Altri amici che passavano spesso a trovarmi erano Lucio,Massimiliano (Max) e Simonetta,proprietaria con i fratelli del tabaccaio ricevitoria lotto della piazza centrale,Lucio continuerò a vederlo anche a Roma dove abitava vicino alla mia zona,e dal quale ogni volta avrò notizie e saluti dai vecchi amici. Accadde che parlai loro della tesina su Kardak che avevo svolto e del fatto che ogni tanto mi cementavo a provare la psicografia,dissi che il primo 'ospite' col quale avevo colloquiato si era presentato come mio Angelo Protettore,e che avrebbe filtrato Lui,se lo desideravo,le entità che avrebbero avuto la necessità o la voglia di comunicare qualcosa.
Le conclusioni che il Kardak aveva tratto dai suoi lunghi studi e dai confronti con gli esperti del globo erano che questi Spiriti che lui definiva 'bassi' erano in gran parte composti da persone decedute per morte violenta,omicidio,suicidio,malattia mortale,incidente ecc...e che per questo motivo avevano lasciato qualcosa in sospeso o una persona cara dalla quale reputavano impossibile staccarsi,o,semplicemente non accettavano la fine della loro vita terrena,per questo quando vedevano un varco dal quale sapevano che potevano mandare messaggi ai viventi,vi accorrevano e chi prima arrivava poneva la sua richiesta. Ma c'era un altro risvolto della medaglia dal quale Kardak metteva in guardia i futuri operatori della psicografia,essendo appunto deceduti per morte violenta generalmente mantenevano il carattere che avevano in vita,quindi c'era il rischio di trovare anime burlone,pacate,tranquille,ma anche cattive se non dirittura feroci,ferocia
accentuata da quell'evento improvviso che li aveva colpiti,il consiglio che lui dava era non solo di non lasciarsi condizionare da minacce ultraterrene essendo impossibilitati a provocare manifestazioni particolari,ma di parlargli,rispondergli,controbattere e se necessario mandarli a quel paese senza tanti problemi minacciandoli se avessero provato a ripresentarsi in futuro,insomma di essere più prepotenti dei prepotenti e ferirli in modo particolare ogni volta che avrebbero riprovato a disturbare prendendoli in giro perché erano morti e ormai pasto per i vermi e che quindi erano ridotti da far schifo. Questo essere impotente indeboliva la loro prosopopea fino a portarli a sparire completamente dalle sedute che si effettuavano. Simonetta era incuriosita e propose di provare,Lucio era combattuto fra lo scetticismo e il timore di quello che poteva accadere,mentre Max era proprio spaventato e contrario,allora spalancai la finestra facendo entrare i raggi di un sole caldo che illuminò immediatamente la stanza,accesi lo stereo dove misi una cassetta dei Rolling Stones della quale non ricordo più il titolo che suonava come ' ... Satanic magic...' ecc..(mi divertiva creare quel minimo di tensione in Max),presi un mazzo di carte da scala 40 e gli dissi che mentre Lucio e Simonetta si accingevano alla prova noi potevamo farci una partita a ramino.''Ma non ci deve essere un ambiente oscuro e silenzioso?'' mi domandò meravigliato,''e perché?Mica dobbiamo fare messe nere o riti satanici,questa è una forma di E.S.P. completamente innocua e tranquilla''risposi lieto che si era rassicurato e che cominciava anche lui ad incuriosirsi. Dopo tre partite Simonetta disse che non accadeva niente,''Forse hai bisogno di una energia maggiore,forse in due ci riusciamo,proviamo così...''e le poggiai una mano sulla spalla cercando di infonderle quanta più energia possibile. Passò all'incirca una mezza ora ma tranne un leggero tremolio che sembrava denotare la presenza di qualcuno,non accadeva niente,Lucio si era arreso e Simonetta diceva che si sentiva la testa pesante,allora interruppi immediatamente l'esperimento e spiegai che questo era un probabile effetto delle prime volte che si provava,Kardak asseriva che tutti possiamo farlo,ma senza fretta,e se si sentivano sensi di nausea o mal di testa era meglio lasciar perdere e riprovare in un altro momento,e così facemmo restando d'accordo di vederci la domenica successiva quando non ci sarebbero stati problemi di lavoro che potevano interrompere una eventuale riuscita.
Quando uscirono presi la matita che aveva provato ad usare Simonetta,la puntai sul foglio e partì immediatamente,era il mio Angelo Custode che mi informava che l'entità che non aveva voluto farsi avanti era un loro amico,non voleva che soffrissero per questo titubava,ma che se li avessi avvertiti forse la prossima volta sarebbe intervenuto.
