Nel frattempo a Bolzano continuavano ad esplodere ordigni con la rivendicazione da parte del gruppo 'Tirolo Unito' che cominciava ad alzare il tiro...
Agosto si presentò con la buona notizia del rilascio di un altro sequestrato,M. Fiori,tenuto prigioniero in Aspromonte per ben 520 giorni.
Ma il mare ormai mi cantava l'invito come una Sirena tentante Ulisse,Capocotta mi aspettava e ripresi a frequentarla con gli amici di sempre,questa volta Roberto era accompagnato anche dalla futura moglie e da amiche e amici della stessa,quindi la mia tendenza era di allontanarmene più spesso possibile con la scusa di andare dai soliti 'aficionados'. In una di queste fughe fui bloccato dalla bellezza sfolgorante di una ragazza che stava disegnando qualcosa,quasi tutti i 'belli' della spiaggia le ronzavano intorno ma lei non se ne curava e continuava imperterrita la sua opera. ''(Se non si fila quei 'fichi' può guardà a me?)''mi domandavo cercando la chiave della serratura che mi permettesse di arrivarci. Per indagare dovevo avvicinarla con noncuranza,vedere i suoi occhi e quello che stava disegnando,e così feci. Mi avvicinai approfittando di un 'vu cumprà' che le proponeva orecchini e braccialetti,feci finta di vedere gli orologi e di sottecchi la squadravo;occhi verdi su un viso abbronzato che li mettevano ancora più in risalto,labbra carnose protette da un lucido burro di cacao,treccine lunghe fino al fondo schiena intrecciate con fili dorati e perline colorate,il seno teso e regolare ondulante leggermente nel muoversi ma sfidante la forza di gravità nel suo essere eretto,un tanga bianco che metteva ancora più in risalto l'abbronzatura bronzea e un'aura di allegria e sensualità che l'avvolgevano faceva giustamente da calamita ai satiri presenti. Mi attrasse anche quello che disegnava,aveva una cartellina dalla quale erano scivolati fuori in parte due-tre disegni coloratissimi e che all'apparenza sembravano rappresentare l'espressione di incubi,ma a ben guardare vi si scopriva un mondo popolato da fate e gnomi vincenti su orchi e lupi mannari. Allora mi allontanai e pensai di scriverle qualcosa di significativo per elogiare quella sua arte. Il 'vu cumprà' per venderle un braccialetto le aveva chiesto il nome per poterlo applicare,aveva risposto Tiziana e ne aveva comprato uno dopo lunga trattativa. Per farle una dedica personale non c'era di meglio che farla nominale,scrissi il suo nome per lungo e buttai giù di getto:
T reccine al vento a rinverdir l'arcano
I stinto primordiale di natura,
Z ombi mostruosi conquistanti l'umano
I n mano tua non fanno più paura;
A cqua forte,tempere,colore tenue o cupo
N on hanno per te segreto e mistero alcuno
A vendo l'istinto nel forgiar in agnello il lupo.
Scritto l'omaggio si poneva il problema di darglielo,non ero abituato ad andare diretto a rompere,inoltre la timidezza mi bloccava,temevo di fare una figuraccia davanti ai 'mosconi' che non accennavano ad arrendersi. Attesi pazientemente poi pensai che gli amici mi avrebbero dato per disperso o,peggio,mi sarebbero venuti a cercare,allora afferrai il coraggio a due mani e mi diressi con decisione dove era accampata,'' Senti,mi sentivo di scrivertelo e l'ho fatto,mi sarebbe spiaciuto non vederti più e non dirti quello che pensavo,comunque tieni e se pensi che potremmo anche conoscerci meglio,cosa che mi farebbe piacere,me lo dici dopo quando ripasso...se ci sei ancora,d'accordo?Ciao e buon sole...'' detto questo le diedi il biglietto mi voltai e tornai dagli amici senza voltarmi.
Tornato dagli amici giocai a racchettoni con Roberto,ma tenevo un occhio puntato sempre dalle parti di Tiziana,speravo non se ne andasse troppo presto,finito con i racchettoni ci facemmo un bagno rinfrescante e quando dissi che facevo un altro giro Roberto insistette per giocare a scacchi mettendo in palio il gelato per quattro che sarebbero stati pagati dal perdente,fui costretto ad accettare per non passare da guastafeste e facemmo il torneo su tre partite. Le partite furono abbastanza lunghe,quando finimmo ero ormai convinto che fosse andata via,stava anche tramontando il sole e cercavo di consolarmi pensando che forse sarebbe tornata un altro giorno.Preso il gelato dissi che andavo a salutare un amico che avevo incontrato prima e lasciai la compagnia. Con mia grande sorpresa vidi che Tiziana era ancora lì,aveva intorno tre guardoni e/o pappagalli sistemati in posizione strategica ma era sola sull'asciugamani.''Ciao,disturbo? L'hai già buttato quel pensiero?'' dicevo avvicinandomi,'' Ciao,non andavo via perché avevi detto che saresti ripassato,stò facendo anche tardi per la cena. Buttarlo?Ma vuoi scherzare?Mi piace e mi ha fatto piacere leggere quello che mi hai scritto,grazie,lo terrò sempre con me.'' ero esaltato e gratificato da quanto diceva,''Pensi che potremmo diventare amici?Magari dopo esserci frequentati un po',che ne pensi?'' ''certo,mi farebbe piacere,dammi il numero di telefono,il mio l'ho segnato li'' rispose dandomi un suo disegno con dietro scritti dedica e telefono,'' Non sapevo il tuo nome,aspetta,dimmi...'' così dicendo riprese il disegno e aggiunse il nome nello spazio lasciato libero nella dedica. Era già pronta per andare,ci salutammo con un bacetto e raccomandandosi che la chiamassi presto,affrettandosi si diresse all'uscita dalla spiaggia.
Tornando dagli amici pensavo che l'avrei chiamata presto perché mi piaceva troppo,e pensai anche che quello era un altro modo per conoscere e che certo lo avrei usato spesso.
L'occasione che poteva rivelarsi magica era il ferragosto con relativa festa in spiaggia condita dal bagno di mezzanotte che si sarebbe celebrata due giorni dopo. Le telefonai la mattina seguente ed ebbi la fortuna di trovarla a casa e anche che lei si rivelò felice della chiamata:''''Ciao,pensavo di fare una passeggiata a V. Sannio per vedere se trovo qualche oggetto simpatico,ti va di accompagnarmi o vai al mare? '' le domandai,''No oggi niente mare,oggi avevo deciso di restare in casa a dipingere,ma vengo volentieri perché può darsi che trovo un cavalletto in buone condizioni visto che il mio si è rotto. Mi faccio la doccia quindi diciamo che ci vediamo tra un'oretta va bene?'' acconsentii,mi feci indicare il luogo dell'appuntamento e mi ci diressi immediatamente temendo do arrivare tardi. Puntualmente oltre due ore dopo arrivò,comunque ero contento anche se non mi piace aspettare. Girammo per le bancarelle fino all'ora di pranzo,lei aveva trovato un cavalletto per dipingere quasi nuovo e tirando sul prezzo a suo dire aveva fatto un buon affare,e su una bancarella di libri usati aveva acquistato un cofanetto di poesie di Trilussa che mi regalò anche se mi schernii dicendole che non era il caso,ma non volle sentire ragioni,quindi proposi che in cambio le avrei offerto il pranzo,accettò e mi diressi verso Frascati intenzionato a fermarmi a qualche trattoria tipica della zona.
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