate avevano degli strascichi a volte ilari altre drammatiche,ormai non mi meravigliavo più della mentalità dell'altra parte dell'universo,
come quando una cara amica molto giovane e avvenente che avrei scommesso posata e tranquilla,si accomodò per una lettura:''Devo leggertele sul tuo ragazzo?'' le chiesi,ragazzo che tra l'altro conoscevo e che era molto posato e innamorato di lei, ''No,voglio sapere di un altro,anzi di quattro che ho conosciuto al mare,tanto per vedere se è vero che verranno a trovarmi o se sono solo promesse stupide.'' Era stata al mare 15 giorni e si era creata quattro storie,ma sapeva benissimo che non mi meravigliavo ne la giudicavo,per questo si apriva nelle sue confessioni. Le feci un ampio giro che in parte la rese soddisfatta,dall'altra meno,ma nel complesso le andava bene così. Quando pensavo di aver finito si degnò di chiedermi qualcosa riguardo il fidanzato,''Tutto ok,ti ama e...ma
lavora in un ambiente dove ci sono anche donne?'' e domandai,e alla sua risposta positiva aggiunsi ''...perché c' è una che lavora con lui che forse è un po cotta e fa la stupidina,ma stai tranquilla,ti ama troppo e non gli interessa'' la risposta che mi diede questa volta mi fece scattare,'' Vorrei pure vedere che ci andasse,gli cavo gli occhi'' ed io a quel punto, ''Ma che cazzo dici,hai fatto la mignotta durante l'estate,te ne sei scopati quattro in due settimane e ti incazzi se una fa la cretina col tuo uomo? Ma ti rendi conto di quello che dici?'' Forse avrei dovuto tacere,ma l'avrei trovato ipocrita,lei rimase sbigottita,poi dopo aver riflettuto disse:''Hai ragione,ma è che anche io lo amo e non voglio perderlo...''
''Ok,ok,non è successo niente,adesso vai che stanno arrivando altre due clienti.'' Non era vero,ma lo dicevo per non esplodere in modo questa volta eccessivo,'lo amo tanto' ma se non vedi l'ora che vengono a trovarti come ti hanno promesso per fare il bis...'lo amo tanto anche io...'...mah!
Le conclusioni che il Kardak aveva tratto dai suoi lunghi studi e dai confronti con gli esperti del globo erano che questi Spiriti che lui definiva 'bassi' erano in gran parte composti da persone decedute per morte violenta,omicidio,suicidio,malattia mortale,incidente ecc...e che per questo motivo avevano lasciato qualcosa in sospeso o una persona cara dalla quale reputavano impossibile staccarsi,o,semplicemente non accettavano la fine della loro vita terrena,per questo quando vedevano un varco dal quale sapevano che potevano mandare messaggi ai viventi,vi accorrevano e chi prima arrivava poneva la sua richiesta. Ma c'era un altro risvolto della medaglia dal quale Kardak metteva in guardia i futuri operatori della psicografia,essendo appunto deceduti per morte violenta generalmente mantenevano il carattere che avevano in vita,quindi c'era il rischio di trovare anime burlone,pacate,tranquille,ma anche cattive se non dirittura feroci,ferocia
accentuata da quell'evento improvviso che li aveva colpiti,il consiglio che lui dava era non solo di non lasciarsi condizionare da minacce ultraterrene essendo impossibilitati a provocare manifestazioni particolari,ma di parlargli,rispondergli,controbattere e se necessario mandarli a quel paese senza tanti problemi minacciandoli se avessero provato a ripresentarsi in futuro,insomma di essere più prepotenti dei prepotenti e ferirli in modo particolare ogni volta che avrebbero riprovato a disturbare prendendoli in giro perché erano morti e ormai pasto per i vermi e che quindi erano ridotti da far schifo. Questo essere impotente indeboliva la loro prosopopea fino a portarli a sparire completamente dalle sedute che si effettuavano. Simonetta era incuriosita e propose di provare,Lucio era combattuto fra lo scetticismo e il timore di quello che poteva accadere,mentre Max era proprio spaventato e contrario,allora spalancai la finestra facendo entrare i raggi di un sole caldo che illuminò immediatamente la stanza,accesi lo stereo dove misi una cassetta dei Rolling Stones della quale non ricordo più il titolo che suonava come ' ... Satanic magic...' ecc..(mi divertiva creare quel minimo di tensione in Max),presi un mazzo di carte da scala 40 e gli dissi che mentre Lucio e Simonetta si accingevano alla prova noi potevamo farci una partita a ramino.''Ma non ci deve essere un ambiente oscuro e silenzioso?'' mi domandò meravigliato,''e perché?Mica dobbiamo fare messe nere o riti satanici,questa è una forma di E.S.P. completamente innocua e tranquilla''risposi lieto che si era rassicurato e che cominciava anche lui ad incuriosirsi. Dopo tre partite Simonetta disse che non accadeva niente,''Forse hai bisogno di una energia maggiore,forse in due ci riusciamo,proviamo così...''e le poggiai una mano sulla spalla cercando di infonderle quanta più energia possibile. Passò all'incirca una mezza ora ma tranne un leggero tremolio che sembrava denotare la presenza di qualcuno,non accadeva niente,Lucio si era arreso e Simonetta diceva che si sentiva la testa pesante,allora interruppi immediatamente l'esperimento e spiegai che questo era un probabile effetto delle prime volte che si provava,Kardak asseriva che tutti possiamo farlo,ma senza fretta,e se si sentivano sensi di nausea o mal di testa era meglio lasciar perdere e riprovare in un altro momento,e così facemmo restando d'accordo di vederci la domenica successiva quando non ci sarebbero stati problemi di lavoro che potevano interrompere una eventuale riuscita.