Un nuovo incidente aereo avveniva questa volta a Parigi,all' aeroporto charles De Gaulle dove un Concorde dell' Air France precipitava al suolo in fase di decollo causando la morte di 113 persone. Mentre in Italia un'istruttoria della Autorità Garante della Concorrenza accertava la costituzione di un cartello di compagnie di Assicurazione condannando a pagare una multa di 700 miliardi di lire a 39 di esse che fecero un ricorso immediato e tutto finì all'italiana,a tarallucci e vino con buona pace degli sfruttati cittadini obbligati a foraggiarle...Finiva anche l'epoca della mitica lira,con lo stampo dell'ultima banconota da 5.000 £. e che avrebbe lasciato in chi l'aveva amata e ammirata per la sua varietà e per l'impegno artistico presente in ogni taglio,un rimpianto non certo mitigato dall'euro che avrebbe solo causato problemi catastrofici per più di uno Stato.
Un mistero questa volta Russo-Svedese-Finlandese fu quello che riguardò il sottomarino 'Kursk' nel mare di Barents dove persero la vita tutti gli uomini dell'equipaggio,e del quale i parenti delle vittime gridano ancora la loro volontà di sapere la verità sull'evento...
Un altro fatto eclatante in bene fu quello che avvenne a Roma dove per la Giornata Mondiale della Gioventù,avvenimento preso sottogamba dai soliti sapientoni capaci solo di emettere aria e spesso fetida,che parlavano di bluff clamoroso,oltre 2.000.000 di giovani provenienti da ogni parte del mondo invadevano pacificamente la città per assistere in prima persona al discorso dell'ormai carismatico Papa polacco G. Paolo II°.
Alla fine di agosto,dopo aver passato qualche giorno a Roma dove facevo la spola con la spiaggia e mi riconciliavo con la città tornando ad ammirarne le bellezze eterne,tornai alla base ad Avezzano preparandomi ad affrontare i problemi sorti nelle coppie dopo le avventure trasgressive estive,era stato sempre così e certo non sarebbe cambiato questa volta.
Per motivi legati a ferie programmate in periodi diversi,Simonetta era andata in Amazzonia,Lucio era impegnato dal suo lavoro che si accresceva maggiormente proprio in quel periodo,e Max senza loro non se la sarebbe certo sentita,avevamo rimandato quell'esperimento a settembre,il mese corrente,e la seconda domenica riprovammo nuovamente. Questa volta,forse perché ricaricate le batterie per le vacanze,e anche perché avevo detto loro dell'amico che non si era voluto manifestare,mentre loro invece avrebbero avuto piacere lo facesse,le cose andarono diversamente. Li avvisai nuovamente del comportamento che dovevano portare e di non fare domande riguardanti l'esistenza di Dio o date di morte che non avrebbero mai potuto sapere,li lasciai cimentare nelle loro prove limitandomi a controllare che le risposte che ricevevano fossero coerenti e prive di inganno. Ebbero una rimpatriata 'parlando' a lungo con lui che li rassicurò sul fatto che stava bene,quindi una volta salutato staccammo il contatto e si rilassarono commossi e soddisfatti per l'esperienza avuta.
Come previsto le storie consumate d'estate avevano degli strascichi a volte ilari altre drammatiche,ormai non mi meravigliavo più della mentalità dell'altra parte dell'universo,
come quando una cara amica molto giovane e avvenente che avrei scommesso posata e tranquilla,si accomodò per una lettura:''Devo leggertele sul tuo ragazzo?'' le chiesi,ragazzo che tra l'altro conoscevo e che era molto posato e innamorato di lei, ''No,voglio sapere di un altro,anzi di quattro che ho conosciuto al mare,tanto per vedere se è vero che verranno a trovarmi o se sono solo promesse stupide.'' Era stata al mare 15 giorni e si era creata quattro storie,ma sapeva benissimo che non mi meravigliavo ne la giudicavo,per questo si apriva nelle sue confessioni. Le feci un ampio giro che in parte la rese soddisfatta,dall'altra meno,ma nel complesso le andava bene così. Quando pensavo di aver finito si degnò di chiedermi qualcosa riguardo il fidanzato,''Tutto ok,ti ama e...ma
lavora in un ambiente dove ci sono anche donne?'' e domandai,e alla sua risposta positiva aggiunsi ''...perché c' è una che lavora con lui che forse è un po cotta e fa la stupidina,ma stai tranquilla,ti ama troppo e non gli interessa'' la risposta che mi diede questa volta mi fece scattare,'' Vorrei pure vedere che ci andasse,gli cavo gli occhi'' ed io a quel punto, ''Ma che cazzo dici,hai fatto la mignotta durante l'estate,te ne sei scopati quattro in due settimane e ti incazzi se una fa la cretina col tuo uomo? Ma ti rendi conto di quello che dici?'' Forse avrei dovuto tacere,ma l'avrei trovato ipocrita,lei rimase sbigottita,poi dopo aver riflettuto disse:''Hai ragione,ma è che anche io lo amo e non voglio perderlo...''
''Ok,ok,non è successo niente,adesso vai che stanno arrivando altre due clienti.'' Non era vero,ma lo dicevo per non esplodere in modo questa volta eccessivo,'lo amo tanto' ma se non vedi l'ora che vengono a trovarti come ti hanno promesso per fare il bis...'lo amo tanto anche io...'...mah!
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