Quando uscirono presi la matita che aveva provato ad usare Simonetta,la puntai sul foglio e partì immediatamente,era il mio Angelo Custode che mi informava che l'entità che non aveva voluto farsi avanti era un loro amico,non voleva che soffrissero per questo titubava,ma che se li avessi avvertiti forse la prossima volta sarebbe intervenuto.
Un nuovo incidente aereo avveniva questa volta a Parigi,all' aeroporto charles De Gaulle dove un Concorde dell' Air France precipitava al suolo in fase di decollo causando la morte di 113 persone. Mentre in Italia un'istruttoria della Autorità Garante della Concorrenza accertava la costituzione di un cartello di compagnie di Assicurazione condannando a pagare una multa di 700 miliardi di lire a 39 di esse che fecero un ricorso immediato e tutto finì all'italiana,a tarallucci e vino con buona pace degli sfruttati cittadini obbligati a foraggiarle...Finiva anche l'epoca della mitica lira,con lo stampo dell'ultima banconota da 5.000 £. e che avrebbe lasciato in chi l'aveva amata e ammirata per la sua varietà e per l'impegno artistico presente in ogni taglio,un rimpianto non certo mitigato dall'euro che avrebbe solo causato problemi catastrofici per più di uno Stato.
Un mistero questa volta Russo-Svedese-Finlandese fu quello che riguardò il sottomarino 'Kursk' nel mare di Barents dove persero la vita tutti gli uomini dell'equipaggio,e del quale i parenti delle vittime gridano ancora la loro volontà di sapere la verità sull'evento...
Un altro fatto eclatante in bene fu quello che avvenne a Roma dove per la Giornata Mondiale della Gioventù,avvenimento preso sottogamba dai soliti sapientoni capaci solo di emettere aria e spesso fetida,che parlavano di bluff clamoroso,oltre 2.000.000 di giovani provenienti da ogni parte del mondo invadevano pacificamente la città per assistere in prima persona al discorso dell'ormai carismatico Papa polacco G. Paolo II°.
Alla fine di agosto,dopo aver passato qualche giorno a Roma dove facevo la spola con la spiaggia e mi riconciliavo con la città tornando ad ammirarne le bellezze eterne,tornai alla base ad Avezzano preparandomi ad affrontare i problemi sorti nelle coppie dopo le avventure trasgressive estive,era stato sempre così e certo non sarebbe cambiato questa volta.
Per motivi legati a ferie programmate in periodi diversi,Simonetta era andata in Amazzonia,Lucio era impegnato dal suo lavoro che si accresceva maggiormente proprio in quel periodo,e Max senza loro non se la sarebbe certo sentita,avevamo rimandato quell'esperimento a settembre,il mese corrente,e la seconda domenica riprovammo nuovamente. Questa volta,forse perché ricaricate le batterie per le vacanze,e anche perché avevo detto loro dell'amico che non si era voluto manifestare,mentre loro invece avrebbero avuto piacere lo facesse,le cose andarono diversamente. Li avvisai nuovamente del comportamento che dovevano portare e di non fare domande riguardanti l'esistenza di Dio o date di morte che non avrebbero mai potuto sapere,li lasciai cimentare nelle loro prove limitandomi a controllare che le risposte che ricevevano fossero coerenti e prive di inganno. Ebbero una rimpatriata 'parlando' a lungo con lui che li rassicurò sul fatto che stava bene,quindi una volta salutato staccammo il contatto e si rilassarono commossi e soddisfatti per l'esperienza avuta.
Come previsto le storie consumate d'estate avevano degli strascichi a volte ilari altre drammatiche,ormai non mi meravigliavo più della mentalità dell'altra parte dell'universo,
come quando una cara amica molto giovane e avvenente che avrei scommesso posata e tranquilla,si accomodò per una lettura:''Devo leggertele sul tuo ragazzo?'' le chiesi,ragazzo che tra l'altro conoscevo e che era molto posato e innamorato di lei, ''No,voglio sapere di un altro,anzi di quattro che ho conosciuto al mare,tanto per vedere se è vero che verranno a trovarmi o se sono solo promesse stupide.'' Era stata al mare 15 giorni e si era creata quattro storie,ma sapeva benissimo che non mi meravigliavo ne la giudicavo,per questo si apriva nelle sue confessioni. Le feci un ampio giro che in parte la rese soddisfatta,dall'altra meno,ma nel complesso le andava bene così. Quando pensavo di aver finito si degnò di chiedermi qualcosa riguardo il fidanzato,''Tutto ok,ti ama e...ma
lavora in un ambiente dove ci sono anche donne?'' e domandai,e alla sua risposta positiva aggiunsi ''...perché c' è una che lavora con lui che forse è un po cotta e fa la stupidina,ma stai tranquilla,ti ama troppo e non gli interessa'' la risposta che mi diede questa volta mi fece scattare,'' Vorrei pure vedere che ci andasse,gli cavo gli occhi'' ed io a quel punto, ''Ma che cazzo dici,hai fatto la mignotta durante l'estate,te ne sei scopati quattro in due settimane e ti incazzi se una fa la cretina col tuo uomo? Ma ti rendi conto di quello che dici?'' Forse avrei dovuto tacere,ma l'avrei trovato ipocrita,lei rimase sbigottita,poi dopo aver riflettuto disse:''Hai ragione,ma è che anche io lo amo e non voglio perderlo...''
''Ok,ok,non è successo niente,adesso vai che stanno arrivando altre due clienti.'' Non era vero,ma lo dicevo per non esplodere in modo questa volta eccessivo,'lo amo tanto' ma se non vedi l'ora che vengono a trovarti come ti hanno promesso per fare il bis...'lo amo tanto anche io...'...mah!
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